Il GP texano ha messo in luce Vi?ales con la moto di Noale, il podio del giovane spagnolo davanti a Enea e qualche difficolt¨¤ per Bagnaia. Le rosse sono sempre pi¨´ incalzate dai rivali e alcune valutazioni si impongono
Austin magica, incandescente, avvincente. Il circuito texano, tecnicamente particolare, rilancia la MotoGP con una corsa-show dove un superbo Maverick Vi?ales domina di forza il weekend conquistando pole, vittoria Sprint, vittoria della gara lunga, giro veloce su una Aprilia imprendibile e pronta a battersi con Ducati e Ktm, per il titolo mondiale 2024. Il round di Austin conferma la validit¨¤ tecnica e agonistica di questa MotoGP che riporta il grande pubblico anche sugli spalti in America e pi¨´ in generale davanti alla tv di mezzo mondo.?Dopo i primi tre round iridati con una classifica che vede in testa le Ducati di Martin (80 punti) e di Bastianini (59) davanti all¡¯Aprilia di Vi?ales (56) e alla KTM di Acosta (54), con Bagnaia quinto (54 punti), la domanda principale ¨¨: davvero il due volte iridato 2022 e 2023 con la Rossa ¨¨ gi¨¤ fuori gioco, non in condizioni di fare il tris? La verit¨¤ ¨¨ che, nonostante il podio di Austin e la classifica generale con due Ducati in testa, le moto di Borgo Panigale sono nello scomodo ruolo di inseguitrici e non in quello di lepri.
irruenza marquez
¡ª ?Aprilia e Ktm sono l¨¬ e il gap fra le Ducati Casa e le altre Ducati ¨¨ evidente. La differenza, con la moto 2023, la sta facendo solo Marc Marquez, pur pagando ancora il conto della sua irruenza con il nuovo crash ad Austin, quando si era portato in testa, di forza, nel tentativo di fare il colpaccio. Non sar¨¤ facile, per Ducati, gestire ancora questa situazione, con il tam tam mediatico, non solo in Spagna, che alza la voce perch¨¦ venga data al fuoriclasse di Cervera, una moto ufficiale, nella convinzione ¨C errata ¨C che solo Marquez sia oggi in grado di vincere in sella ai bolidi bolognesi.?Ducati, presto, dovr¨¤ prendere una decisione, scegliendo per il 2025 fra Bastianini, splendido ad Austin, e Marquez. Ducati non ¨¨ certo fuori gioco. Cos¨¬ come non ¨¨ fuori gioco Bagnaia. Ad Austin Pecco ha portato a casa quel che poteva e questo ¨¨ una qualit¨¤ del campione, non un limite: torner¨¤ presto a battersi per il podio e per la vittoria. Nelle prossime quattro gare europee di Jerez, Le Mans, Barcellona, Mugello la musica cambier¨¤ anche se il campionato, per il binomio iridato Bagnaia-Ducati, sar¨¤ ben pi¨´ difficile degli ultimi due.
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cambio di stile
¡ª ?La MotoGP ¨¨ in forte evoluzione tecnica. Questo ha portato anche a un cambio di stile dei piloti, interpretato alla grande soprattutto dai ¡°giovani leoni¡±, in particolare da Pedro Acosta, migliore esecutore di una guida dinamica, caricando il peso sul davanti della moto, anche in piena curva e usando l¡¯acceleratore in funzione di ¡°perno¡±, non solo per dare o togliere potenza al motore. L¡¯analisi dei tempi sul giro mette in rilievo una particolarit¨¤: Bagnaia fa il suo giro veloce al secondo passaggio (2¡¯02.901), con quattro giri sul 2¡¯04 e gli ultimi due giri molto lenti: 19¡ã: 2¡¯04.151; 20¡ã 2¡¯05.342. Di contro Vi?ales (idem Acosta, Martin, Bastianini) fa il suo giro veloce ben oltre met¨¤ gara, al 14¡ã passaggio: 2¡¯02.575 chiudendo con 2¡¯02.891 (19¡ã giro) e con 2¡¯03.495 al 20¡ã giro. Dunque, Pecco sulla difensiva: solo problemi di ¡°chattering¡±? Risponde Bagnaia: ¡°In gara fino al sesto giro, poi ho sofferto con le gomme¡±. Velocit¨¤ di punta al 4¡ã giro (350.6), poi con giri sui 345 km/h per chiudere gli ultimi quattro giri a 341.7 km/h, comunque assai meno veloce dei primi giri.?
velocit¨¤ di punta
¡ª ?Chiudiamo sulle velocit¨¤ di punta: la Ducati di Bagnaia e la Ktm di Binder davanti a 350.6 km/h con in scia la Ktm di Miller e l¡¯Aprilia di Oliveira (349.5); poi l¡¯Aprilia di Vi?ales, le Ducati di Bezzecchi, di Marc Marquez, di Morbidelli, di Bastianini, di Alex Marquez a 347.2 km/h; quindi la Yamaha di Quartararo, la Ktm di Acosta, la Yamaha di Rins, la Ducati di Martin a 346.1 km/h; infine la Honda di Marini, l¡¯Aprilia di Raul Fernandez, la Ducati di Di Giannantonio (345.0) e la Honda di Mir, la Ktm di Augusto Fernandez (343.9) chiudendo con l¡¯Aprilia di Aleix Espargaro (342.8) e le Honda di Zarco e Nakagami (340.6).
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