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Bagnaia-Bezzecchi, derby Mondiale: le chiavi del confronto
Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi si presenteranno al Mugello, sede l'11 giugno del prossimo GP del Mondiale MotoGP 2023, ai primi due posti della classifica mondiale, divisi da 1 punto. Ecco il loro confronto, fra i principali punti chiave.
1. Abilit¨¤ di guida
¡ª ??Non mollare mai. Se c'¨¨ un tratto che accomuna Francesco Bagnaia e Marco Bezzecchi, primattori di questo Mondiale che, dopo i primi 5 GP vede il pilota della Ducati ufficiale precedere di un punto, 94 a 93, quello del team di Valentino Rossi, ¨¨ questa "tigna" assoluta. Caratterialmente, Pecco in apparenza ¨¨ pi¨´ chiuso, prima di fidarsi deve annusare e capire. Da buon romagnolo, invece, Bez ha un carattere pi¨´ aperto e solare anche se, osservandolo, si nota una timidezza di fondo. Indossato il casco, per¨°, entrambi si trasformano. Bagnaia ha fatto dei piccoli passi la sua forza, salito un gradino non si torna indietro. All'arrivo in MotoGP ha accumulato cadute perch¨¦ non capiva come frenare, oggi ¨¨ diventato se non il migliore, uno dei pi¨´ forti staccatori. L'entrata e la percorrenza di curva rappresentano uno dei suoi punti di forza, oltre alla velocit¨¤ assoluta sul giro secco. La pole di Le Mans lo testimonia. La spada di Damocle ¨¨ forse la confidenza assoluta raggiunta con la Ducati che a volte lo porta a esagerare, come ad Austin. Quanto a Marco, la maturazione lo sta aiutando a liberarsi dall'irruenza giovanile. Molto meticoloso nella preparazione della moto, ¨¨ attento alla telemetria, studia i dati, ascolta. E quando sente di aver tutto sotto controllo, non sbaglia.
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2. maturit¨¤ in gara
¡ª ?Quasi due anni di differenza - gennaio '97 Bagnaia, novembre '98 Bezzecchi - di una vita passata a inseguire il sogno di essere piloti. Hanno iniziato con le minimoto e, in questo, Marco ha avuto un indiscutibile vantaggio su Francesco, visto che a Rimini gli bastava uscire di casa per trovare una pistina su cui consumare giri su giri, mentre dalla torinese Chivasso, l'altro era costretto a lunghe trasferte verso l'Adriatico. Arrivati nel Mondiale a due anni di distanza (2013 Pecco, 2015 Bez), entrambi hanno fatto gavetta vera in Moto3, soprattutto Pecco, che prima di essere notato dalla Riders' Academy di Valentino Rossi ha anche temuto di vedersi interrompere il sogno. Anche Marco deve, se non tutto, tantissimo a Rossi. Prima del Mondiale dello scorso anno, Bagnaia ha vinto quello Moto2 nel 2018 proprio con la VR46, poi ha impiegato pi¨´ delle attese per iniziare a raccogliere i frutti in MotoGP, ma una volta sbloccatosi a livello di podi e vittorie, ha spiccato il volo fino al titolo. Nel raffronto in classe regina, Bezzecchi ¨¨ stato pi¨´ esplosivo, podio e pole gi¨¤ l'anno scorso, prima delle due recenti vittorie, ma mentre Bagnaia ormai ¨¨ pilota gi¨¤ fatto e completo, Marco sta ultimando la fase di crescita. Ma vista la velocit¨¤ con cui impara...
3. il fattore squadra
¡ª ?Un po' come il detto che dietro ogni grande uomo c'¨¨ una grande donna, anche nello sport vale la regola per cui ogni sportivo di successo ha bisogno di una squadra altrettanto solida. In questo, Bagnaia e Bezzecchi possono dormire sogni tranquilli. Quando Pecco ¨¨ arrivato in MotoGP, fortemente voluto dall'allora team manager Francesco Guidotti (oggi in KTM), nel box ha trovato come ingegnere di pista Cristian Gabarrini e, come elettronico, Tommy Pagano. ? stato proprio Gabarrini, che aveva lavorato (e vinto) con Casey Stoner, Marc Marquez e Jorge Lorenzo, a chiedere di essere affidato al neocampione della Moto2. Dopo un periodo di studio, il loro ¨¨ diventato un sodalizio ferreo: oggi Pecco non manca di ringraziare i suoi tecnici quando le cose vanno bene, come di chiedere scusa nei giorni complicati. L'avventura di Bezzecchi in MotoGP dello scorso anno, invece, ¨¨ coincisa col debutto del team VR46 in classe regina. L'innesto pi¨´ importante ¨¨ Matteo Flamigni, promosso a ingegnere di pista dopo una vita (dal 2004) come elettronico di Valentino Rossi. Ma gran parte degli uomini di Bez, a cominciare dal suo elettronico Sergio Martinez, oltre a essere saliti con lui dalla Moto2 (lo spagnolo era suo capotecnico), sono stati ereditati proprio da Pecco, quando nel 2018 il torinese ha vinto il Mondiale.
4. le due ducati a confronto
¡ª ?Una delle grandi chiavi di lettura per capire la crescita costante della Ducati, che ha portato la Desmosedici a essere indiscutibilmente la moto di riferimento sulla griglia della MotoGP, ¨¨ il metodo di lavoro adottato dall'ingegner Gigi Dall'Igna, il d.g. di Ducati Corse, a partire dal suo arrivo a fine 2013: ovvero, che un team satellite non ¨¨ visto solo in chiave di guadagno economico, ma serve soprattutto a migliorare le prestazioni della moto. Lo si ¨¨ visto con il ruolo crescente della Pramac, ma lo si capisce ancor meglio guardando alle prestazioni dello scorso anno di Enea Bastianini, nel team Gresini, e ora con Bezzecchi. Perch¨¦ se logicamente Bagnaia e Bastianini sono quelli che "fanno" la moto e hanno a disposizione per primi tutti gli aggiornamenti, gli altri team non vengono lasciati soli. La Ducati quest'anno schiera quattro moto ufficiali (la differenza ¨¨ data soprattutto dal motore), due per il team interno e due per la Pramac, ma anche in base ai risultati mostrati, Dall'Igna ¨¨ sempre attento ad aiutare chi lo merita, a livello di aerodinamica cos¨¬ come di sviluppi. Cos¨¬, nei test di Jerez a Bezzecchi sono state date evoluzioni a livello di frizione (sia componenti, sia di setting elettronico) per migliorare la fase di partenza, e il risultato si ¨¨ visto immediatamente.
5. la caccia ai punti
¡ª ?Con l'introduzione della Sprint Race, in programma - al contrario di quanto accade invece n Formula 1 - ogni sabato, cambia non soltanto il sistema di punteggio (pi¨´ o meno 50% di punti in pi¨´ a weekend a chi sale sul podio), ma in maniera pesante anche tutto l'approccio al weekend, sia per il metodo di lavoro sia per la strategia. Forse anche per la grande eco a livello mediatico su come sarebbero cambiate le gare con la novit¨¤ di format, questa prima parte di stagione ha sicuramente mostrato a livello generale un'aggressivit¨¤ superiore da parte dei piloti. Cos¨¬ come, analizzando nel dettaglio i singoli GP, quei risultati che non ti aspetti: come il fatto che Pecco, in questo momento, sia leader a quota 94 in buona parte anche grazie alle Sprint, mentre invece Bez abbia conquistato gran parte dei suoi 93 punti nella gara lunga. Bagnaia infatti ha vinto due Sprint e due GP, ma mentre il sabato ¨¨ sempre andato comunque a punti, la domenica vanta ben 3 zeri pesanti. Bezzecchi, viceversa, se si eccettua l'ottimo secondo posto il sabato dell'Argentina, nella Sprint finora tende a raccogliere meno rispetto al GP, dove oltre alle due vittorie di Termas e La Mans, si ¨¨ portato a casa anche il 3¡ã posto in Portogallo e il 6¡ã di Austin
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