Luca Rossi, vicepresidente mondo di Lenovo, racconta la collaborazione con Ducati: ¡°? il pilota che fa la differenza, e in MotoGP sono superuomini. Ma noi aiutiamo ingegneri e piloti a capire come utilizzare una mole di informazioni che un utente medio raccoglie in dieci anni¡±
¡°Pi¨´ velocemente analizzi i dati a disposizione, pi¨´ veloce puoi andare in pista¡±. La frase ¨¨ di Cristian Gabarrini, ingegnere di pista di Pecco Bagnaia, durante la presentazione della nuova Ducati MotoGP 2022. Ma Luca Rossi la promuove subito: ¡°? una grandiosa sintesi del nostro lavoro¡±. Chi ¨¨ Luca Rossi e a quale lavoro si riferisca ¨¨ presto chiarito: ¨¨ il vicepresidente globale di Lenovo, multinazionale dell¡¯informatica/elettronica da 60 miliardi di dollari e 180 paesi di diffusione. Soprattutto, ¨¨ l¡¯azienda che dal 2018 aiuta Ducati a migliorare le proprie performance in MotoGP attraverso l¡¯analisi intelligente e creativa dei dati raccolti durante l¡¯attivit¨¤ della Desmosedici di Bagnaia e Miller. Perch¨¦ le corse restano una questione di istinto e pelo sullo stomaco, di sfida ai propri limiti, ma anche di capacit¨¤ di interpretare quello che meravigliosi oggetti costruiti dall¡¯uomo, le moto, dicono.
Presidente, perch¨¦ un top team di MotoGP dovrebbe rivolgersi a un top team dei computer?
¡°In termini molto ampi, per modernizzare l¡¯utilizzo di una serie di nuove tecnologie che possono essere di notevole aiuto in fabbrica e in pista¡±.
In termini pi¨´ specifici?
¡°Una grande azienda come Ducati si rivolge a una grande azienda come Lenovo non solo per l¡¯attivit¨¤ quotidiana, ma soprattutto per accelerare al massimo la trasformazione digitale, fondamentale soprattutto in era Covid quando ¨¨ stato sviluppato il remote garage di Ducati. La competitivit¨¤ in pista non ¨¨ un fattore isolato, ¨¨ un processo aziendale. Noi aiutiamo a strutturare una parte di quel processo. Ottimizzando gli oltre 50 sensori elettronici presenti su una moto come la Desmosedici, organizzando i server per l¡¯immagazzinamento e la protezione dei dati, realizzando sistemi di elaborazione dei dati, sviluppando l¡¯intelligenza artificiale che permette di interpretare meglio e pi¨´ velocemente la mole di dati raccolti. Per¨° sia chiaro, la gara la fa il pilota, la gara la vincono il pilota e la moto, noi aiutiamo il team a fare meno errori possibile e massimizzare i punti di forza della moto, la Desmosedici in questo caso¡±.
Si parla di 50 sensori sulla moto, e una mole indefinita di dati. Di che grandezze parliamo?
¡°Miliardi di dati. Per dare una idea: in una gara di MotoGP ¡ª sottolineo, una sola gara di 45 minuti circa ¡ª i sensori su una moto raccolgono circa 15 GB di dati, l¡¯equivalente di quanto un utente medio raccoglie nella propria casella di posta elettronica in 10 anni. Se lei aggiunge i dati delle prove e allarga il campo a un¡¯intera stagione...¡±.
E poi in epoca Covid si sono sviluppati molto i garage virtuali cui accennava prima. Qual ¨¨ il loro valore per un reparto corse?
¡°Certo, Lenovo ha creato la struttura del Garage Virtuale Ducati. Si pu¨° intervenire in tempo reale su ogni aspetto, come si fosse in presenza. Un meccanico Ducati a Sepang, per esempio, e un ingegnere Ducati a Borgo Panigale possono condividere i dati in tempo reale, la telemetria e tutta una serie di aspetti, all¡¯istante. Cos¨¬ l¡¯ingegnere pu¨° comprendere quale sia il problema sulla moto e risolverlo, o farlo risolvere, a chi mette le mani sulla moto¡±.
Senza il Covid oggi avremmo ugualmente i garage virtuali?
¡°Il Covid ¨¨ stato una macchina del tempo, ha impresso l¡¯accelerazione decisiva a un processo gi¨¤ in atto. Senza il Covid ne avremmo parlato attorno al 2025, invece i remote garage sono realt¨¤ da un paio d¡¯anni¡±.
Rovesciamo i punti di vista: perch¨¦ un gigante dell¡¯informatica ha interesse a collaborare con un gigante delle corse?
¡°Perch¨¦ la trasformazione digitale e l¡¯effetto di ritorno dall¡¯applicare le nostre tecnologie, hanno un effetto benefico su un¡¯azienda come Lenovo. Siamo cresciuti, passando dai soli PC alla produzione di telefoni, non ci occupiamo solo dell¡¯hardware ma sviluppiamo il nostro know how, grazie a collaborazioni come quella con Ducati, ma potrei aggiungere anche l¡¯Inter parlando di calcio, ci siamo trasformati in azienda di solution providing. La collaborazione e l¡¯applicazione ci danno opportunit¨¤ di allargare il nostro campo di azione¡±.
Ma in questo, chiamiamolo ¡°sport¡±, la lettura dei dati, c¡¯¨¨ spazio per la creativit¨¤ umana?
¡°Spazio? La creativit¨¤ umana ¨¨ fondamentale. Le macchine elaborano dati e suggeriscono procedure secondo orizzonti che l¡¯uomo ha dato alla macchina, al computer. L¡¯essere umano d¨¤ la direzione. E aggiungo: l¡¯essere umano legge i dati e la capacit¨¤ di scovare dati diversi dove tutto sembra identico ¨¨ la grande fase creativa. A parit¨¤ di dati disponibili, e oggi in MotoGP tutti i grandi team ne hanno a disposizione, la differenza ¨¨ data dalla capacit¨¤ di leggerli e applicarli. Come diceva l¡¯ingegner Gabarrini¡±.
Quando il motorsport ha iniziato questa metamorfosi: ok l¡¯istinto ma utilizziamo i dati e chiediamo aiuto ai computer?
¡°Direi con i processori X86, c¡¯¨¨ stata una enorme svolta informatica. Diciamo nel periodo tra fine anni Ottanta e primi anni Duemila. L¡¯infanzia dei big data, per intenderci, ma sempre mantenendo il pilota al centro di tutto¡±.
Ecco, i piloti. In F1 ormai i grandi piloti stanno ¡°imparando il linguaggio¡± degli ingegneri. In MotoGP a che punto siamo?
¡°Per quella che ¨¨ la mia esperienza, il profilo del pilota di moto ad altissimo livello resta quello di un superuomo in termini fisici, esseri umani pi¨´ dotati di altri per resistere alle alte velocit¨¤ e alle sollecitazioni in generale di oggetti ingegneristici di livello inimmaginabile fino a pochi anni fa. Ancora oggi nelle moto l¡¯aspetto fisico non si ¨¨ perso. A essere cambiata ¨¨ stata la percezione dei piloti: hanno compreso che cercare di capire il linguaggio degli ingegneri aiuta la performance. Naturalmente su questa evoluzione dei piloti ha influito la societ¨¤ in generale, parliamo di ragazzi nativi digitali, che hanno una maggiore elasticit¨¤ mentale nel modo di confrontarsi con strumenti digitali. C¡¯¨¨ una maggiore propensione a voler capire¡±.
In ultimo, la domanda da sfera di cristallo. Cosa dobbiamo aspettarci dall¡¯intelligenza artificiale applicata al mondo racing nei prossimi... 10 anni?
¡°Se devo citare un aspetto, io credo che verr¨¤ fatto un grande investimento nella realt¨¤ virtuale applicata. Non parlo solo di efficienza dei simulatori, gi¨¤ oggi molto performanti. La realt¨¤ virtuale sar¨¤ sempre pi¨´ matura e questo si tradurr¨¤ nella opportunit¨¤ di fare pratica in moto ma soprattutto nella opportunit¨¤ di raccogliere dati reali attraverso l¡¯elaborazione virtuale. E, per dirla con Gabarrini, pi¨´ sono potente e veloce con i dati, pi¨´ posso andare veloce in pista¡±.
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