Da Jerez 2000, con Rossi terzo, ad Austin 2023, con Marini secondo, c'¨¨ tutta la parabola dei due, con 'Maro', 18 anni minore di Vale, esploso proprio con la Ducati del team VR46 del fratello maggiore
Era il 30 aprile del 2000. 23 anni fa. Al quarto GP nella 500, la MotoGP dell'epoca, Valentino Rossi saliva per la prima volta sul podio di un GP della Top Class: terzo sulla Honda a Jerez. In quella data Luca Marini, il fratellino uterino di Rossi da parte di mamma, la signora Stefania Palma, era un frugoletto biondo con gli occhi azzurri di nemmeno 3 anni, li avrebbe compiuti il 10 agosto, dedito al gioco e allo svago. Il destino per¨° per lui stava riservando un analogo 'trattamento' di gloria sulle due ruote.?
parabola a compimento
¡ª ?La parabola sarebbe giunta a compimento quasi 23 anni dopo, molto pi¨´ a occidente di Jerez, sulla pista di Austin, in Texas, dove domenica 16 aprile Luca Marini ha emulato il fratello maggiore, cogliendo il suo primo podio in MotoGP: secondo, alla sua terza stagione in Top Class. Ci ha messo di pi¨´ Marini a salire sui gradini dei primi tre, 41 GP in MotoGP, ma lo ha fatto con la Ducati del team VR46, la squadra di propriet¨¤ del fratello. E il cerchio del destino si chiude con un simbolico passaggio di testimone.
palmares non paragonabili
¡ª ?Carriere incomparabili. Uno vanta nove mondiali e 115 vittorie a condire un carisma inarrivabile che con doti superiori lo hanno portano a essere uno dei pi¨´ grandi di sempre del motomondiale; l'altro ha 6 successi e un titolo di vicecampione in Moto2 in un percorso agonistico non abbagliante e molto graduale. Su quel podio Marini ci ¨¨ arrivato prendendosi i suoi tempi e con doti sue. Ingiusto anche solo raffrontarle a quelle del fratello: il nome lo avr¨¤ pure aiutato nelle scelte, ma da solo non ti fa salire sul podio in MotoGP.?
consacrazione?
¡ª ?Meticoloso e analitico, intelligente e profondo, Marini non buca lo schermo come il fratello, ma lo sa gestire con presenza e ottima propriet¨¤ di linguaggio. L'anno scorso era stato l'unico dei ducatisti a non aver, n¨¦ colto una pole, n¨¦ raccolto un podio: in tre gare del 2023 ha colmato la lacuna. Non che fosse un peso, ma comunque attorno al suo nome c'¨¨ un inevitabile ricarico di interesse e aspettativa. In realt¨¤ 'Maro' fra i primi tre era gi¨¤ salito, terzo, in Argentina, ma nella Gara Sprint che per le statistiche non conta. Era il dolcificante prima del?miele del Texas: l¨¬ dove ha trovato una consacrazione importante.
carriera e sigillo
¡ª ?Inizi con i kart, poi nelle minimoto, con il numero 97 a simboleggiare l'anno di nascita, poi convertito nel 10, il giorno del suo compleanno, ad agosto, ma pure la maglia del suo idolo Francesco Totti: per Luca Marini la passione per le moto ¨¨ emersa progressivamente. Minimoto, minigp, CIV Moto3, apparizioni nel CEV, una gara nel Mondiale Moto3 (2013), una in Moto2 (2015) e poi presenza fissa nel Motomondiale con il Forward Team nella classe di mezzo dal 2016. Nel 2018 il passaggio allo SKY Racing Team VR46 del fratello Valentino, sempre in Moto2, ¨¨ la vera svolta, con Pecco Bagnaia come compagno di squadra: per Marini arrivano il primo podio in carriera (3¡ã al Sachsenring), la prima pole (a Brno) e la prima vittoria, in Malesia. Accade il 4 novembre 2018, nella gara che consacr¨° Pecco Bagnaia campione del mondo Moto2 per il primo titolo del team VR46. Valentino quel giorno sfior¨° il successo, ma cadde a 4 giri dalla fine, sentenziando: "Se avessi vinto nel giorno del primo Mondiale del team VR46 e del primo successo di mio fratello probabilmente sarebbe stato il giorno pi¨´ bello in carriera". Il cerchio si sarebbe chiuso l¨¬. Invece la parabola della coppia Vale-Marini ha esteso la gittata al 16 aprile 2023. Data da segnare comunque in rosso.?
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