Lo spagnolo della Ducati concede il bis del Mugello, vince la seconda gara di fila e 'salva' la rossa di Borgo Panigale che incassa la caduta di Dovi. Nel mondiale Marc vola: ¨¨ a +27 su Valentino
Ora che iniziamo ad andare d'asccordo ¨¨ davvero un peccato dividersi. Lorenzo ci prende gusto, fa il bis della vittoria al Mugello, conquista il GP di casa al Montmel¨° e sottolinea che il suo affiatamento con la Desmosedici ha – finalmente – raggiunto quei livelli di eccellenza che in Ducati si aspettavano al momento del suo lauto ingaggio. Il maiorchino vince dalla pole, precede Marquez e Rossi sul podio e ‘aiuta’ pure il suo compagno Dovizioso, rovinosamente caduto dopo 10 giri, e scivolato a - 49 da Marc nel mondiale.
jorge in palla —
Lorenzo crea cos¨¬ un (bel) problema alla Ducati, che si ritrova il confermato Dovizioso un po' dimesso e lo spagnolo, messo garbatamente alla porta, che vive un momento di grazia. Operato il 'click' mentale con l’addio a Borgo Panigale, la firma con la Honda Hrc dal 2019 e il successo rompighiaccio in Toscana, il maiorchino ha sgombrato la testa dai fantasmi – l’ergonomia del serbatoio contribuisce forse fino a un certo punto - e sta volando. Se il mondiale fosse iniziato a giugno sarebbe Jorge il contendente principale di Marquez, riproponendo un duello che ha acceso le stagioni passate e potrebbe caratterizzare una interessante lotta in famiglia dall’anno prossimo. In casa Ducati il Montmel¨° segna una sorta di sliding doors: non nei rapporti interni, ma nella considerazione dei fatti. L'errore di Dovizioso - terza caduta negli ultimi 4 GP per il Dovi, molto pi¨´ di un campanello di allarme per un pilota controllato come lui -, potrebbe creare dei problemi di gestione nel box della rossa perch¨¦ per la prima volta il forlivese deve gestire un compagno diventato improvvisamente pi¨´ veloce e ingombrante di lui: Andrea ha la tempra per farcela, ma la situazione non ¨¨ certo quella preventivabile solo qualche settimana fa.
rossi —
Marquez, che per la scelta di gomme non ha potuto osare pi¨´ di tanto, quindi allunga sul forlivese, anche se il suo principale rivale in classifica resta sempre Valentino Rossi: il 39enne giovincello terribile coglie il quarto podio stagionale, terzo di fila, con la consueta irriducibilit¨¤ e sagacia domenicale e tiene in piedi una Yamaha che non vince ormai da un anno (Assen 2017) e che non ¨¨ nemmeno molto aiutata da Vinales, 6¡ã. Se gli invocati progressi alla M1 dovessero finalmente arrivare, e alla svelta, Rossi potrebbe divertirsi di pi¨´ ed essere pi¨´ incisivo nella lotta per le prime posizioni.
la gara —
Si parte con la doppia soft come scelta di mescola generale, non seguita per¨° da Marquez che opta per i pneumatici hard. Al via lo stesso Marc scatta in testa con Iannone che prima passa le Ducati, poi arretra alle spalle anche di Rossi. Un giro e Jorge passa Marquez alla staccata del rettilineo - manovra non certo agevolata dal suo futuro compagno di squadra - e prova la fuga. Non gli riesce, Marquez resta l¨¬ e con le sue calzature, pi¨´ resistenti alla distanza, costituisce una minaccia costante. Al 10¡ã giro Dovizioso si sdraia e a met¨¤ gara Lorenzo d¨¤ il primo strappo. ? l'allungo decisivo. Mentre Rabat fa fuoco e fiamme con la Ducati, ferma anella ghiaia, e Crutchlow, 4¡ã, e Pedrosa, 5¡ã, duellano alla grande ai piedi del podio, Lorenzo d¨¤ lo strattone definitivo. Marquez molla, Rossi ¨¨ splendido terzo e nei box Ducati c'¨¨ il grande compiacimento per una moto che vola, ma che ¨¨ lontana in classifica, Lorenzo e Dovizioso sono al 7¡ã posto a -49, e la mestizia per il Dovi. Un campione che va ritrovato alla svelta.
Massimo Brizzi
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