il colosso
MotoGP, viaggio nella crisi Honda alla vigilia del Mondiale
Dopo l¡¯ultima due giorni di test a Portimao, a meno di due settimane dal via del Mondiale MotoGP 2023, ¨¨ la Ducati con Francesco Bagnaia a partire nel ruolo di favorita, con Aprilia e Yamaha in scia, la Ktm a inseguire e la Honda in difficolt¨¤. A Portimao in 12 sono scesi sotto il giro record, ma solo il campione del mondo sulla rossa n.1 ha girato sotto l¡¯1'38 (1¡¯37.968). Sette le Ducati nelle prime otto posizioni con Johann Zarco (1¡¯38.264) secondo e Fabio Quartararo (1¡¯38.302) terzo, unico ¡°intruso¡± sulla Yamaha. La Ducati ¨¨ apparsa non solo la pi¨´ veloce sul dritto e in accelerazione, ma anche in ingresso curva e percorrenza, con l'Aprilia in ulteriore crescita e seconda forza del campionato.
puig prudente
¡ª ?La Honda ¨¨ particolarmente in difficolt¨¤ e per analizzare il livello attuale delle Honda RC213V il team manager Alberto Puig usa un linguaggio da politico: ¡°Non abbiamo trovato tutto ci¨° che stavamo cercando, non siamo dove vorremmo essere, ma crediamo di sapere che cosa possiamo fare¡±. Non resta che sperare, per ritrovare la competitivit¨¤ di una Casa fondamentale per l¡¯appeal tecnico-agonistico della MotoGP. Pi¨´ delle parole ¨¨ per¨° il cronometro a far capire l¡¯aria che tira: a Portimao nessuno dei tre piloti Honda ¨¨ entrato nella top-10, con Mir 13¡ã (1¡¯38.762), Marquez 14¡ã (1¡¯38.778), Rins 15¡ã (1¡¯38.782). Chi ¨¨ ottimista pu¨° considerare la sessione di Portimao come ¡°solo¡± un test, confidando che in gara, soprattutto grazie al manico di Marc Marquez, sar¨¤ tutt¡¯altra musica. Il fuoriclasse di Cervera (-0.810 dall¡¯1¡¯37.968 di Bagnaia-Ducati) per¨° taglia corto: ¡°Bisogna fare con quello che si ha e non farsi il sangue cattivo¡±. Pretattica o convinzione che la battaglia sia gi¨¤ persa? Quando si parla di Honda bisogna andarci cauti.
il grande colosso honda
¡ª ?La Casa dell¡¯Ala Dorata, fondata nel 1947 da Soichiro Honda, geniale figlio con appena la licenza elementare di un fabbro ferraio, ha debuttato nel Motomondiale 1959 al TT dell¡¯Isola di Man, quindi corre da 64 anni (in realt¨¤ le stagioni di corsa sono ¡°solo¡± 52, considerando il lungo periodo di assenza dai circuiti iridati, dal 1968 al 1978) e ha incassato oltre 800 vittorie iridate. Il boom industriale nipponico del dopoguerra ha preso avvio proprio dalla spinta da quel ¡°meccanico con il pallino, grande capo della mandria del tuono¡±, come veniva chiamato Soichiro. Sono passati 11 anni dal debutto in MotoGP della RC213V, con un Marc Marquez stellare che nel 2013 conquista il titolo della classe regina al suo primo tentativo, incassando poi sei mondiali in MotoGP tra il 2013 e il 2019 (Honda fa suoi sette Campionati del mondo costruttori tra il 2012 e il 2019 l¡¯ultimo dei quali ¨¨ stato il suo 25¡ã in classe regina), prestigioso filotto interrotto dall¡¯incidente di Jerez del 19 luglio 2020. Questo non per fare dell¡¯Amarcord, ma per non dimenticare che si parla di una grande casa che anche negli ultimi test di Portimao ha avuto, non il limite di avere poche cose da provare, ma all¡¯opposto, una quantit¨¤ di novit¨¤ nel box che solo il tempo limitato non ha consentito di far girare sulle nuove moto in pista.?
marc fra realismo e pretattica?
¡ª ?Comunque, a meno di due settimane dal primo GP mondiale di Portimao, si pone come base gli ultimi test con i relativi tempi. D¡¯altra parte, si ¨¨ fuori strada se si considera che l¡¯1¡¯38.778 (nella sostanza lo stesso tempo degli altri due piloti Honda) di Marquez nel test sia davvero il miglior tempo possibile e che l¡¯asso di Cervera si accontenti di fare da comprimario, magari puntando solo ad arrivare davanti ai suoi compagni di marca. Si vedr¨¤ presto se il commento di Marc dopo i test, ¡°Siamo fra la top-5 e la top-10¡± sia stato realismo o pretattica. Nei long run, senza forzare n¨¦ rischiare, Marc girava in scioltezza a soli due decimi da Fabio Quartararo, Luca Marini e agli altri piloti attorno alla top five. Considerare oggi Marquez da podio ¨¨ un azzardo, ma non ¨¨ realistico pensarlo nelle retrovie, specie nella Sprint Race del sabato. Ci¨° non vuol dire che questa Honda possa essere gi¨¤ competitiva, ma che con Marc Marquez in pista e ¡°a posto¡± fisicamente e di testa, tutto ¨¨ (quasi) possibile.
quegli interventi sul motore
¡ª ?Oggi questa Honda non ¨¨ pi¨´ un vestito su misura per Marquez, anche perch¨¦ ¨¨ cambiata la direzione tecnica che ha prodotto una svolta di metodo e di sostanza, con tante novit¨¤ di motore, telaio ed elettronica portate nei test di Portimao ma che, come detto, non ¨¨ stato possibile portare al limite. Da qui il modo di girare di Marc Marquez, mai impiccato, lo stato di indecisione e anche di disagio e quei tempi sul giro probabilmente non del tutto realistici. Ci¨° significa che avremo sin dal primo round una Honda da podio? No. Vuol dire che ¨¨ in corso un processo tecnico di forte evoluzione di cui oggi non ¨¨ possibile prevederne i risultati in pista. Sul piano prettamente tecnico, questa Honda, evoluzione della versione 2022 realizzata in un contesto interno diverso, ¨¨ il frutto di quel che ¨¨ accaduto in quei due anni in cui Marquez era fuori dalle corse per i postumi del suo noto incidente. La nuova moto ha l¡¯obiettivo di essere guidabile anche da piloti con caratteristiche diverse da quelle di Marc: c¡¯¨¨ stata un'evoluzione, ma non del tutto convincente. L¡¯allungamento dei condotti di scarico e l¡¯aumento del diametro dei collettori, necessari per rendere il motore pi¨´ aggressivo agli alti regimi, lo hanno per¨° reso pi¨´ difficile da portare al limite in basso, con conseguenze negative nel tempo sul giro. Honda ha puntato sulla ricerca di potenza perdendo in guidabilit¨¤, l¡¯opposto di quanto fatto dalla Ducati per la stagione 2023. Adesso che il motore ¨¨ questo, alla Honda non resta che lavorare su elettronica, impianto di scarico, telaio e? aerodinamica per ritrovare quella competitivit¨¤ che oggi pare smarrita.? ? ? ?
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