Il bis al Red Bull Ring deve spingere la MotoGP ad interrogarsi su due questioni scottanti. E i piloti intanto iniziano a esporsi...
Lo sapeva bene il compianto Fausto Gresini chi era Jorge Martin, in Stiria dalla pole alla gloria, trionfatore del Red Bull Ring sulla Ducati. Cos¨¬, dopo la terribile caduta del 17 aprile scorso in prova a Portimao che l¡¯ha tenuto fuori dai GP di Portogallo, Spagna, Francia e Italia, Martin si pone di forza quale predestinato della MotoGP.
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¡ª ?Il GP di Stiria passa alla storia per l¡¯annuncio dell¡¯addio alle corse a fine stagione dato in conferenza stampa da Valentino Rossi gioved¨¬ ma, sul piano tecnico e agonistico riapre due temi caldi, anzi bollenti: quello delle gomme e quello della sicurezza. I pneumatici hanno indubbiamente condizionato ancora una volta la corsa che, a sua volta, con l¡¯incidente Pedrosa-Savadori al secondo giro, ha messo sul banco degli imputati il tracciato austriaco dello Spielberg, iceberg del nodo mai sciolto della pericolosit¨¤ dei circuiti pur dopo i tanti passi avanti fatti in questi anni. La questione gomma resta il ¡°rebus¡± della MotoGP: pneumatici tanto performanti quanto imprevedibili, capaci di trasformare una vittoria annunciata in una debacle, per di pi¨´ senza sapere perch¨¦. Queste gomme fanno volare la MotoGP ma possono anche stravolgerla, causa l¡¯alternanza di rendimento che spesso muta non si sa come e non si sa perch¨¦. Gi¨¤, perch¨¦ ci¨° avviene, mandando in tilt piloti e Team e lasciando in molti il dubbio che in fondo in fondo ci¨° non accade ¡°a caso¡±? Difficile negare l¡¯evidenza e continuare a dire che il problema non esiste, peggio ancora dire che i piloti, lamentandosi della gomma, cercano solo scuse. ? solo una questione tecnica o c¡¯¨¨ un preciso disegno strategico che affida alla gomma il compito di rendere la corsa ¡°imprevedibile¡±, quindi pi¨´ appetibile mediaticamente, con l¡¯alternanza dei vincitori base dello show-business? La questione ¨¨ la gomma o la ¡°monogomma¡±?
Pneumatici decisivi
¡ª ?Qui si apre una questione che sta alla base di questa MotoGP marcata Dorna, un nodo che, stante questa realt¨¤ e questa impostazione generale del motomondiale, non ¨¨ possibile dirimere. Dorna questo vuole e la MotoGP questa ¨¨, nel bene e nel male. Domenica in Stiria la doppia partenza, causata ¨C appunto ¨C dalla bandiera rossa dopo l¡¯incidente drammatico al secondo giro, ha modificato i rapporti di forza in campo perch¨¦ al secondo start alcuni piloti (fra questi lo stesso Quartararo che comunque ha ¡°resistito¡± alla grande e pure Marquez, Bagnaia, Oliveira, Marini e altri) si sono trovati senza pi¨´ grip al posteriore quindi costretti ad alzare i loro tempi sul giro, abbandonando ogni velleit¨¤. A fine gara, escluso Martin (che per¨° aveva avuto lo stesso problema di grip alla gomma posteriore in Gara 1!), non c¡¯era pilota che con sfumature diverse non imprecasse ¡°a bocca chiusa¡± contro la ¡°gomma¡± che nell¡¯arco di pochi minuti, dal primo al secondo start, nelle stesse condizioni di temperatura atmosferica e di asfalto, aveva stravolto la guidabilit¨¤ della moto cambiando le prestazioni, in negativo. Si ripete, cio¨¨, quel che tante altre volte ¨¨ gi¨¤ accaduto: non c¡¯¨¨ rendimento costante della gomma anche perch¨¦ un pneumatico apparentemente uguale a un altro (e definito ¡°uguale¡± anche tecnicamente) d¨¤ una prestazione in pista assai diversa, mandando nella disperazione pilota e squadra.
piloti motogp vs gomme
¡ª ?Si scopre l¡¯acqua calda dicendo che non ci sono prese di posizione ¡°no-gomma¡± ad alta voce e in nessuna conferenza stampa, specie da parte dei piloti ¡°costretti¡± a mandare gi¨´ il rospo per evidenti motivi, non ultimo quello di temere di subirne poi le conseguenze. Anche perch¨¦ il pilota che s¡¯aggancia alla gomma per coprire una magra prestazione viene visto male, quanto non deriso, accusato di cercare la solita scusa. Qualcuno, per¨°, qualcosa comincia a dire con maggior decisione e chiarezza: Dice uno sconsolato Bagnaia: ¡°Ho perso una grande occasione. Nei primi tre giri di gara 1 giravo forte con la moto perfetta. Poi, dopo la ripartenza, la gomma posteriore dello stesso tipo (soffice e nuova) non lavorava come nelle prove e nella prima gara. Tutto era uguale ma il risultato assai diverso, in negativo. E non so perch¨¦¡±. Bagnaia ha anche il supporto di Marquez che lo seguiva: ¡°Ero dietro a Bagnaia e vedevo che lui non aveva per niente grip. Riusciva a tenere un certo passo solo grazie al gran motore Ducati¡±. Lo stesso Marc era rimasto frenato e ¡°fregato¡± dallo stesso problema: ¡°Nella prima gara, tutto filava alla perfezione, poi, nelle stesse condizioni, addio grip. Andavo pi¨´ piano di mezzo secondo rispetto alle prove e, rispetto ai primi due giri di gara uno, mi sembrava di girare sul bagnato¡±. Incalza Luca Marini: ¡°Nella prima partenza tutto bene. Poi, dal successivo giro di ricognizione sono subito emersi insoliti problemi di aderenza alla gomma posteriore che avevamo deciso di sostituire durante la prolungata sosta. Per fortuna non sono stato l¡¯unico ad avere questi problemi¡±.
Stretta sulla sicurezza
¡ª ?E veniamo alla sicurezza. Il Red Bull Ring non ¨¨ certo il Salzburgring, n¨¦ per qualit¨¤ tecnico-agonistica, n¨¦ ¨C fortunatamente - per pericolosit¨¤. Eppure il violento impatto di Lorenzo Savadori con la Ktm di Dani Pedrosa, ferma sul tragitto dopo il crash dello spagnolo, ha riproposto la questione sicurezza di questo circuito ma anche di altre piste del Motomondiale. Inutile ripetersi sul rischio delle corse, impossibile da eliminare al 100%. E¡¯ un fatto che l¡¯evoluzione tecnica -tecnologica della MotoGP (moto con potenze e velocit¨¤ mai viste prima) impone una continua rivisitazione e modifica dei circuiti perch¨¦ un tracciato ritenuto sicuro un decennio prima non lo ¨¨ pi¨´ oggi. Allora? Va sempre cercato un punto di equilibrio fra la qualit¨¤ tecnica-agonistica del circuito e la sicurezza e va detto che, per fortuna, l¡¯ultimo incidente (Salvadori con la moto di Pedrosa) si ¨¨ risolto con gran spavento anche se il pilota italiano non ne ¨¨ uscito proprio indenne. In particolare al Red Bull Ring sotto accusa c¡¯¨¨ la curva 3, pericolosa anche perch¨¦ stretta e dove chi finisce a terra rischia di rimanere in pista con la sua moto in traiettoria e la probabilit¨¤ di venire investito da chi segue. Se non si pu¨° fare meglio, serve una chicane, quanto meno per diminuire la velocit¨¤ d¡¯ingresso in curva. Potrebbe essere questa l¡¯occasione ¨C per non parlare degli ultimi incidenti mortali nel mondiale Moto3 al Mugello e nel Cev spagnolo ¨C per rimettere mano (ancora!) a questo tracciato austriaco ma, soprattutto, per una verifica generale sullo stato della sicurezza in tutti gli autodromi del mondiale. Meglio prevenire che fare poi il solito pianto del coccodrillo.
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