Con il passaggio al team Gresini, lo spagnolo pu¨° conquistare il titolo con due marche differenti. Cosa non facile: nell'era MotoGP ci sono riusciti solo Rossi e Stoner, in 500 altri tre grandi campioni
L'annuncio arrivato alla vigilia del GP di Indonesia suggella uno dei connubi pi¨´ stimolanti della MotoGP: Marc Marquez dal 2024 correr¨¤ con una Ducati. Quella del team Gresini, che ne ha dato comunicazione con un titolo eloquente: '? tutto vero, Marc Marquez correr¨¤ per il team Gresini'. Davvero impensabile poterci pensare solo qualche mese fa. Dopo la comunicazione del suo addio alla Honda, il 4 ottobre, a otto giorni di distanza c'¨¨ l'ufficialit¨¤ del passaggio dell'otto volte iridato alla Ducati Gresini, dove far¨¤ coppia con il fratello Alex Marquez. Al netto di come potranno cambiare le dinamiche interne alla Ducati, dove ci sono gerarchie definite, con l'iridato 2022 Pecco Bagnaia nel team ufficiale, otto piloti complessivi in quattro team e sicuramente il futuro campione del mondo del 2023 nella sue fila, indipendentemente che ci sia il bis dell'italiano o che la corona vada a Jorge Martin (Ducati Pramac) o, pi¨´ difficilmente, Marco Bezzecchi (Ducati VR46), l'obiettivo di Marquez per la prossima stagione sar¨¤ uno solo: tornare a vincere quel Mondiale MotoGP che gli manca dal 2019. Impresa alla sua portata, ma realizzarla con due costruttori differenti non ¨¨ facile. Lo dicono i precedenti.
rossi e stoner, cambio vincente
¡ª ?Nell'era MotoGP, iniziata nel 2002, solo due piloti, infatti, sono riusciti a rivincere un titolo dopo aver cambiato marca: Valentino Rossi e Casey Stoner. Il pesarese, campione nel 2003 con la Honda, l'anno successivo si impose subito sulla Yamaha, rivitalizzandola e portandola al vertice in una delle sue imprese sportive pi¨´ belle; l'australiano, campione 2007 sulla Ducati, fece il bis nel 2011 in sella alla Honda al suo primo anno con la casa di Tokyo. Entrambi ci riuscirono al primo tentativo nella nuova squadra. Un solo colpo a disposizione per centrare il bersaglio. Esattamente quello che ha a disposizione Marquez, che sar¨¤ in Gresini "per la stagione 2024", in attesa di vedere come andranno le cose in sella alla Desmosedici e che l'anno prossimo si scateni il mercato con molti contratti in scadenza che potrebbero ridefinire lo scacchiere mondiale.
LEGGI ANCHE
duke, ago e lawson
¡ª ?Marquez, sei titoli in MotoGP, potrebbe mettersi in scia a Rossi e Stoner, ma anche di altri grandi campioni della Top Class riusciti nell'impresa di essere campioni del mondo con due case differenti. Andando a ritroso nel tempo, nel novero c'¨¨ Eddie Lawson, che nel 1989 vinse il titolo 500 al primo anno con la Honda (team Kanemoto) dopo aver lasciato da iridato in carica la Yamaha, con cui aveva conquistato tre corone (1984, 1986, 1988). In precedenza, poi anche il grande Giacomo Agostini dimostr¨° che si poteva conquistare il n.1 con due case diverse: nel 1975 vinse con la Yamaha il suo ottavo titolo in 500, dopo averne conquistati sette di fila con l'MV Agusta (dal 1966 al 1972). L'altro campione da ricordare ¨¨ Geoff Duke: un titolo con la Norton (1951) e poi tre con la Gilera, dal 1953 al 1955. Un'¨¦lite, insomma, in cui Marquez non stonerebbe. Anzi. Per lo spagnolo sarebbe una sfida ulteriore, inferiore solo a quella di ritrovare la gloria e cancellare quel periodo buio iniziato con la frattura al braccio di Jerez 2020.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA