Petrucci: "Ritrovo la Ducati sulla 'mia' Le Mans: non svegliatemi"

Il ternano in pista nel GP di Francia sulla Desmosedici di Bastianini, ancora infortunato: "Solo io potevo dire di sì a questa chiamata. Bagnaia? Equilibrato e maturo, è il più forte"?

La “gita” in camper fuoriprogramma è anche un viaggio tra i ricordi più belli: Le Mans, 11 ottobre 2020, una domenica tipo nella regione della Sarthe, freddo e pioggia, mentre sulla pista che condivide la prima e l’ultima parte con la 24 Ore automobilistica, la Ducati numero 9 al via del GP scatta in testa e in testa resta tutti i 26 giri. Quella moto era guidata da Danilo Petrucci, che quel giorno andò a prendersi la seconda vittoria in MotoGP, dopo il Mugello 2019. ? stata l’ultima gioia del Petrux, che dopo una stagione complicata, nel 2021 tentò la carta KTM – un disastro per la non-gestione del team Tech3 –, per poi avventurarsi alla Dakar, quindi il ritorno con Ducati in MotoAmerica, un breve flash un anno fa in Thailandia con la Suzuki e, oggi, il Mondiale Superbike col team Barni. Da Barcellona, dove ha corso nel weekend, ecco Danilo fare rotta verso la Francia, sostituto sulla Ducati di Enea Bastianini, ancora convalescente dopo la frattura alla scapola destra del Portogallo.?

Petrucci, dall’aereo al camper.?

"Lo scorso anno ero sempre per aeroporti, fossi tornato in America, l’idea era di girarla in camper, così ho pensato di farlo in Europa. ? da campeggio, e vicino al motorhome dei Marquez, dove ci hanno parcheggiato, fa ridere. Col “Cileno” (Filippo Grimani; n.d.r.) partiamo il martedì, ci fermiamo di notte in un autogrill e il mercoledì siamo in pista. E stavolta c’è Letizia, la mia ragazza".?

Chi si occupa dei fornelli?

Ride. "Voleva cucinare Letizia, ma l’abbiamo fermata".?

Viaggio lungo?

"Da Barcellona a Le Mans sono 1.100 chilometri. Mi sono fermato lì un giorno per provare la moto da cross elettrica della Stark Future: non inquina, è silenziosa e divertente: perfetta per girare dalle mie parti, dove è pieno di agriturismi, fattorie, b&b".

Mille chilometri durante i quali ha avuto modo di pensare alla sua storia con Le Mans.

"L’ultima volta lì con la Ducati ci ho vinto, in testa dall’inizio alla fine. Ci ha provato Dovizioso, ma dopo poche curve sono ripassato all’esterno. Quella vittoria è stata soprattutto un grandissimo sollievo, se al Mugello è stato come esplodere una bomba, lì, anche perché non c’era pubblico, me la sono goduta tutta. E mi son messo l’animo in pace, il Mugello non era stato l’exploit di un giorno".?

Durante le interviste le passarono mamma Neviana al telefono, e lei emozionato, che le dice "Hai visto mamma? Ho vinto".?

"La sensazione più forte dopo il Mugello è stata di stare chiuso un’ora in una stanza al buio in silenzio, provando a realizzare quel che era successo. A Le Mans, invece, volevo tornare a casa per cenare in taverna con i miei genitori. Avevo detto che arrivavo per le nove e mezza, così da ordinarci una pizza, ma fuori dalla superstrada di Terni trovai i tifosi che mi aspettavano per la festa".?

Le Mans è anche altri ricordi.?

"Ci ho fatto tre podi di fila, e con il secondo posto del 2018 mi guadagnai la Ducati ufficiale".?

Che ora ritrova. Se la Suzuki un anno fa fu un regalo, questo è stato un fulmine a ciel sereno.?

"Non avrei mai pensato potesse succedere. Non capita spesso che ti chiamino per salire sulla moto campione del mondo e correre su una pista speciale. Se è un sogno, non svegliatemi. Sarei andato solo per rimettere quella tuta. Ma la gara non sarà facile".?

Come è nata la cosa?

"Tutta 'colpa' di Michele Pirro: è lui il sostituto di Enea, ma domenica corre nel Civ, così ha chiamato Marco Barnabò suggerendogli il mio nome. Essendo io uno dei pochi che ha già guidato quella moto recentemente, in Ducati hanno detto di sì".

Come dice il suo casco, 'The Handyman', il tuttofare, è pronto a ogni chiamata.?

"Solo a me puoi chiedere di fare una gara senza test, senza provare niente, è da coraggiosi. Bautista a Barcellona mi ha detto che non lo avrebbe mai fatto, a Le Mans poi è freddo, piove…".?

Che per lei non sarebbe male.

"Ma non ho ambizioni di risultato. Vorrei solo andar forte e divertirmi. In Thailandia con la Suzuki ero contento di essermene messi dietro due, ci riuscissi ancora…".?

Però rispetto alla Suzuki…?

"Questa è più facile rispetto alla Mission Impossible di salire su una moto quattro cilindri in linea mai guidata prima e in un team sconosciuto. Qui mi conoscono e io conosco la moto, l’ergonomia, hanno tutte le mie misure. E la moto è un’evoluzione della mia. Mi aspetto una Ducati molto migliorata, nei miei anni non c’erano tutte quelle Desmo che andavano forte come oggi".?

Lei sta arrivando da una stagione difficile in Superbike.

"Sì, mi aspettavo di faticare, ma non il problema cronico di non sfruttare le gomme nuove a inizio gara. Con Barni stiamo cercando di capire, ma è lunga".?

? pentito di non essere tornato in MotoAmerica??

"No. Lì vorrei tornarci per vincerlo, ma prima vorrei provare a vincere almeno una gara qui in Superbike. Essere uno dei pochi a farlo in MotoGP e Superbike".?

A Le Mans troverà come compagno Francesco Bagnaia.?

"Il pilota che ha preso il mio posto prima in Pramac e poi in Ducati. ? la prima volta che divido il box con un iridato della MotoGP. Lo vedo molto maturato, equilibrato. Sembra che le cose facciano fatica a scalfirlo, il titolo gli ha dato tantissima fiducia".?

? il grande favorito al bis?

"Sì. Ha fatto errori, ma ha dimostrato di essere superiore. Non vedo uno che lo contrasti sempre, una gara c’è Bezzecchi, una Binder, nessuno è sempre lì".?

Domenica sarà contento se…?

"Mi piacerebbe non finire ultimo, il sogno sarebbero dei punti, almeno resto scritto sull’albo d’oro. Però già lo so che domenica sarò felice, vada come vada".?