Valentino in Francia cerca una scossa per migliorare le sue prestazioni: le previsioni di pioggia potrebbero rimescolare le carte e aiutarlo a rispolverare l'antica classe
Il circuito Bugatti, il piccolo Le Mans ricavato parzialmente dal classico e famosissimo Circuit de la Sarthe, dal suo ingresso nel motomondiale 1969 ha subito diversi ritocchi guadagnando in sicurezza, ma perdendo appeal sul piano tecnico e spettacolare. Sin dalla sua prima edizione il 18 maggio 1969, oltre 150 mila spettatori invasero il circuito con il suo stupendo Luna park e decine di migliaia di persone si appostarono sin dalla notte del venerd¨¬ a ridosso del curvone ¡°da paura¡± a destra in salita dopo il rettifilo del traguardo, per vedere scodinzolare la MV Agusta 500 di Giacomo Agostini, steso a manetta incurante dell¡¯asfalto bagnato e doppiando tutti, show nello show.
Circuito infido
¡ª ?Su questo circuito spesso le corse sono state condizionate dal maltempo, con scrosci di pioggia anche violenti, sferzate di vento dall¡¯Atlantico, sabbia rossiccia che s¡¯infila ovunque. Per questi motivi, pur non essendo pi¨´ un circuito particolarmente difficile, il Bugatti (4.185 metri) con 13 curve (8 a destra e 5 a sinistra) che mettono a dura prova le gomme, e la velocit¨¤ di punta sui 310 km/h sul rettilineo ridotto a 450 metri (il pi¨´ corto fra i tracciati iridati) rappresenta per i piloti un terno al lotto. ? una pista stretta dove ¨¨ davvero arduo trovare il giusto set-up e un ritmo costante e dove non mancano, altres¨¬, le possibilit¨¤ per tentare sorpassi, specie in accelerazione e nei tornanti con forti staccate e ripartenze. Un circuito, comunque infido: basti pensare che nell¡¯ultima edizione ci sono state 94 cadute, di cui 21 alla curva 3 e 17 alla curva 6, indubbiamente le due curve pi¨´ ostiche, anche se non le pi¨´ veloci.
L'attesa per Bagnaia
¡ª ?Tanti sono i motivi di interesse di questo attesissimo quinto GP stagionale su un circuito ¡°amico¡± della Yamaha, ma anche ambito da una Ducati molto cresciuta rispetto al passato, specie per guidabilit¨¤, e qui particolarmente attesa con l¡¯attuale leader della classifica, Francesco Bagnaia. Pecco ¨¨ in gran forma e pare il corridore ¡°su misura¡± sulla Rossa, specie in ingresso e percorrenza curva, spigolando e al contempo lasciandola correre in percorrenza, richiamando le caratteristiche di guida dei fuoriclasse, un mix fra Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Si vedr¨¤. Come si vedr¨¤ a Le Mans qual ¨¨ il ¡°peso¡± di Valentino Rossi, se cio¨¨ prima di arrivare al Mugello riuscir¨¤ gi¨¤ dal GP di Francia a invertire una tendenza negativa, mai cos¨¬ ¡°nera¡± per il 9 volte campione del mondo. Il disco che Valentino si diverte pare un disco rotto, come ha fatto chiaramente intendere lui stesso. Pilota, team, Casa e Sponsor non si divertono affatto di essere in questo status, praticamente in un cul de sac. Tutti i tentativi ¨C almeno finora ¨C di modifica sul piano tecnico rispetto all¡¯assetto della M1 e rispetto al tipo di guida dell¡¯asso pesarese non hanno prodotto risultati apprezzabili. Il rischio ¨¨ che a forza di rimettere sempre tutto in discussione si perda davvero il bandolo della matassa, procedendo con il passo del gambero, come dimostrato finora dai risultati, in pista e in campionato.
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La necessit¨¤ di un risultato
¡ª ?Al di l¨¤ delle dichiarazioni c'¨¨ un po' di tensione, mentre dalla Casa dei Tre diapason si guarda al tutto prendendo atto della realt¨¤. Rossi va a Le Mans sperando che questa sua situazione possa cambiare, per giungere al Mugello con ambizioni oggi impensabili. A Valentino da questo weekend serve un ¡°risultato¡±. Che non significa n¨¦ risolvere con la bacchetta magica sul piano tecnico i problemi che lo angustiano dall¡¯inizio campionato (di fatto da almeno il 2020), n¨¦ tornare in qualifica con tempi da top five e in gara sul podio o a ridosso del podio. C¡¯¨¨ una questione psicologica legata al fatto di essere l¡¯unico dei corridori Yamaha a trovarsi cos¨¬ male sulla M1 e ultimo nei risultati, ma pure una questione tecnica legata al tipo di guida di Valentino che manda in tilt l¡¯assetto. Rossi non ¨¨ riuscito fin ora ad adattarsi all¡¯evoluzione e alle nuove caratteristiche di queste MotoGP. Ci ripetiamo: con lo sviluppo dell¡¯aerodinamica e con l¡¯uso delle ali anteriori che caricano il davanti della moto in curva e in accelerazione gli altri piloti (in primis i piloti Yamaha) sono tornati a gestire la coppia e la potenza pi¨´ con l¡¯acceleratore che con gli ausili elettronici, i quali ¨C ¨¨ il caso di Rossi ¨C fanno pattinare la ruota posteriore che cos¨¬ si surriscalda perdendo aderenza. Da qui il refrain di Rossi sulla mancanza di grip, sulla gomma che scivola: non riesce a far girare la sua moto senza far intervenire troppo il meccanismo dell¡¯antipattinamento invece che gestirlo di pi¨´ con l¡¯acceleratore, come fanno oramai da tempo tutti gli altri.
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Un aiuto dal cielo
¡ª ?Su un circuito dalle caratteristiche tecniche di Le Mans, per¨°, specie in caso di pioggia (molto probabile), ¨¨ possibile che si mischino le carte, ad esempio portando fra i protagonisti piloti come Zarco e Petrucci, senza nulla togliere ai primi quattro della classifica. Insomma, in questo weekend, in MotoGP i piloti potrebbero essere ¡°costretti¡± a tornare al recente passato, cio¨¨ a una guida meno di manico e pi¨´ soft, pi¨´ di elettronica. Per Rossi potrebbe essere un passo indietro dato che stava cercando anche lui di tornare allo stile old time, attivando anche a Jerez, meno elettronica. Non ¨¨ tempo di badare al bon ton: si tratta di uscire dal fondo del barile e cercare almeno di rientrare nella top ten. Quando si dice tornare di pi¨´ a usare gli ausili dell¡¯elettronica non vuol dire che sia facile o che i rischi vengano eliminati. In questi primi quattro round 2021, Rossi ha totalizzato 4 punti, una media di un punto a gara, la peggior performance di sempre che ha portato dopo Jerez Valentino a dire mesto: ¡°Cos¨¬ non mi diverto¡±. Senza l¡¯inversione di tendenza immediata, da Le Mans, Rossi potrebbe restare inchiodato alla logica di ¡°aver gi¨¤ dato tutto¡±, accettando lo status quo e scivolando verso l¡¯addio alle armi. Di fronte a una concorrenza di giovani e vecchi leoni che graffiano forte e non fanno sconti ¨¨ giunto anche per Rossi il momento di prendere i rischi dovuti a chi vuol battersi davanti, rischi senza i quali il Dottore rimane dov¡¯¨¨. ? un salto psicologico, oltre che tecnico, che Valentino si trova a dover affrontare: qui e adesso. La MotoGP e il motociclismo hanno bisogno dell¡¯affermarsi di nuovi campioni e hanno ancora bisogno di Rossi. Ma non del Rossi che sta ¡°a galla¡± senza neppure dare un'ultima scossa.
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