Tre vincitori differenti in altrettante gare, con nove piloti diversi sui tre gradini del podio nei? primi GP di una stagione 2022 ricca di incertezza: un avvio cos¨¬ 'pazzo' non si viveva da 70 anni
Tre gare, tre vincitori diversi. Ma anche tre Case diverse a festeggiare sul gradino pi¨´ alto e, soprattutto, nove piloti diversi su nove posti a disposizione sul podio, come nella storia del Motomondiale era successo solo due volte, agli albori del campionato e quando spesso e volentieri ai vari GP c'era una presenza molto saltuaria di partecipanti: accadde solo nel 1951 dopo i GP di Spagna (Umberto Masetti, Tommy Wood, Arcisio Artesiani), Svizzera (Fergus Anderson, Reginald Armstrong, Enrico Lorenzetti) e Tourist Trophy (Geoff Duke, William Doran, Cromie McCandless) e nel 1952, ancora in Svizzera (Jack Brett, Doran, Carlo Bandirola), Tourist Trophy (Armstrong, Leslie Graham, Ray Amm) e Olanda (Masetti, Duke e Ken Kavanagh). Bastano questi pochi dati per capire come la stagione della MotoGP scattata esattamente un mese fa in Qatar sia all'insegna della regolarit¨¤ pi¨´ estrema, con anche tutte le sei Case partecipanti capaci di conquistare almeno un podio (chi ne ha fatti di pi¨´ ¨¨ la Ducati, 3, uno in ciascuna gara).?
concessioni ok
¡ª ?A dimostrazione della grande competitivit¨¤ raggiunta a livello tecnico, grazie anche al sistema delle concessioni introdotto pochi anni fa dalla Dorna, per permettere a tutte le Case in ritardo progettuale (e quindi di risultati), di provare a recuperare il gap dai rivali attraverso un maggior numero di test, uno sviluppo pi¨´ libero e un maggior numero di motori da impiegare nel corso della stagione. Tranne Honda e Yamaha, ci sono passate la Ducati, la Suzuki, la KTM, mentre adesso a beneficiarne resta la sola Aprilia, che per¨° tra il terzo posto di Aleix Espargaro a Silverstone (1 punto) e la vittoria dello stesso catalano domenica a Termas de Rio Hondo (3 punti), ¨¨ a sua volta vicinissima a perderle a sua volta: mancano solo due punti - un secondo posto o due terzi - per allinearsi agli avversari. E vista la qualit¨¤ mostrata dalla RS-GP in questa prima parte di stagione tra test e gare (in Qatar, Espargaro ¨¨ arrivato 4 a 2" dal vincitore Enea Bastianini) non ¨¨ per nulla infondato ipotizzarne la perdita a breve.?
classifica corta
¡ª ?Magari non subito a Austin questo fine settimana, che sulla carta resta una delle piste pi¨´ problematiche per Noale e per Espargaro (che lo scorso anno visse un weekend da incubo con ben cinque cadute), ma quella era anche un'altra moto, con gli ingeneri di Noale molto curiosi di vedere cosa accadr¨¤. Di certo, i 45 punti con i quali Aleix si presenta al Circuit of the Americas da leader della classifica generale, rappresentano il punteggio pi¨´ basso da quando ¨¨ stata introdotta la categoria MotoGP (ma anche dell'ultimo ventennio), avvicinabile solo ai 46 punti che nel 2019 videro Andrea Dovizioso lasciare proprio Austin in testa al campionato, complice la scivolata di Marc Marquez. Continuando di questo passo, rischiamo di vedere un bis del 2020, la stagione del Mondiale senza un padrone, alla fine vinto da Joan Mir su Franco Morbidelli, con l'infortunio di Marquez durante il GP di Jerez che di fatto tolse di circolazione per due stagioni il grande dominatore dell'ultima decade. E con nessuno pronto a prenderne il posto. Tanto che, quando Marc ritorner¨¤, diventa difficile non immaginarlo comunque tra i candidati al titolo.?
quanti delusi
¡ª ?Se l'antipasto del 2022 ci ha regalato due prime volte bellissime - Enea col debuttante team Gresini, Aleix e l'Aprilia - ¨¨ altrettanto vero che le delusioni sono parecchie, con tanti big che per un motivo o per l'altro hanno mancato le attese. Su tutti, Francesco Bagnaia e la Ducati ufficiale, grandissimi favoriti della vigilia, con Pecco che dopo avere steccato i primi due GP si ¨¨ rifatto parzialmente in Argentina, pur penalizzato da una qualifica da dimenticare. Cos¨¬ come ha raccolto briciole il suo compagno Jack Miller, o cambiando sponda e fermandosi in area Yamaha, un sempre pi¨´ nervoso Fabio Quartararo, che pu¨° dirsi soddisfatto solo della gara bagnata in Indonesia, per non parlare di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso, bersagliati da problemi tecnici. Ma anche in casa Honda, orfana di Marquez, dopo un buon avvio in Qatar anche Pol Espargaro ha raccolto soprattutto delusioni, dimostrandosi pure un cattivo profeta: "Di tutte le sei Case, solo l'Aprilia non lotter¨¤ per il Mondiale" aveva detto alla vigilia di Termas. Suo fratello Aleix non ha perso troppo tempo per zittirlo.
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