A Buriram Pecco con il terzo posto si ¨¨ portato a 2 punti da Quartararo dopo una gara insidiosa in cui il ducatista Zarco, nel finale, gli ha coperto le spalle, evitando un attacco che poteva essere rischioso
Lo squalo portoghese Miguel Oliveira sulla Ktm anfibia non perdona: due gare sul bagnato e due vittorie. Gi¨´ il cappello! Ma la temuta pioggia del Chang Circuit, a differenza di quel che era accaduto in Giappone e Indonesia, ¨¨ stata una mano santa per Pecco Bagnaia che con il suo terzo posto recupera 18 punti su Fabio Quartararo portandosi a -2 dalla vetta a tre gare dalla fine. La MotoGP esce dal GP della Thailandia con una classifica molto corta: cinque piloti nel fazzoletto di 40 punti (Quartararo 219, Bagnaia 217, Aleix Espargaro 199, Enea Bastianini 180, Jack Miller 179), con i primi tre in 20 punti e i primi due staccati di 2. Bagnaia, con un bronzo che vale oro, dietro a Miller e davanti a Johann Zarco e a Marc Marquez, adesso ¨¨ davvero in scia a Quartararo, affondato nell¡¯acqua di Buriran al 17¡ã posto.?
zarco, i tempi e la prudenza
¡ª ?Stavolta, la questione bollente del gioco di squadra Ducati non riguarda Enea Bastianini, sesto a 13.257 da Oliveira, bens¨¬ Johan Zarco, protagonista di una grande rimonta: ottavo fino al 7¡ã giro, poi sesto dal 9¡ã al 14¡ã giro, quinto dal 15¡ã al 20¡ã e quarto negli ultimi due giri. Nel finale, Zarco ha passato in tromba non uno qualsiasi, ma un arrembante Marc Marquez che stava insidiando il terzo posto di Bagnaia. Non solo: il passo del pilota francese del Team Pramac era tale da considerare fattibile anche il sorpasso di Bagnaia. Cos¨¬ non ¨¨ stato. Perch¨¦? Per non prendere eccessivi rischi o per non portar via punti preziosi a Bagnaia, 'capitano' delle Rosse? La risposta potrebbe venire, oltre che dalle parole del francese a fine gara, anche dall¡¯analisi delle velocit¨¤ di punta e dei sul giro. Zarco vola a 300 km/h al 23¡ã giro, scendendo a 296,7 al 24¡ã giro e a 282,7 al 25¡ã e ultimo passaggio. L¡¯opposto di quel che fanno altri piloti, a cominciare dal trionfatore Oliveira: gli ultimi due giri sono proprio i pi¨´ veloci: 300,8 km/h il penultimo e 307,6 l¡¯ultimo. Idem Bagnaia (ultimo giro ¡°lento¡± a 305,9 rispetto a 309,4 del penultimo giro e 310,3 del 21¡ã) e anche Marquez: gli ultimi due giri sono gli unici suoi due giri sopra i 300 km/h (301,6 al 24¡ã giro e 300 al 25¡ã). Veniamo ai tempi sul giro. Zarco fa il suo miglior tempo al 19¡ã giro, a sette giri dal termine: 1¡¯38.941 (giro veloce della corsa). Un tempo che distacca di molto i giri veloci fatti dagli avversari: +0.507 rispetto al giro pi¨´ veloce di Marquez; +0.535 su Marini; +0.596 su Oliveira; +0.625 su Bagnaia; +0.791 su Miller su su fino al +1.696 di Quartararo. Non solo. Dal 20¡ã al 23¡ã giro Zarco gira sull¡¯1 e 39 (20¡ã giro: 1¡¯39.271; 21¡ã giro: 1¡¯39.941; 22¡ã giro: 1¡¯39.896; 23¡ã giro: 1¡¯39.871). Quindi al 24¡ã e 25¡ã giro sale sull¡¯1 e 40: 1¡¯40.272 al penultimo giro e 1¡¯40.042 all¡¯ultimo giro. Ulteriormente tradotto e semplificato: al 21¡ã giro Zarco supera Marquez portandosi a meno di mezzo secondo da Bagnaia e a meno di due decimi al 23¡ã giro. Dal 24¡ã giro fino al traguardo il gap di Zarco torna a salire.?
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zarco spiega
¡ª ?Nel dopo corsa il francese del Team Pramac d¨¤ la sua versione: ¡°Perch¨¦ non ci ho provato? Se mi fossi trovato prima alle spalle di Pecco, con la velocit¨¤ che avevo potevo provare ad andare a prendere Oliveira, ma in quelle condizioni sarebbe stato troppo rischioso e ho preferito stargli dietro. Per passarlo avrei dovuto prendere dei rischi, passando su una linea meno asciutta: con Marc l'ho fatto, con Pecco non me la sentivo.?? da Misano che la Ducati ci dice che ¨¨ meglio non togliere punti a Bagnaia: non vuole certo negare la vittoria ai piloti, ma se si tratta di altre posizioni, qualora riuscissimo a non ostacolare e portargli via punti sarebbe bello". Atteggiamento antisportivo? Semplicemente gioco di squadra, o in altre parole: buonsenso.
fa parte del gioco
¡ª ?Se vale sempre il detto di Agatha Christie: "Un indizio ¨¨ un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova" quel che ¨¨ accaduto nel GP della Thailandia dimostra che, pur a zig-zag, c¡¯¨¨ una regia della Casa di Borgo Panigale per conquistare l¡¯agognato titolo mondiale piloti MotoGP, mai cos¨¬ vicino dopo l¡¯era Stoner. Si pu¨° discutere sul metodo, sul come la delicata questione viene gestita, ma si pu¨° davvero affermare che "cos¨¬ non si fa", che "cos¨¬ non si deve fare", quando cos¨¬ si ¨¨ sempre fatto da quando c¡¯¨¨ il motociclismo (e l¡¯automobilismo)? Le corse sono anche business e le grandi Case investono risorse per fare risultato: traguardo che contribuisce a far girare la macchina, creare occupazione, fare affari. In pista la sfortuna e la fortuna giocano sempre un ruolo importante, a volte decisivo. Visto l¡¯andamento del campionato, se davvero Bagnaia vincesse l¡¯agognato titolo, si pu¨° dire che non l¡¯abbia meritato? Ci¨° senza nulla togliere ai suoi principali avversari, per primo Quartararo, straordinario fuoriclasse che questo titolo lo meriterebbe alla pari di Pecco. Con tre gare da disputare tutto pu¨° ancora accadere. Le somme si tireranno dopo l¡¯ultimo round del 6 novembre a Valencia.
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