La confessione
Marquez ammette: "Tornare a Jerez fu un errore"
Per la prima volta dopo l¡¯incidente dello scorso 19 luglio a Jerez, quando cadendo malamente mentre lottava per il podio dopo una grande rimonta, si frattur¨° l¡¯omero del braccio destro, Marc Marquez ammette l¡¯errore di un ritorno folle, in pista a sei giorni dalla caduta e a quattro dall¡¯operazione, errore che gli ha causato non solo la perdita dell¡¯intero Mondiale 2020 ma, dopo la terza operazione alla quale ¨¨ stato sottoposto due giorni fa all¡¯Hospital Ruber International di Madrid, anche la prima parte della prossima stagione.
Tornato troppo presto
¡ª ?¡°Tornare a Jerez ¨¨ stato un errore¡± ammette Marc in un¡¯intervista con il canale spagnolo di Dazn, registrata prima del terzo intervento, nella quale l¡¯otto volte campione del mondo della Honda parla per la prima volta senza nessuna reticenza di tutto quello che ¨¨ accaduto in quei giorni convulsi di luglio. Prendendosi s¨¬ la colpa di avere accelerato il rientro, ma soprattutto scaricando la responsabilit¨¤ della sua decisione sui dottori che, dopo l¡¯operazione alla clinica Dexeus di Barcellona del 21 luglio, gli avevano garantito di poter tornare in sella: il dottor Xavier Mir che lo aveva operato per poi rioperarlo il 3 agosto dopo la rottura della placca, e il dottor Angel Charte, che in qualit¨¤ di capo del servizio medico della Dorna non si ¨¨ a sua volta opposto a un rientro che per tutti era estremamente azzardato. ¡°Quest¡¯anno mi ha insegnato molte cose ¡ª racconta Marc ¡ª. La prima, che il tentativo di tornare dopo l¡¯infortunio ¨¨ stato precipitoso. Mi sono rotto la placca in casa, aprendo una porta scorrevole per uscire in giardino, per¨° la placca non si ¨¨ rotta in quel momento, ma ¨¨ stata la conseguenzadi tutto lo stress che ha sub¨¬to a Jerez. Provare a tornare a Jerez ¨¨ stato un errore¡±.
Mi fidavo dei medici
¡ª ?Marquez era convinto che risalire sulla sua Honda dopo soli 4 giorni non sarebbe stato un azzardo pericoloso. ¡°Sono andato a Jerez con la tranquillit¨¤ che la placca avrebbe retto perch¨¦ mi avevano detto cos¨¬. Sono coraggioso ma non un incosciente. Se mi avessero detto che la placca si poteva rompere, non sarei salito su una moto che va a 300 km/h¡± spiega. Parole che potrebbero anche fare preludere a una possibile futura causa civile contro i dottori.
Torner¨° solo al 100%
¡ª ?Nell¡¯intervista, Marquez sognava ancora di tornare in pista in tempo per i test invernali e poi la prima gara del Mondiale del 28 marzo in Qatar. Ma la terza operazione, nella quale oltre a una nuova placca ¨¨ stato inserito anche un osso prelevato dalla cresta iliaca per favorire il processo di callo osseo dell¡¯omero che era andato in pseudoartrosi, lo costringer¨¤ a rivedere i piani: fuori circa sei mesi, tra tre mesi di immobilit¨¤ dell¡¯arto e altrettanti di recupero una volta che l¡¯osso si sar¨¤ finalmente consolidato. ¡°Quando torner¨° dovr¨° essere al 100% e il mio corpo dovr¨¤ essere pronto ad affrontare gli stessi rischi di sempre, perch¨¦ questo ¨¨ il mio Dna, quello che mi ha portato dove sono e a ottenere quello che ho ottenuto. Oggi peso 61 chili, mentre normalmente ne peso 65, ho perso tutto il muscolo¡± conclude Marquez. La strada ¨¨ lunga, insomma, ma la speranza ¨¨ che dopo l¡¯Odissea di questa stagione, per Marc finalmente le cose comincino a tornare in discesa.
? RIPRODUZIONE RISERVATA