Il forlivese, premiato da Ezpeleta ("Campione e grande uomo") , entra nella Hall of Fame del motomondiale. "Mi sembra imbarazzante stare vicino a certi nomi"
Un ingresso nella Storia dalla porta principale. Al Mugello Andrea Dovizioso diventa MotoGP Legend, con l'inserimento nella Hall of Fame del motociclismo. Un riconoscimento "che non mi aspettavo", dice con il suo consueto basso profilo il campione forlivese, ma meritato. "Quando smetti spesso la gente si dimentica di quello che hai fatto e invece ora le persone lo apprezzano di pi¨´ e vuol dire che ho realizzato qualcosa di bello - dice Dovizioso -. Per carattere io sminuisco molte cose, non mi sentivo cos¨¬ importante da dover ricevere questo premio, ed ¨¨ quasi imbarazzante stare insieme a certi nomi di campioni, ma ¨¨ proprio soffermandomi sulle reazioni della gente che lo sto apprezzando". Bravo e modesto.
successi
¡ª ?In pista Dovizioso ha vinto. Un? titolo, in 125 nel 2004, e ben 24 GP, di cui 15 in MotoGP, 4 in 250 e 5 in 125. Bottino ragguardevole, forse offuscato nella memoria collettiva dai tanti secondi posti nel Mondiale: nel 2006 e 2007 in 250 e nel tris 2017-2018-2019 in MotoGP con la Ducati. In quel triennio il Dovi ¨¨ stato una spina nel fianco del miglior Marc Marquez, spesso battuto nel duello corpo a corpo all'ultima curva dal forlivese, capace di traghettare la Desmosedici di Borgo Panigale dal bolide indomabile dei tempi di Casey Stoner al? puledro di razza, ma meno imbizzarrito, di oggi. Lavoro apprezzamento e sottolineato dallo stesso Bagnaia per la Desmosedici odierna. "Mi ha fatto piacere che Pecco mi abbia ringraziato, ci sono persone che hanno una consapevolezza delle cose fatte e fa piacere sentirselo dire".
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ezpeleta
¡ª ?Premiato al Mugello da Carmelo Ezpeleta, Ceo della Dorna, a Dovizioso va il generale apprezzamento di pubblico e addetti ai lavori per un carattere misurato, leale e disponibile, unito a una gran tecnica, frutto di un approccio molto metodico e razionale, a volte anche troppo 'cerebrale' nell'interpretare gli sviluppi. "Stiamo premiando un grande campione, ma ancor di pi¨´ una grande uomo, che anche in tema di sicurezza ci ha dato una grande mano", le parole di Ezpeleta. "Questo ¨¨ un riconoscimento importante, per la sicurezza ¨¨ stato fatto tanto, anzi tantissimo - ride Dovi -: certe cose della Dafety Commission non si sanno ma dietro c'¨¨ un lavoro enorme e mi fanno piacere queste parole".?
futuro
¡ª ?Poco amante della luce dei riflettori e dell'apparenza, Dovizioso si ¨¨ conquistato un riconoscimento globale, uscendo dal paddock senza reclamare alcunch¨¦ e decidendo di restare legato alle due ruote, ma quelle tassellate, il primo amore, diventando imprenditore. La realt¨¤ del nuovo Centro Tecnico FMI per il fuoristrada, di imminente realizzazione all¡¯interno dell¡¯impianto Monte Coralli, a Faenza, gestito proprio da lui e con il nome di '04Park' di cui Andrea Dovizioso ha parlato in esclusiva alla Gazzetta, ¨¨ il futuro del forlivese. La sua nuova vita, da imprenditore, con un notevole investimento, economico e di passione, non dovrebbe portarlo a breve termine? nel paddock. "Dopo tanti anni nello stesso ambiente ti serve un break, ora ho un altro impegno. Non sono pronto ad accettare alcun ruolo qui, n¨¦ nella Safety Commission, n¨¦ da team manager, n¨¦ da coach di un pilota, perch¨¦ se avessi voluto lo avrei gi¨¤ fatto. Ho fra le mani un grande impegno che mi assorbe troppe energie e non potrei assumerne altri. Team manager? Dei tre forse ¨¨ il ruolo che sceglierei, ma dipende dal team e di certo non ora".
soddisfazione
¡ª ?Ora Dovi si gode le gare lontano dalla pista e osservando la sua bacheca sottolinea un aspetto: "La mia soddisfazione ¨¨ che io sono arrivato in alto in modo non esplosivo: ho preso un sacco di botte prima di farcela e sono riuscito a non affondare di fronte a tutti gli avversari forti che ho avuto e addirittura mi sono creato le situazioni per giocarmi il Mondiale per tre anni: questo ¨¨ l'aspetto che mi soddisfa di pi¨´ della mia carriera - dice Dovizioso -. Questo ha fatto la differenza: tenere per 20 anni un livello cos¨¬ alto contro avversari cos¨¬ forti ¨¨ stato mentalmente devastante, ma mi sono circondato da professionisti per aiutarmi in questo aspetto". L'applauso della sala, davvero sentito, ¨¨ la migliore testimonianza del suo valore.
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