La pioggia caduta negli ultimi giri ha stravolto la classifica di gara e Rossi si ¨¨ ritrovato in terza piazza a tre tornate dal traguardo. Un¡¯occasione sfumata per poco ma il Dottore ha dimostrato di avere ancora qualcosa da dire
La MotoGP che in Stiria ha riportato sugli spalti il grande pubblico ¨¨ un¡¯altra cosa dalle gare precedenti con le tribune vuote causa Covid: vibra e fa vibrare ritrovando se stessa. Come un¡¯altra cosa, per i tanti sulle tribune e davanti alla tv, ¨¨ aver ritrovato Valentino Rossi fra i protagonisti almeno negli ultimi cinque giri sul bagnato, in un finale thrilling fra i piloti che sull¡¯asciutto per 23 giri erano stati i dominatori e che poi, ¡°trascinati¡± da Marc Marquez per la pioggia in progressivo aumento, erano rientrati ai box per il cambio gomme, e gli altri che, ¡°copiando¡± Rossi, decidevano di finire la corsa con le slick, in cerca del colpaccio.
Non ¨¨ solo indole del campione
¡ª ?In questi casi, al di l¨¤ dell¡¯istinto del pilota, a far decidere sul da farsi ¨¨ la capacit¨¤ di mettere sui due piatti della bilancia i pro e i contro: da una parte chi come Quartararo ma anche Marquez e Bagnaia non avevano niente da guadagnare, specie in ottica campionato, continuando a prendere rischi sul bagnato con le slick, e dall¡¯altra, chi poteva invece permettersi il ¡°o la va o la spacca¡±, non avendo niente da perdere anche in caso di caduta. Il ¡°flag-to-flag¡± lasciato alla volont¨¤ del pilota (e della squadra) ¨¨ discutibile perch¨¦ pu¨°, come in questa occasione, cambiare le carte in tavola modificando anche i reali valori in campo. Di contro, oltre ad evitare l¡¯interruzione o la fine anticipata della gara, aumenta lo show, in particolare quello televisivo.
Che spettacolo, ma attenzione alla sicurezza
¡ª ?Su tutto, deve per¨° prevalere la salvaguardia della sicurezza che, con questo flag-to-flag lascia a desiderare: per la velocit¨¤ del cambio moto nel box senza un tempo minimo e anche per i rischi aggiuntivi che comunque corrono per se stessi i piloti che proseguono con le slick e i piloti rientranti in pista con gomme rain. ? una questione delicata che va ridiscussa, almeno limando alcuni particolari, come, appunto, il tempo minimo del cambio gomme. Tale problema, evidentemente, non esisteva all¡¯epoca di Giacomo Agostini, con le Dunlop a pera uguali per tutti e sempre le stesse per asciutto e bagnato. Cos¨¬ come non si poneva, in assenza di ¡°questo¡± flag-to-flag, quando era l¡¯esposizione della bandiera rossa (direzione gara) a imporre a tutti il rientro ai box. In pista Binder ha dimostrato di essere l¡¯acrobata che d¨¤ spettacolo e fa risultato. Ma tanto di cappello a Bagnaia, a Quartararo, a Marc Marquez. Quest¡¯ultimo, se pur indirettamente, ha riprodotto in pista ¨C stavolta solo con il cronometro - il duello con il suo grande avversario del passato, Valentino Rossi.
L¡¯analisi dei tempi
¡ª ?Complimenti a Marquez che prima della pioggia, dal 18¡ã al 23¡ã giro, stava volando, con tempi che prefiguravano minimo il podio, se non la vittoria finale. Giro 18: Marquez in terza posizione a +0,424 dal primo: 1¡¯24.637 (¨¨ il pi¨´ veloce in pista); Rossi in 14esima posizione a +13.085 dal primo: 1¡¯25.028. Giro 19: Marquez (terzo): 1¡¯24.732 (ancora il pi¨´ veloce in pista); Rossi (14¡ã) a +13.365 dal primo:1¡¯25.086. Giro 20: Marquez (secondo a 0.195 dal primo): 1¡¯24.800, secondo miglior tempo per tre millesimi; Rossi (14¡ã) a + 13.606 dalla testa: 1¡¯25.196. Giro 21: Marquez (secondo a 0.094): 1¡¯24.709, secondo miglior tempo a +0.094: Rossi (14¡ã) a +13.894 dal primo: 1¡¯25.098. Giro 22: Marquez (secondo a +0.127): 1¡¯26.078; Rossi (13¡ã) a +14.274: 1¡¯26.425.
L¡¯arrivo della pioggia
¡ª ?Giro 23: Marquez (secondo a +0.234): 1¡¯27.105 (quindi oltre un secondo pi¨´ lento del giro precedente causa inizio pioggia); Rossi (12¡ã) a +13.842 dal primo: 1¡¯26.566 (solo un decimo e mezzo pi¨´ lento del giro precedente). Giro 24: Marquez (secondo a +0.073): 1¡¯27.882 (due secondi e mezzo pi¨´ lento di due giri prima); Rossi (decimo a +12.652): 1¡¯26.853 (quindi un secondo pi¨´ veloce di Marquez). Giro 25: Marquez (terzo a +2.972): 1¡¯36.836 (dieci secondi pi¨´ lento dei giri sull¡¯asciutto con le slick); Rossi (10¡ã a +10.480): 1¡¯31.765 (cinque secondi pi¨´ lento del suo giro precedente ma terzo miglior tempo); Giro 26: Marquez (decimo a +31.300): 2¡¯02.808 (il pi¨´ veloce fra i piloti con gomme rain ma cinque secondi pi¨´ lento di Rossi (terzo a + 13.622 dal primo) che fa segnare 1¡¯37.620, secondo miglior tempo totale del giro n¡ã 26. Giro 27: Marquez cade e al rientro (16¡ã, penultimo) gira in 1¡¯58.128; Rossi (quinto a + 17.067 dal primo): 1¡¯42.901 contro l¡¯1¡¯34-1¡¯35 dei migliori inseguitori rientrati con gomme rain. Giro 28: il vincitore Binder gira in 1¡¯50.321; Marquez (15¡ã a + 38.459 da Binder): 1¡¯38.808; Rossi (ottavo sul traguardo a + 20.150 dal vincitore): 1¡¯53.404, cio¨¨ in un giro poco pi¨´ sarebbe stato ripreso da Marquez.
Con i se non si fa la storia
¡ª ?E, come sempre, nel motociclismo conta l¡¯ordine d¡¯arrivo. Onore, quindi, al vincitore Binder e anche a Rossi ottavo e a chi come Rossi ha scelto di non rientrare al box per il cambio gomme, giocando il jolly. Una ¡°impresa¡± quella del Dottore di Tavullia? Ben altre, in passato, sono state le ¡°corse-impresa¡± di Valentino che ha comunque meritato le manifestazioni di esultanza sugli spalti (e non solo) di gente che ha voluto tributare il saluto che il fuoriclasse pesarese merita, a prescindere dai risultati di gara e al come questi risultati arrivano: un ¡°Grazie Vale!¡± per i 25 anni e passa di una carriera che ha segnato la storia del grande motociclismo. Dire, o scrivere, che Rossi ¨C nel fine corsa terzo per mezzo giro quando i veri dominatori (Bagnaia, Marquez, Quartararo ecc.) erano fermi al box per il cambio gomme ¨C era da podio, pu¨° rispondere alla cronaca perch¨¦ ancora a poco pi¨´ di 4 km dalla bandiera a scacchi sul cruscotto c¡¯era scritto ¡°3¡± tanto da far dire a Valentino¡± Quando ho visto il 3 me la sono fatta addosso¡±. Ma enfatizzare questo ottavo posto non rende onore alla verit¨¤ di una corsa comunque di grande spettacolo e, perch¨¦ no, di grande valore tecnico e agonistico e soprattutto non rende onore al mito di Valentino Rossi cui non servono faziosit¨¤ e forzature.
Campione anche per verit¨¤ e correttezza
¡ª ?Va dato atto a Valentino che, con onest¨¤ intellettuale, ha detto: ¡°Non rientrando al box per il cambio gomme non significa che in quel momento avevo deciso di rischiare perch¨¦ quando sei in moto cerchi solo di fare la cosa che ritieni migliore per il risultato. ? sempre una decisione di istinto. Quando a due giri dalla fine ho visto P3 sulla lavagna, ho avuto paura, mi sono irrigidito e sono andato largo¡±. Ecco. Questo ¨¨ il campione. Anche di correttezza e verit¨¤. Cos¨¬, Valentino ritrova il suo sorriso ironico per un risultato sotto la top ten che per¨° non cancella la prima parte di stagione mai cos¨¬ negativa, pur se gli rid¨¤ la spinta e la motivazione per arrivare alla gran festa di Misano prima dell¡¯addio alle corse.
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