Il 15 volte iridato sull'incidente in Spagna: "Immagini paurose che hanno scosso, Pecco per¨° non ci penser¨¤ pi¨´. Il rischio c'¨¨ sempre ma sulla sicurezza si pu¨° lavorare, al via i piloti devono essere pi¨´ distanziati. E poi le potenze vanno ridotte, togliendo le ali: vogliamo moto, non aerei"
"Sei talmente innamorato dello sport che fai, che sai bene che pu¨° succedere. Non siamo cos¨¬ incoscienti. Ma si pu¨° morire anche se vai in macchina o in bicicletta. ? dunque inutile che ci sorprendiamo se risalgono in sella dopo un incidente o una caduta come quella di Pecco Bagnaia. L'importante ¨¨ migliorare e modificare la sicurezza anche se al 100% non l'avremo mai". Cos¨¬ Giacomo Agostini all'agenzia LaPresse sull'incidente di ieri nel GP di Catalogna alla prima curva e alla paurosa caduta di Bagnaia. "Sappiamo che c'¨¨ questo pericolo, ma come in tutte le cose si dice `a me non succeder¨¤?. Altrimenti nessuno andrebbe pi¨´ in aeroporto quando cade un aereo con 300 persone a bordo. Sai comunque che facendo questo sport l'incidente grave pu¨° succedere". "Come vivr¨¤ questi giorni Bagnaia prima di tornare in sella? Non ci pensa, ¨¨ andato tutto bene fortunatamente, non si ¨¨ fatto niente. Certo, in tv ha fatto molta paura, ha ricordato l'incidente di Simoncelli e questo ci ha scottati un po' tutti. Qualcuno da lass¨´ ha guardato e lo ha protetto. Ma ¨¨ una paura che si dimentica".
file distanziate
¡ª ?Poi Agostini ha accennato a come si potrebbe intervenire sulla sicurezza: "Si pu¨° fare qualcosa - ha detto il 15 volte iridato - la settimana scorsa in Austria con il capo della Dorna, Ezpeleta, ho parlato di questo fattore della partenza. Una volta si partiva a spinta e si arrivava alla prima curva un po' staccati l'uno dall'altro. Ora i piloti arrivano tutti insieme e tutti vogliono frenare il pi¨´ tardi possibile. Non possiamo certo pretendere che qualcuno faccia passare l'altro, c'¨¨ la competizione. Ho suggerito allora, visto che partono tutti vicini e con il motore acceso, di staccare le file della griglia di partenza, cos¨¬ non si arriva in 20 alla prima curva.?? molto semplice, l'incidente potr¨¤ succedere lo stesso, ma la percentuale si ridurrebbe se si arriverebbe alla staccata un po' pi¨´ staccati l'uno dall'altro. Le qualifiche servono per questo. Spero che la federazione internazionale e la Dorna valutino questi aspetti".?
motori e ali
¡ª ?Un altro elemento di sicurezza su cui lavorare, spiega Agostini, ¨¨ la potenza delle moto: "Il nostro sport ¨¨ spettacolo - ha detto - non c'¨¨ bisogno di correre con mezzi da 300 cavalli, cos¨¬ si mettono in crisi, moto, telaio, catena, freni e gomme. Quando freni a 300 km orari, fermi una compatta massa di ferro e quando cadi parte come una pallottola e questo ¨¨ un grande pericolo. Ricordiamo l'incidente del 2020 di Valentino Rossi in Austria. E non servono neanche le ali, io voglio la moto, non l'aeroplano. C'¨¨ troppa tecnologia, ce ne vuole ma non cos¨¬ tanta. I meccanici dicono che se non ci sono le centraline i piloti non riescono a guidare le moto. Voglio dare al pilota pi¨´ merito per la vittoria. Questa tecnologia ¨¨ esagerata. Devono rivedere tante cose. Queste non sono solo idee mie. Il pubblico vuole vedere cose che non tutti fanno. Ora possono vincere tutti, voglio che conti la bravura del pilota".
Gazzetta dello Sport
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