Il Ceo della Dorna e il mondiale: "Abbiamo stilato un buon protocollo dopo un dialogo costruttivo con le Case, dopo i primi due GP vedremo se il calendario avr¨¤ 12, 14 o 16 round"
In attesa di comunicare ufficialmente il calendario 2020 della MotoGP, cosa che dovrebbe avvenire la prossima settimana, il Ceo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, fa il punto della situazione del mondiale che dovrebbe partire con la doppia gara di Jerez del 19 e 26 luglio.
Dialogo costruttivo
¡ª ?"Abbiamo avuto molti proficui incontri con le Case, presentando loro il protocollo sanitario prima di sottoporlo agli spagnoli e alle altre autorit¨¤ - dice Ezpeleta -. Abbiamo concordato alcune cose, ci siamo confrontati e abbiamo anche approvato il numero di motori a seconda del numero di gare che avremo in questa stagione, numero concordato all'unanimit¨¤ da tutti. Queste erano le basi".
GP extraeuropei da decidere
¡ª ?Il passo successivo sar¨¤ l'ufficializzazone del calendario: "Speriamo di presentarlo la settimana prossima: se tutto va bene inizier¨¤ il 19 luglio a Jerez e l'ultima gara sar¨¤ a inizio novembre, con 12 o 13 round, ma le gare fuori dall'Europa vanno ancora decise - spiega Ezpeleta -. Ci sono alcuni GP extraeuropei non ancora cancellati, Thailandia, Malesia, Americhe e Argentina, e ci siamo dati la scadenza di fine luglio per dire a tutti se continueremo con loro o meno: dopo le prime due gare vedremo insomma se il calendario sar¨¤ di 12, 14 o al massimo 16 round".
Protocollo e persone
¡ª ?Infine, Ezpeleta chiarisce come sar¨¤ la vita del paddock e quali procedure dovranno essere rispettate per potervi accedere in sicurezza. "Abbiamo stabilito un protocollo definito, in collaborazione con i vari ministri dello sport, per capire cosa potremo fare in ciascun Paese. In linea di principio - spiega Ezpeleta -, qualsiasi pilota avr¨¤ un controllo medico prima e se il medico decide che deve sottoporsi a un test, lo far¨¤ prima di arrivare alla prima gara in Spagna. Poi, prima di entrare nel paddock ci sar¨¤ un altro test e poi un protocollo da seguire ogni giorno con tante cose: l'isolamento tra le squadre, i posti dove mangiare, gli spostamenti dall'hotel al circuito e viceversa. Ovviamente questa ¨¨ la situazione attuale: se tra oggi e luglio le cose dovessero migliorare, daremo pi¨´ flessibilit¨¤. Di base vogliamo isolare il paddock, senza creare nemmeno contatti tra chi lavora stabilmente nel circuito e la famiglia della MotoGP, che sar¨¤ di circa 1.300 persone". Con questi limiti per i team: 40 persone per i team ufficiali di MotoGP e 25 per quelli satellite, mentre ne sono consentite 12 per quelli di Moto2 e Moto3.
Gazzetta dello Sport
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