La rossa ha un ottimo progetto moto, vola con il team Pramac ma fatica con i piloti ufficiali, mentre Vale ¨¨ in difficolt¨¤ ad adattare la sua guida alla gestione elettronica del posteriore della sua M1
Fra i tanti motivi di interesse emersi dal GP Doha meritano particolare attenzione la ¡°questione Ducati¡± e la ¡°questione Rossi¡±. Ogni corsa fa gara a s¨¦, ma dopo due GP particolari quali quelli di apertura del mondiale 2021 in Qatar si pu¨° parlare di una prima tendenza che potrebbe indicare la strada del prossimo futuro. Oltre alla conferma di Quartararo e Vi?ales, infatti, irrompono prepotentemente sulla scena altri protagonisti fra cui non pochi giovani leoni, addirittura alcuni rookie.
L'altalena Ducati
¡ª ?Partiamo dalla Ducati: gran protagonista con il team Pramac (2¡ã Johann Zarco e anche leader del mondiale; 3¡ã Jorge Martin dopo una fantastica pole) magistralmente gestito da Francesco Guidotti, e meno brillante con il team ufficiale che ha piazzato Francesco Bagnaia 6¡ã e Jack Miller addirittura 9¡ã. Losail ¨¨ un circuito particolare e storicamente amico delle rosse, come dimostrano i risultati eccellenti del recente passato con Dovizioso, per di pi¨´ con in pista il marziano Marc Marquez, ma adesso, pur senza l¡¯otto volte campione del mondo, assente per i noti guai dopo l¡¯incidente a Jerez 2020, la Ducati non vince pi¨´: ¨¨ andata a podio grazie ai piloti del Team Pramac, ma gli ufficiali sono in difficolt¨¤. Detto con chiarezza, c¡¯¨¨ forse poco da godere e applaudire da parte del box della rossa per i risultati del team satellite, che gode di ben altri investimenti, strutture e staff, mentre la squadra ufficiale punta a vincere il titolo mondiale con i suoi piloti. Che succede in Ducati? O meglio, perch¨¦ succede quel che succede? A Borgo Panigale hanno toppato sulla scelta dei piloti e sulla loro gestione operativa oppure c¡¯¨¨ un errore strategico di un progetto che punta sulla potenza del motore e sull¡¯esasperazione aerodinamica senza pensare all¡¯equilibrio generale? No, il progetto moto ¨¨ ok, anzi ottimo. Il nodo sta, caso mai, nella gestione globale strategica e operativa del team ufficiale.
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Questione Morbidelli
¡ª ?Altro discorso ¨¨ quello che riguarda la ¡°questione Rossi¡±. Al netto del can-can via social delle tifoserie ¡ª ad esempio relativo al fatto che il team ufficiale Yamaha oggi funziona perch¨¦ non c¡¯¨¨ pi¨´ Rossi e che il team Petronas, all¡¯opposto, non funziona pi¨´ proprio perch¨¦ ¨¨ arrivato Rossi ¨C ¨¨ evidente che c¡¯¨¨ un problema tecnico di non poco conto e che ¨¨ differente per Valentino e per Morbidelli. L¡¯allievo, vice iridato 2020 dopo una stagione straordinaria, non pu¨° aver perso d¡¯acchito lo smalto: al di l¨¤ dei limiti strutturali Yamaha, Morbidelli si ¨¨ trovato da subito in panne.
Questione Rossi
¡ª ?E Rossi? Il Dottore continua a lamentarsi della mancanza di grip e dei problemi di guida innescati dalla gomma posteriore. Da l¨¬ le prestazioni da dimenticare in prova e qualifica e i risultati che mettono in discussione addirittura se ¨¨ un bene che il 9 volte iridato prosegua cos¨¬ con il rischio di offuscare una carriera tanto prestigiosa. Dove sta il problema? Sicuramente ¨¨ una questione di guida: in una MotoGP in forte evoluzione tecnica, sia sul piano dell¡¯elettronica, sia su quello dell¡¯aerodinamica Valentino ci mette del suo a cambiare modo e stile, ma i risultati non vengono. Pare proprio che lui si avviti attorno ai problemi non sapendo pi¨´ che strada scegliere: l'asso pesarese non ha feeling con la sua M1 perch¨¦ non si ¨¨ adattato a portare al limite questa moto con queste appendici alari. In precedenza, da 2-3 stagioni, Valentino aveva fatto un buon lavoro affidandosi completamente a tutta la gestione elettronica dell¡¯anti-spin (anti pattinamento) e del drive-by wire. Con lo sviluppo dell¡¯aerodinamica e con l¡¯uso delle ali anteriori che caricano l¡¯anteriore della moto in curva e in accelerazione i piloti sono tornati a gestire la coppia e la potenza pi¨´ con l¡¯acceleratore che con gli ausili elettronici, i quali ¨C e questo ¨¨ il caso di Rossi ¨C fanno pattinare eccessivamente la ruota posteriore che cos¨¬ si surriscalda perdendo aderenza. Da qui il continuo ¡°lamento¡± di Rossi sulla gomma che scivola. C¡¯¨¨, appunto, un problema legato al tipo di guida, come dimostra il fatto che altri piloti quel problema lo hanno pi¨´ o meno risolto. Valentino non riesce a far scorrere la sua moto senza far intervenire troppo il meccanismo dell¡¯antipattinamento invece che gestirlo maggiormente con l¡¯acceleratore. Non ¨¨ un problema facile da risolvere perch¨¦ riguarda la guida del corridore, il suo stile e il suo modo di gestire potenza in relazione alla stabilit¨¤ del mezzo. Oggi l'inconveniente che ha Rossi nel team Petronas ¨¨ di fatto lo stesso che aveva nel team Yamaha ufficiale nel 2020 e anche prima e se il pilota non riesce ad adeguare il suo stile di guida all¡¯evoluzione continua della moto rischia di portare fuori strada la messa a punto e lo sviluppo. Non ¨¨ facile per nessuno, ma lo ¨¨ ancor pi¨´ per un corridore in pista da oramai un quarto di secolo. Rossi per¨° ci prova, e per questo va apprezzato. Si vedr¨¤ presto se sapr¨¤ trovare il bandolo di una matassa complicata uscendo da una fase di lunga difficolt¨¤ oppure se ¨¨ davvero giunta l¡¯ora dell¡¯addio alle armi.
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