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Honda in crisi, tra i guai di Marquez e di moto: ¨¨ l'ora delle scelte difficili
Al GP d¡¯Austria sul circuito dello Spielberg, tredicesimo round iridato stagionale dei venti complessivi, fra le cinque Case presenti ufficialmente in MotoGP ¨¨ la Honda ad arrivare con maggiori difficolt¨¤ come dimostrano le classifiche di gare e campionato. Non solo. Che le moto della Casa dell¡¯Ala dorata arranchino lo dimostrano anche i tempi sul giro in gara e i tempi delle qualifiche come nell¡¯ultimo round di Silverstone dove nessuno dei suoi piloti ¨¨ entrato nei primi quindici (sul circuito inglese non accadeva dal 1980): Alex Marquez 17¡ã tempo, Pol Espargaro 19¡ã, Takaaki Nakagami 20¡ã, Stefan Bradl 21¡ã dopo essere stato penalizzato di tre posizioni per aver ostacolato Bezzecchi in Q1. Difficolt¨¤ che si riversano in classifica generale dove il primo pilota Honda ¨¨ addirittura ancora Marc Marquez (14¡ã con 60 punti, a 12¡ã punti dal leader Quartararo a quota 180) assente dalle ultime quattro gare per i noti problemi fisici. Seguono Nakagami 16¡ã (45 punti), Pol Espargaro 17¡ã (42 punti), Aleix Marquez 18¡ã (27 punti), Bradl 25¡ã (0 punti).?
banco degli imputati
¡ª ?Lo stesso Marc Marquez, al 10¡ã anno in MotoGP con la Honda, non ha certo brillato nelle sue sei gare in cui ¨¨ andato a punti anche se, come noto, erano le condizioni fisiche a non consentire al fuoriclasse spagnolo di esprimersi al 100%. Di fronte a questi risultati negativi, sul banco degli imputati ¨¨ stata messa la Honda RC213V, il nuovo bolide presentato agli inizi di febbraio 2022 e rivoluzionato per cancellare le due precedenti stagioni di astinenza iridata e festeggiare magari con il titolo il 40¡ã anniversario della Honda Hrc. Come noto, Marc Marquez rientrava dopo i guai da diplopia (lo sdoppiamento della vista tornato fuori dopo una caduta in allenamento) e pare non avesse giudicato con entusiasmo il nuovo bolide, specie per l¡¯assetto diverso con lo spostamento del baricentro verso il posteriore per consentire al retrotreno maggior aderenza. Cio¨¨, non pi¨´ il bolide su misura di Marc Marquez, piantato sull¡¯avantreno puntando su staccata e ingresso in piega, ma una moto ¡°neutra¡±, pi¨´ forte in uscita di curva, adatta anche alle caratteristiche di guida degli altri piloti Hrc. L¡¯obiettivo del nuovo bolide (forti cambiamenti su telaio, motore, elettronica) era quello di mantenere i punti di forza della moto precedente superando le vecchie lacune, in particolare puntando all¡¯ottimizzazione del rendimento della gomma posteriore.?
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stile nuovo
¡ª ?Gi¨¤ nei primi test pre-stagionali di Sepang, Marquez ha dovuto prendere atto del carattere diverso della nuova moto, adottando (o meglio, cercando di adottare) uno stile ¡°nuovo¡±. I fatti, cio¨¨ i risultati fin qui raggiunti in campionato, dimostrano che la RC213V non ¨¨ stata all¡¯altezza degli obiettivi: anzi, ¨¨ stata un fallimento. Una stagione da dimenticare, con tutti i piloti delusi e poco convinti che la situazione possa cambiare da qui a fine stagione. Un solo podio Honda (con Espargaro in Qatar) mentre Yamaha (con Quartararo) ¨¨ in testa al mondiale, Ducati vince gare a ripetizione (quattro con Bagnaia e tre con Bastianini) e va sempre a podio e sta sempre fra le prime cinque, con l¡¯Aprilia pi¨´ che competitiva e in lotta per gare e titolo e anche la Suzuki dice la sua. Dopo l¡¯illusione dei test pre-stagionali, da Mandalika la presa d¡¯atto di procedere col passo del gambero. Da qui un senso di smarrimento in Hrc dove si ¨¨ perso il bandolo della matassa. Nessuno sa il perch¨¦ di questi problemi, nessuno sa dire da dove vengono, dove e che cosa cambiare per uscirne. C¡¯¨¨ chi, come Alberto Puig, punta il dito contro il nuovo telaio della RC213V che ¡°mangia le gomme¡± non consentendo al nuovo motore di scaricare a terra, specie in accelerazione, tutta la sua potenza. La terza stagione ¡°No¡± della Honda coincide con la terza stagione in cui Marc Marquez non ¨¨ stato pi¨´ lui per i noti guai fisici e che lo hanno addirittura anche costretto a dare, momentaneamente, forfait. Marquez, questa RC213V pensata e costruita per essere guidata da tutti, ¨¨ comunque riuscita a guidarla mentre gli altri compagni di squadra ¡°si sono perduti¡± e non credono pi¨´ possibile fare risultato con questa moto. Insomma, Honda nel classico ¡°cul de sac¡±.?
questione di strategia
¡ª ?C¡¯¨¨, oltre al problema tecnico (che riguarda sostanzialmente il telaio anche se, in MotoGP, non si pu¨° escludere che i problemi di stabilit¨¤ siano ¨C almeno in parte ¨C conseguenze delle caratteristiche del motore) una questione di strategia pi¨´ generale, in particolare riguardo al pilota, alla scelta dei piloti. Forse, o anche senza forse, con il Marc Marquez in forma come quello di tre stagioni addietro, questi problemi oggi non ci sarebbero o, comunque, non inciderebbero cos¨¬ negativamente fino a non sapere pi¨´ che strada prendere. Non ¨¨, pi¨´ o meno, quel che c¡¯¨¨ in Yamaha dove un solo pilota (Quartararo) guida quella moto ritenuta superata per il motore 4 cilindri in linea (in testa al mondiale dopo aver vinto quello del 2021) mentre Morbidelli e Dovizioso si sono ¡°persi¡±? Che Marc Marquez sia in queste particolari condizioni fisiche negative ¨¨ un fatto di sfortuna che nelle corse ci pu¨° stare. Ma non si pu¨° parlare di sfortuna nella scelta dei piloti. Evidentemente in Hrc non si ¨¨ avuta fin qui fretta di cercare un altro¡ Marc Marquez: l¡¯obiettivo era quello di portare in squadra una sua ¡°spalla¡± pensando che il fuoriclasse di Cervera avesse ancora davanti a s¨¦ molti anni da ¡°number one¡±.?
la storia insegna
¡ª ?La MV Agusta, nel 1965 aveva gi¨¤ da tre anni il 25enne pluriiridato Mike Hailwood quando decise di affiancarlo subito con il 23enne Giacomo Agostini, alle prime armi ma talento da number one, tant¡¯¨¨ che quando il fuoriclasse inglese dal 1966 torn¨° alla Honda, Ago era gi¨¤ pronto a sostituirlo, continuando a portare titoli mondiali a Cascina Costa, come prima e pi¨´ di prima. Insomma, c¡¯¨¨ una questione di strategia di come un team mondiale viene gestito a 360¡ã, cominciando dai piloti, questione centrale, ieri come oggi. Marc Marquez era e resta un fuoriclasse, di cui non solo Honda ma tutta la MotoGP ha bisogno. Puntare per¨° tutto sul ritorno in pista di Marc Marquez pu¨° essere un azzardo. Si vedr¨¤ forse dai test di Misano qual ¨¨ lo stato della fiera, specie sulle condizioni di salute di Marc. Certo ¨¨ che Honda non pu¨° continuare cos¨¬, sperando di ritrovare il Marquez di sempre. Il rischio non ¨¨ pi¨´ solo quello di rimanere a galla, ma quello di sprofondare. C¡¯¨¨ quindi una questione di manico. Ma riguarda non solo chi guida la moto in pista, anche chi dirige la musica in Hrc e pi¨´ in generale il settore racing della Casa dell¡¯Ala dorata.
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