Il ¡°Corsaro¡± ha appena stabilito il record di 408 km/h su due ruote: il 7 novembre 2012 diceva addio alle corse dopo quattro Mondiali 250 e due in Superbike. Non ha mai avuto paura di misurarsi con le sfide: anche da manager...
Otto anni dopo l¡¯addio alle corse e a ridosso dei suoi primi 50 anni Max Biaggi stupisce ancora volando sulla pista francese di Chateauroux a 408 Km/h in sella alla avveniristica moto elettrica Voxan Wattman (Gruppo Venturi) spinta dallo stesso tipo di motore della Mercedes ¡°Formula E¡± e conquistando la bellezza di 12 record mondiali.
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eterno
¡ª ?Sono passati 30 anni da quando l¡¯allora diciannovenne capitolino, calciatore mancato, diventava centauro vincendo nel 1990 il suo primo titolo italiano (125 Sport production); 29 anni dal titolo europeo della 250 e dal debutto iridato nella quarto di litro; 26 anni dal primo mondiale vinto in 250 e 23 anni dalla quarta corona iridata consecutiva della duemmezzo; 13 anni dal debutto nel WSBK; 10 anni dal primo mondiale delle derivate di serie; 8 anni dal secondo e ultimo mondiale conquistato nella SBK. E sono passati esattamente 8 anni da quando il ¡°Corsaro¡±, il 7 novembre 2012, annunciava, 41enne con il sesto titolo mondiale in tasca, il suo ¡°addio alle corse¡±. Con la voce rotta dall¡¯emozione e con la solita verve polemica cos¨¬ Biaggi motivava la sua decisione: ¡°Ho scelto di smettere ma non ho smesso, come hanno fatto altri, per motivi fisici o perch¨¦ non avevano trovato una moto competitiva. Credo di aver tolto abbastanza tempo alla mia famiglia e credo sia giusto dedicarsi a loro perch¨¦ il tempo passa e non puoi fermarlo¡±.
protagonista
¡ª ?Una scelta sofferta, quella di Max - pilota da baionetta in canna e di gran talento, ancora integro fisicamente e motivato psicologicamente - dopo essere stato protagonista in pista per ben 22 anni: una carriera di gran lustro, coronata da sei titoli iridati guadagnati grazie al manico, alla determinazione, alla tecnica, alla testa. Quattro mondiali conquistati nella 250 GP: 215 gare disputate, 42 vinte, 111 podi, 56 pole position, 42 giri veloci. Due mondiali nella SBK: 159 gare disputate, 21 gare vinte, 71 podi, 5 pole position, 16 giri veloci. Risultati che parlano da soli e che pongono il ¡°Corsaro¡± ai vertici del motociclismo, fra i pi¨´ grandi piloti di tutti i tempi, fra i pi¨´ amati e anche fra i pi¨´ discussi, non per il talento, caso mai per il carattere spigoloso, da ¡°fumino¡±, pur se temperato dalla verve ironica ereditata da suo padre, il Sor Pietro deceduto l¡¯anno scorso, settantasettenne.
il suo album
¡ª ?Tante le giornate di gloria del ¡°Corsaro¡±. Come non ricordare quel 26 settembre 2010 quando a Imola, con una gara d¡¯anticipo, Biaggi conquistava il (suo primo) titolo di campione del mondo della Superbike , primo pilota italiano ad aggiudicarsi il massimo alloro delle derivate di serie, il primo titolo iridato SBK anche per l¡¯Aprilia? Prima di Biaggi, solo un altro pilota proveniente dal Motomondiale di velocit¨¤ (il ¡°cavallo pazzo¡± yankee John Kocinski classe 250, 1990) era riuscito nell¡¯impresa di aggiudicarsi il titolo iridato nei due massimi campionati del motociclismo. Biaggi e l¡¯Aprilia (il main sponsor Alitalia) avevano vinto una sfida su cui pochi all¡¯inizio avrebbero scommesso un euro bucato. Perch¨¦? Perch¨¦ si pensava a un pilota oramai ¡°spremuto¡±, a una Casa non pi¨´ in grado di sostenere l¡¯assalto di una concorrenza industriale da paura. Quel 26 settembre di dieci anni fa, sulla ¡°collina del batticuore¡± alla curva Rivazza di Imola, uno striscione sintetizzava la festa e l¡¯omaggio dovuto al campione per l¡¯impresa: ¡°Biaggi, orgoglio d¡¯Italia¡±.
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altri saluti
¡ª ?Quante altre volte, in passato, piloti anche di grido ma oramai a fine corsa, si erano ostinati a non voler attaccare il casco al chiodo finendo poi male e quante altre volte i forfait erano dovuti per causa maggiore, legati alle conseguenze, anche gravissime e persino mortali, di incidenti in pista? Basta scorrere l¡¯elenco, fin troppo lungo, dal 1949 ad oggi ¨C da Dario Ambrosini a Marco Simoncelli ¨C per averne triste conferma. Poi ci sono piloti che hanno lasciato le due ruote per... raddoppiare passando all¡¯automobilismo. Fra questi, oltre ai pionieri d¡¯anteguerra, i mitici Tazio Nuvolari e Achille Varzi, straordinari in entrambe le discipline, vanno ricordati fenomeni quali John Surtees (7 titoli mondiali, unico iridato anche nell¡¯automobilismo, in F 1 con la Ferrari), Mike Hailwood (9 titoli iridati), Giacomo Agostini (il super titolato con 15 titoli). L¡¯addio alle moto di questi tre fuoriclasse citati si ¨¨ svolto in modo diverso: John (a 26 anni!) lasci¨° a fine 1960 con in tasca gli ultimi suoi due titoli iridati (MV Agusta 350 e 500) e, dopo un assaggio con la Lotus, fu ingaggiato dal grande Enzo Ferrari. Anche Mike, 27enne, lasc¨° a fine 1967 con gli ultimi due titoli iridati (Honda 250 e 350), anche se ¨C dopo alterne fortune in auto ¨C ritorn¨° in moto con gli acuti del TT (Ducati), di Monza e Villa Fastiggi (Benelli). Ago chiuse 35enne a fine 1977, dopo una travagliata e deludente stagione con la MV oramai in disarmo (Team Api-Marlboro) optando per le auto: nel 1978 Formula 2 con la Chevron B42 Bmw e poi in Formula 1 Aurora con la Williams FW06, tre stagioni avare di risultati.
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come max
¡ª ?Solo un pilota, in questa scelta dell¡¯addio alle corse ¡°da vincente¡±, pu¨° essere paragonato a Biaggi: Carlo Ubbiali, 9 titoli mondiali. Il bergamasco (classe 1929 deceduto il 2 giugno 2020), pupillo del Conte Domenico Agusta, definito nel 1959 dalla stampa inglese il ¡°miglior pilota del mondo¡±, domin¨° la scena internazionale delle piccole e medie cilindrate per dieci anni, dal 1950 al 1960, in sella prima alla Mondial poi alla MV Agusta. A fine stagione 1960, inaspettatamente, vinti gli ultimi due titoli iridati 125 e 250, a soli 31 anni ¨C quindi ben dieci anni meno di Biaggi ¨C integro fisicamente e al culmine della sua carriera, annunci¨° il proprio ritiro. Arriv¨° un grande come Tarquinio Provini, ma bisogner¨¤ attendere Agostini per riportare in Italia titoli iridati a iosa, finalmente anche nelle due cilindrate maggiori delle 350 e 500.
max oggi
¡ª ?Il grande amore non si scorda mai e Max Biaggi ¨¨ sempre rimasto nel suo ambiente: nel 2013 opinionista tv arguto del WSBK e nel 2015 tester di gran livello per il Team Aprilia Racing nonch¨¦ di nuovo pro tempore nel mondiale SBK dove in Malesia conquista il suo ultimo podio. Dal 2016 il salto di qualit¨¤ con l¡¯avventura della sua squadra corse, ¡°Sterilgarda Max Racing Team¡± che da questa stagione ¨¨ il Factory Team di Husqvarna nel mondiale Moto3 con Romano Fenati e Alonso Lopez. Non solo: la sirena ammaliante delle sfide in pista aveva riportato Biaggi nelle vesti di ¡°corridore¡±, con le ¡°Supermoto¡±. Una esperienza conclusa con il grave incidente dell¡¯11 giugno 2017 sulla pista del Sagittario di Latina: schiantatosi nelle prove degli Internazionali di Supermoto classe Onroad il Corsaro veniva trasportato con l¡¯elisoccorso in codice rosso (trauma cranico e alla spina dorsale) al San Camillo di Roma. La forte fibra del Corsaro e la benevolenza della Dea bendata hanno evitato il peggio. Oggi Biaggi corre a oltre 400 Km/h mietendo record. Il Corsaro non corre contro il tempo: corre per fermarlo.
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