il caso
Iannone, carne contaminata? Rischio molto basso e prove insufficienti
Se una bistecca ti costa la carriera. A 330 giorni dalla sua sospensione per doping, il 17 dicembre 2019, Andrea Iannone incassa il verdetto del Tas, con la condanna a 4 anni di stop. Sentenza durissima, dopo un'attesa biblica di 11 mesi, che ferma la carriera del 31enne pilota dell'Aprilia. La contaminazione alimentare, sbandierata dalla difesa del pilota fin dalla notifica della sua positivit¨¤ (il 17 dicembre 2019) al Drostanolone - steroide esogeno proibito dalla Wada trovato in piccole tracce nelle urine di Iannone il 3 novembre 2019 al GP di Malesia - e riconosciuta dalla Corte Disciplinare della FIM che in I grado lo aveva condannato a 18 mesi, colpevole di "non aver prestato attenzione alla carne consumata", non ha retto all'assalto della Wada.
il pugno della wada
ĄŞ ?L'Agenzia Antidoping Internazionale, che si ¨¨ appellata al Tas mentre la Fim si "accontentava" dei 18 mesi del I grado, ha ottenuto i 4 anni richiesti, come in caso di dolo, che le evitano di riscrivere i suoi protocolli. Cosa che sarebbe avvenuta se il Drostanolone fosse stato riconosciuto, per la prima volta, come sostanza oggetto di contaminazione alimentare. Il punto chiave ¨¨ questo: "Il Tas non esclude che la violazione antidoping di Andrea Iannone possa essere legata al consumo di carne contaminata da Drostanolone - dice la sentenza -, ma non avendo potuto fornire alcuna prova convincente sul tipo di carne consumata, n¨Ś la sua origine, la violazione antidoping non pu¨° considerarsi non intenzionale e quindi viene accolto lĄŻappello della Wada". Che, ricordiamo, considera lĄŻatleta responsabile delle sostanze rinvenute nel suo organismo, addossandogli lĄŻonere della prova. A Iannone la prova del capello, che ricostruisce la sua pulizia da steroidi - assunti a cicli prolungati, essendo inutili in somministrazioni singole - da settembre 2019 a gennaio 2020, non ¨¨ bastata: il Tas ha calato la scure.
omicidio giuridico
ĄŞ ?LĄŻavvocato del pilota, Antonio De Rensis tuona: "? un omicidio del diritto sportivo, ¨¨ una sentenza che crea un precedente pericoloso perch¨Ś impedisce a un atleta di difendersi dalla contaminazione alimentare ed equipara unĄŻeventuale colpa al dolo". Ci sono aspetti controversi, dallĄŻarbitro della Wada, Michael Beloff, appisolatosi in udienza, al presidente del Panel, Hamid Gharavi, che sar¨¤ lĄŻarbitro della Russia al Tas contro la Wada, fino alla reticenza dei ristoratori malesi sulle loro carni. Senza risposta pure una mail di richiesta dello stesso Iannone allĄŻHotel Sama Sama, ma spedita solo a luglio. "Anche con maggiori sforzi sullĄŻorigine delle carni, per¨°, il giudizio non sarebbe cambiato - dice il Tas - perch¨Ś la quantit¨¤ di carni importate in Malesia dalla Cina, Paese a rischio, sono solo lo 0,23%: troppo poco per un rischio di contaminazione". Bistecca o no, Andrea star¨¤ senza moto fino al dicembre 2023: verdetto duro, da doping volontario e seriale. Inusuale per un motociclista. Teoricamente Iannone, con certi presupposti, pu¨° ancora rivolgersi entro un mese al Tribunale Federale svizzero. ? unĄŻextrema ratio che un ex arbitro del Tas, Angelo Cascella, ci dice da considerare "solo per casi molto eclatanti e violazioni estremante gravi".
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