Il 10 marzo 2007 l'australiano si impose piegando Valentino Rossi nella prima tappa del Mondiale. Nessuno lo sa, ma ¨¨ l'inizio della cavalcata iridata
Certe date sono periodizzanti, scandiscono un prima e un dopo. Sicuramente il 10 marzo 2007 ha un significato speciale tanto per la MotoGP quanto per Casey Stoner. La top class inaugura in quel giorno il cambio di cilindrata delle moto, che passano dai 990 cc agli 800 cc. E il primo vincitore della nuova epoca ¨¨ un australiano di appena 21 anni in sella alla Ducati. Un successo sorprendente, impreziosito dal duello vinto contro Valentino Rossi. Nessuno lo sa in quel momento, ma ¨¨ l'inizio di una stagione indimenticabile.
missile ducati
¡ª ?La data ha anche un altro significato: per l'ultima volta il Qatar ospita il GP della top class durante l'orario diurno. Le qualifiche illudono le Yamaha, con Rossi in pole e il compagno Colin Edwards terzo. In mezzo a loro Stoner. Al via la M1 numero 46 sembra in grado di condurre agevolmente, ma sul rettilineo che porta al traguardo ecco la prima sorpresa: la Ducati vola con 30 km/h di velocit¨¤ di punta in pi¨´. La Rossa di Borgo Panigale tocc¨° i 325 km/h, mentre la Yamaha si ferm¨° a 295. Un gap che Valentino sottolineer¨¤ dopo la gara e durante l'intera stagione.
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DUELLO
¡ª ?Rossi, per¨°, non si arrende. Nei giri seguenti, nel tratto misto, la Yamaha sembra pi¨´ docile da guidare rispetto alla Desmosedici e l'italiano riesce ad andare al comando. Ma ancora una volta sul rettilineo si ribalta la situazione. Non ¨¨ solo merito del motore: le linee di Stoner nelle ultime curve prima del traguardo sono perfette e mettono le ali alla sua moto, a differenza del compagno Loris Capirossi, caduto a 15 giri dal termine. Casey rompe definitivamente gli indugi a cinque tornate dal termine, incrementando il vantaggio a vista d'occhio. La progressione gli permette di togliersi di ruota tutti gli avversari. Valentino ¨¨ l'ultimo ad arrendersi: chiude secondo, davanti a Daniel Pedrosa.
predestinato
¡ª ?La vittoria dell'australiano, la prima in MotoGP, sul momento non cattura troppo l'attenzione. Arrivato in Ducati al posto di Sete Gibernau, non sembra avere la stoffa del campione, come dimostrerebbe apparentemente la difficile esperienza con la Honda di Lucio Cecchinello. Sottovalutarlo sar¨¤ un grave errore: Stoner fa sul serio e il successo in Qatar verr¨¤ accompagnato da altre nove affermazioni stagionali e dal titolo iridato, finora l'unico della scuderia italiana nel Motomondiale. Successi maturati con una guida tanto precisa quanto istintiva, che ha nell'uso della derapata e nella velocit¨¤ in uscita di curva due punti di forza. In quel 10 marzo 2007 la MotoGP scopre una nuova stella e la Ducati trova il suo profeta.
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