MotoGP, Guidotti: "Quanto ho spinto per avere Bagnaia, è nato con la camicia Ducati addosso"

Parla il team manager che, all'epoca della Ducati Pramac, lanciò Pecco in MotoGP: "In lui vedevo uno che andava forte, ma con la testa sulle spalle"

? tra chi ha creduto subito in Francesco Bagnaia. Anzi. "Io sono quello che ha spinto di più per farlo firmare prima ancora che iniziasse la stagione 2018 in Moto2. Rompevo le scatole, da Paolo Campinoti (team principal Pramac; n.d.r. ) a Gigi Dall'Igna (d.g. Ducati Corse; n.d.r. )" racconta Francesco Guidotti, fino a fine 2021 team manager della Pramac e oggi con lo stesso ruolo in KTM.?

Perché voleva Bagnaia?

"Perché in Pecco vedevo uno che andava molto forte ma con la testa sulle spalle, che è quello che serve oggi. Il "cavallo pazzo" funziona ancora, ha fascino, ma sulla distanza serve il pilota metodico, testardo, intelligente".?

La scommessa ha pagato.

"Dico sempre che Pecco è nato con la camicia Ducati addosso. Il suo obiettivo è sempre stato il team ufficiale, con noi è rimasto volentieri due anni, ma lo ha sempre considerato un passaggio a tempo determinato. Non come un Zarco che finisce la carriera o uno che ci prova. ? rimasto il tempo minimo indispensabile".?

L'inizio non è stato facile.?

"Che avesse una gran velocità lo si è visto subito. Ma è servito tempo perché trovasse costanza e ancor di più prima che vincesse. E infatti ha sprecato un paio di buone occasioni. Come a Misano nel 2020. Dobbiamo ancora capire perché è caduto".?

Si aspettava questo recupero?

"Non posso dire di essere sorpreso, viste le sue qualità. Credo che abbia pagato le difficoltà dei test invernali, quando, lo ha detto anche lui, la Ducati continuava a fargli provare cose nuove, come l'abbassatore anteriore. Ma una volta sistemate le tessere, ha fatto vedere quanto sa andare forte".?

Lei che lo conosce un po', come arriverà a Valencia?

"Sicuramente teso, finché non hai l'aritmetica non puoi non pensarci. Pecco poi è uno che ha anche bisogno della parolina giusta, il conforto. Come in Thailandia, quando prima della gara Jack (Miller; n.d.r. ) nel vederlo teso è andato a parlargli. Sicuramente sente la responsabilità di un team ufficiale, ma anche dell'impegno di tanti anni che si sta concretizzando. Certo, si trova in una posizione nettamente migliore di Quartararo, ma ora lui ha tutto da perdere e Fabio niente".?

E poi il prossimo anno avrà Bastianini come compagno.?

"Nessuno si aspettava questa stagione da Enea. Che con le sue vittorie ha fatto cambiare i piani di Ducati che aveva puntato su Martin per il 2023. E infatti Jorge ha continuato a fare sviluppi. Per questo non gli è andata giù quando hanno scelto Enea. Che il prossimo anno potrebbe vincere dieci gare, ma anche zero".?

Dovrà superare l'assenza di Alberto Giribuola, il suo ingegnere che lei gli ha portato via.?

"Io non ho portato via nessuno, sono loro (anche Cristhian Pupulin, ingegnere di Miller; n.d.r. ) che si sono offerti. Io li avrei cercati, vero, però mi hanno anticipato nel darmi la disponibilità. Ma questa di perdere uomini importanti, è una condizione che la Ducati di oggi può permettersi"