Fra le due sessioni in Qatar il 9 volte iridato della Yamaha Petronas ¨¨ quello che ¨¨ migliorato di pi¨´, oltre 1"5: segnale importante per morale e competitivit¨¤, anche se i primi appaiono ancora distanti
Si ¨¨ rialzato, ha recuperato terreno e alla fine Valentino Rossi ¨¨ stato il migliore. Non parliamo della classifica di una sola giornata, n¨¦ della combinata finale dei tempi dei test della MotoGP in Qatar, sulla pista di Losail, ma del progresso realizzato fra una sessione e l'altra, con il 9 volte iridato che a Doha ¨¨ stato comunque protagonista. A modo suo.
Quasi 1"6
¡ª ?Fra la sessione iniziale, dal 5 al 7 marzo, e la successiva, dal 10 al 12, ma con l'ultima giornata di fatto persa per l'impraticabilit¨¤ della pista per la sabbia sul tracciato, il pesarese della Yamaha Petronas ha limato oltre 1 secondo e mezzo (1"591), meglio di tutti, risalendo dal modesto 19¡ã posto della prima tranche all'11¡ã della seconda. La strada resta lunga per Rossi, ma l'inversione di rotta ¨¨ significativa, sia sul piano agonistico, sia su quello morale.
Crescita generale
¡ª ?Non ¨¨ stato il solo a recuperare cos¨¬ tanto terreno, perch¨¦ anche Francesco Bagnaia (Ducati) e Maverick Vinales (Yamaha) hanno limato oltre un secondo, rispettivamente 1"2 e 1"1, e tutta la griglia ha abbassato considerevolmente i tempi (Jack Miller -0"834, Fabio Quartararo -0"677, Franco Morbidelli -0"830, per restare alla top-5) anche grazie a una pista pi¨´ gommata e il probabile uso di pneumatici nuovi, ma Valentino era chiamato a una reazione dopo un rendimento troppo brutto per essere vero e lo scatto c'¨¨ stato.
Umore differente
¡ª ?Rossi ¨¨ passato dal tempo di 1'55"584 e un gap di 1"6 dal migliore della prima sessione, Fabio Quartararo, al crono di 1'53"993 a 0"8 di distacco da Miller, il pi¨´ veloce alla fine di tutti i test. Diverse anche le sue dichiarazioni. Se alla fine della prima sessione Valentino era prudente ("Sono poco veloce, in difficolt¨¤ con il grip al posteriore e l'accelerazione e il telaio 2021 mi d¨¤ le stesse sensazioni del precedente") alla conclusione dei test ¨¨ apparso pi¨´ ottimista. "Sono cresciuto - ha detto -, ho girato sotto l'1'54", cosa non scontata in Qatar, ed ¨¨ un buon segno, vuol dire che ci sono. In pi¨´ ho trovato le soluzioni giuste per sfruttare la moto e riesco a guidarla meglio, come non facevo l'anno scorso".
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La chiave del progresso
¡ª ?Nel mezzo tanti fattori: lo studio dei dati raccolti nei primi test; una maggiore confidenza con la moto, soprattutto sull'anteriore; il bilanciamento ottimale trovato sulla sua M1; sicuramente un maggior feeling con il suo nuovo box; l'esperienza del campione che ¨¨ riuscito a sfruttare il nuovo telaio, pure compiacendosi del lavoro fatto dalla Yamaha ("Ha lavorato in modo intelligente"). La vetta resta piuttosto lontana, con le Ducati distanti e gli altri piloti Yamaha messi meglio, ma Rossi pare almeno in condizione di potersi giocare - pariamo del Qatar - un piazzamento nella lotta della seconda cinquina della griglia, l¨¤ dove si possono attualmente collocare le Suzuki, l'Aprilia e la Honda di Pol Espargaro. Combattere per la top-10, per un campione come Rossi non ¨¨ di certo il massimo, ma dopo le prime giornate di test pareva lontana anche quella. Ad maiora...
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