La bufera su Oncu non si placa. ¡°Se l¡¯aggressivit¨¤ prevale sulla correttezza si cresce senza regole¡±, spiega Luca. Loris: ¡°Sanzioni anche quando non ci sono piloti in scia¡±
Una domenica di terrore quella della Moto3, con un protagonista ¨C il turco Deniz ?nc¨¹ ¨C che dal momento dell¡¯incidente sul rettilineo tra curva 11 e curva 12 di Austin ¨¨ bersagliato dalle critiche da parte dei suoi colleghi e di tutto l¡¯ambiente. Inevitabile, dopo aver causato una pericolosissima carambola a velocit¨¤ elevata dalla quale, per fortuna, tutti ne sono usciti vivi.
Formazione sbagliata
¡ª ?Nel day after dello spaventoso incidente che ha visto coinvolti Alcoba, Migno e Acosta, abbiamo interpellato chi in quella categoria (anche se si chiamava 125) ci ha corso: Luca Cadalora e Loris Reggiani. ¡°? la conseguenza di quello che viene insegnato ai ragazzini quando iniziano con le minimoto ¨C attacca Cadalora ¨C se si insegna che l¡¯aggressivit¨¤ paga rispetto alla correttezza, si cresce senza regole. A quell¡¯et¨¤ si ¨¨ nel pieno dell¡¯agonismo e ci si sente immortali, ma tutto ha un limite. Siamo giunti a questa situazione perch¨¦ si ¨¨ lasciato correre un po¡¯ troppo in passato, quindi ci si sente liberi di fare un po¡¯ tutto. Ma non deve essere cos¨¬. In gare come queste la competitivit¨¤ ¨¨ la colonna portante, per¨° ci devono essere regole e devono essere rispettate. Manovre del genere non si possono tollerare ed ¨¨ meglio prevenire che curare: come? Con regole severe da rispettare sin da bambini, perch¨¦ un gesto antisportivo che va oltre il confronto deve essere punito¡±, afferma Cadalora. ? della stessa idea Reggiani: ¡°I piloti di oggi hanno una formazione sbagliata, che ¨¨ quella delle minimoto. Succedono le stesse cose che in Moto3, ma le minimoto sono piccole e pesano poco. Se i piloti si danno una carenata cadono da 30 cm a 30 km/h, magari ci si rompe qualcosa ma sono abituati a quel tipo di contatto, tanto che non ci fanno pi¨´ caso. Ai miei tempi avevamo paura di darci le carenate, un contatto si vedeva una volta ogni cinque gare perch¨¦ uno dei due sbagliava, non perch¨¦ lo andava a cercare. A vederlo in tv ¨¨ spettacolare, ma ¨¨ pericoloso, non sono pi¨´ minimoto. E quello che si impara a 6 anni non lo si dimentica pi¨´. Servono regole precise e sanzioni pesanti¡±.
Il comportamento in pista
¡ª ?Per Cadalora non ¨¨ una questione di giovent¨´ o inesperienza: ¡°Semplicemente in passato hanno permesso che potessero fare qualsiasi cosa cavandosela con poco. Di recente sono successe delle tragedie e si deve sempre arrivare a questo punto o comunque molto vicini per prendere delle decisioni. Scie e grupponi in 125 e Moto3 sono sempre esistiti, fanno parte di questo sport. Non possiamo azzerare i rischi nel motorsport, ma il comportamento in pista ¨¨ fondamentale. Anche negli anni Ottanta c¡¯erano piloti che si comportavano in modo non propriamente adeguato in pista, ma era meno sotto l¡¯occhio di tutti: ora con una copertura televisiva a 360 gradi, si hanno le immagini subito e da molteplici angolazioni, si pu¨° capire immediatamente il pericolo messo in atto dal tal pilota¡±. Per Reggiani ¡°questi incidenti si sono sempre visti e nessuno ha mai preso provvedimenti: ¨¨ molto difficile eliminarli perch¨¦ il pilota davanti si sente libero di togliere la scia a quello che sta dietro, specie nelle piccole cilindrate. Finch¨¦ ci si pu¨° permettere di cambiare traiettoria sul rettilineo succederanno questi incidenti: non puoi capire dove ha le ruote quello dietro¡±. Una soluzione difficile da applicare ma che garantirebbe maggior sicurezza in pista, Reggiani la intravede nella seguente ipotesi: ¡°Dal momento che il rettilineo ¨¨ dritto, si potrebbe applicare una regola che non si pu¨° cambiare direzione per evitare di far prendere la scia al pilota dietro, o perlomeno non fare spostamenti repentini. Ma mi rendo conto che poi pu¨° risultare difficile interpretare per la Direzione Gara quale sia il limite oltre il quale si pu¨° o non si pu¨° andare¡±.
Le sanzioni
¡ª ?¡°Di certo non ¨¨ facile quantificare la pena per ?nc¨¹ ¨C spiega Cadalora ¨C per¨° ¨¨ giusto fargli saltare due gare, per far capire a tutti che c¡¯¨¨ una reazione e una conseguenza a un atto non sportivo. Ritengo giusto che si prenda un provvedimento del genere. Forse si pu¨° pensare anche a provvedimenti economici per i team, che avrebbe la conseguenza di far rispettare le regole ai piloti da parte del team manager¡±. ¡°La mossa di ?nc¨¹ ¨C ribadisce Reggiani ¨C ¨¨ stata troppo pericolosa, anche se non ci fosse stato nessuno di fianco. Bisognerebbe cominciare a dare sanzioni anche quando non ci sono piloti in scia. E se i piloti vengono penalizzati di 5¡± ogni volta, potrebbero smettere di farlo. Non ho mai capito perch¨¦ non si sono presi provvedimenti pesanti, per¨° ¨¨ ora di farlo. Ormai in moto si muore solamente se ti viene addosso qualcuno, perch¨¦ se cadi sul rettilineo rimani in pista, non vai nella sabbia. Evitarlo, per quanto possibile, ¨¨ un aspetto cruciale¡±.
Penalit¨¤ e conseguenze
¡ª ?¡°La cosa che non mi sta bene ¨C conclude Reggiani ¨C ¨¨ che se non ci fosse stato nessuno dietro ?nc¨¹ nessuno si sarebbe sognato di dare una penalit¨¤, ce ne sono a bizzeffe di mosse di quel tipo in una gara di Moto3. E se qualcuno fosse morto gliene davano cinque anzich¨¦ due, ma non ¨¨ questo il modo di ragionare, perch¨¦ una mossa pericolosa ¨¨ una mossa pericolosa in quanto tale, non legata alle conseguenze. E non ¨¨ corretto che in base alla gravit¨¤ dei fatti vengano attribuite penalit¨¤ diverse: lo trovo stupido e cos¨¬ facendo non previeni mai. Bisogna mettere per iscritto nel regolamento cosa si pu¨° e cosa non si pu¨° fare e poi applicare le regole, non decidere dopo in base a cosa ¨¨ successo¡±.
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