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MotoGP Aprilia, impresa alla Biaggi: la telefonata di Colaninno a Espargaro
Il detto ¡°Una rondine non fa primavera¡± sicuramente non vale per l¡¯Aprilia che dopo la sua prima vittoria in MotoGP, con Aleix Espargaro in Argentina, ha le carte in regola per fare il bis in qualche altro round iridato e restare fra i protagonisti di un mondiale molto combattuto e avvincente. Ovviamente niente ¨¨ scontato: la RS-GP non sar¨¤ oggi in assoluto la moto da battere, ma indubbiamente ¨¨ una nuova protagonista con cui tutte le avversarie devono misurarsi: ¨¨ quella che ¨¨ pi¨´ cresciuta nelle ultime due stagioni, forte su ogni circuito, gran motore e ottimo telaio, equilibrata, in grado di sfruttare al massimo le gomme nelle diverse condizioni.?Ma la forza principale dell'Aprilia sta nella squadra, capace di tener duro e rimanere unita anche nelle lunghe fasi di difficolt¨¤, supportata dalla Casa madre, la Piaggio, i cui vertici, magari senza esternazioni, hanno sempre creduto nel progetto MotoGP. Adesso serve non illudersi e rimanere concentrati per dare continuit¨¤, non subire eventuali ricadute negative perdendo le ¡°concessioni¡± con i relativi benefit tecnici.?
la storia, da beggio a...
¡ª ?Parlare di Aprilia, Casa fondata subito dopo la fine della seconda guerra mondiale da Alberto Beggio e poi dal 1968 guidata dal compianto Ivano Beggio, significa parlare di orgoglio tricolore, sintesi della competenza e della creativit¨¤ del Made in Italy. Si tratta di un pezzo importante del motociclismo tricolore e internazionale, come dimostra l¡¯albo d¡¯oro dopo 48 anni di competizioni: 56 titoli mondiali conquistati nei vari campionati, con 294 GP iridati vinti, 52 vittorie e 172 podi nel mondiale SBK, oltre a 8 vittorie nella Superstock 1000 FIM Cup. Aprilia inizia la sua avventura nelle grandi corse nel 1974, nel mondiale di motocross, proseguendo nel 1985 mondiale trial, quando inizia l¡¯avventura nel motomondiale 250 con Loris Reggiani. Nel 1992 Aprilia inanella vittorie in gare e campionati, iniziando dalla classe 125 con Alessandro Gramigni seguito da Kazuto Sakata (1994-1998), Valentino Rossi (1997), Roberto Locatelli (2000), Arnaud Vincent (2002), Alvaro Bautista (2006), Gabor Talmacsi (2007), Julian Simon (2009), Nicolas Terol (2011). E nel mondiale 250 con il tris di Max Biaggi (1994, 1995, 1996), Loris Capirossi (1998), Valentino Rossi (1999), Marco Melandri (2002), Manuel Poggiali (2003), Jorge Lorenzo (2006, 2007). Nel 1994 l¡¯esordio nella 500 e poi in MotoGP, fino al momentaneo ritiro nel 2004, con il gran rientro nella classe regina nel 2015 in partnership con il Team di Fausto Gresini e i piloti Alvaro Bautista e Marco Melandri, poi sostituito da Stefan Bradl. Nel 2017 arriva, insieme a Sam Lowes, Aleix Espargaro, poi affiancato nel 2018 da Scott Redding e nel 2019 da Andrea Iannone. Nel 2022 ecco a sorpresa, dalla Yamaha, Maveric Vinales dopo che nel 2021 a Silverstone Aleix Espargaro, terzo, regala all¡¯Aprilia il primo podio nel mondiale MotoGP.?
un'impresa, come con biaggi
¡ª ?Quest¡¯anno, terminata la collaborazione con il Team Gresini, le nuove RS-GP 4 cilindri sono gestite dal team ufficiale Aprilia che nel GP d¡¯Argentina festeggia, con Aleix Espargaro, pole position e primo posto in gara: prima vittoria nella classe regina, sia per il pilota spagnolo, sia per la casa italiana. Un trionfo che segna la storia del motociclismo e che rende ancor pi¨´ onore al suo passato, in primis a quel primo centro in 250 di Loris Reggiani nel GP di San Marino a Misano del 1987, trentacinque anni fa, e a quel primo mondiale vinto nella 125 trent¡¯anni fa con Gramigni. Una magia, quella del 3 aprile 2022 con Aleix Espargaro, che obbliga l¡¯Aprilia a stare con i piedi per terra, ma lascia ai tifosi della Casa italiana libert¨¤ di fantasia e sognare senza limiti, fino al massimo degli obiettivi. L¡¯impresa in Argentina di Aleix Espargaro riporta a un¡¯altra impresa dell¡¯Aprilia, quella di 12 anni fa con Max Biaggi, quando nel 2010 nel round di Imola, dopo la doppietta di Monza, conquist¨° con il Corsaro il titolo di campione del mondo della Superbike. Dopo 22 anni di Superbike Biaggi era il primo pilota italiano ad aggiudicarsi il massimo alloro nelle derivate di serie, primo titolo iridato SBK anche per l¡¯Aprilia. Quella di Biaggi e dell¡¯Aprilia ¨¨ stata un'impresa che ha segnato in positivo la storia del grande motociclismo, che ha fatto bene allo sport e al Paese.?
la telefonata di colaninno
¡ª ?L¡¯Aprilia con Biaggi vinse una sfida che i pi¨´ ritenevano velleitaria, considerando il pilota romano oramai ¡°finito¡± e la Casa di Noale inadeguata a un tale scontro, come un vaso di coccio in mezzo a vasi d¡¯acciaio di fronte alle grandi Case ufficialmente schierate quali Bmw, Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Ducati. Non ¨¨ stato cos¨¬, in un contesto diverso, anche in MotoGP, fino al trionfo del 3 aprile a Termas de Rio Hondo? Come non ricordare quel rientro dell¡¯Aprilia in MotoGP nel 2015 che nei primi test ufficiali faceva segnare con Alvaro Bautista tempi mediocri (oltre il 15¡ã tempo) e con Marco Melandri subiva un gap di oltre 4 secondi da Marquez mettendo in dubbio che la Casa di Noale fosse in grado di sostenere un progetto strategico per partecipare al mondiale della classe regina almeno dignitosamente e non come ¡°maglia nera¡±? Cos¨¬, finalmente abbandonata la logica del bicchiere mezzo pieno e vista la situazione senza schermi o lenti deformanti, si ¨¨ impressa quella svolta, non solo tecnica e organizzativa, ma concettuale, che pone Aprilia quanto meno alla pari con le Case avversarie. Di tutto questo, e non ¨¨ davvero poco, va dato atto ad Aleix Espargaro, Romano Albesiano, Massimo Rivola e a tutto il reparto corse dove finalmente ogni ingranaggio ¨¨ al suo posto facendo girare al meglio tutta la macchina. Ci¨° ¨¨ stato possibile grazie ai vertici Piaggio che hanno saputo mandar gi¨´ rospi senza chiudere bottega e anzi rilanciando. In questo senso assume particolare valore, al di l¨¤ di ogni formalit¨¤, la telefonata di Roberto Colaninno ad Aleix Espargaro, a caldo, subito dopo la corsa trionfale di Termas de Rio Hondo. Un messaggio, quello del presidente Piaggio, che parla da solo.
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