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Moto sportive bicilindriche, non solo Ducati. Parte 1: le Superbike italiane
Bicilindrica e sportiva? Per molti ¨¨ sinonimo di Ducati, un costruttore che fino allĄŻarrivo del V4 ha creduto fermamente in questa soluzione motoristica per le sue Superbike. Ma negli ultimi trentĄŻanni sono numerose le hypersport a due cilindri che hanno calcato la strada (e le piste), e non tutte sono uscite da Borgo Panigale: tra le bicilindriche Ą°alternativeĄą ci sono anche alcuni splendidi gioielli su due ruote sfornati da altre illustri case italiane
Se lĄŻindustria motociclistica giapponese ¨¨ storicamente legata ai motori a quattro a cilindri (soprattutto in linea, ma anche a V), lĄŻItalia ¨¨ senza dubbio la patria delle sportive bicilindriche. O almeno lo ¨¨ stata, fino a che lĄŻevoluzione tecnologica e lĄŻesasperazione delle prestazioni non hanno imposto anche ai costruttori nostrani la necessit¨¤ di rompere con la tradizione dei Ą°pomponiĄą e aggiungere una coppia di cilindri. Lo scopo? Essenzialmente quello di tornare a essere competitivi nel Mondiale Superbike, una categoria che ormai ¨¨ straordinariamente vicina alla MotoGP quando si parla di velocit¨¤, tempi sul giro e raffinatezza delle soluzioni tecniche adottate. Il filo rosso che unisce le case italiane e il bicilindrico, in particolare quello a V, rimane per¨° indissolubile, e nonostante i tempi siano ormai cambiati molte delle pi¨´ desiderate Sbk tricolori degli ultimi trentĄŻanni devono parte del loro carisma anche a questa iconica configurazione propulsiva. E non parliamo solo di Ducati, brand che del Ą°twinĄą ha fatto una bandiera , ma anche di altri gioielli a due ruote che ¨C pur sfoggiando altri simboli sul serbatoio ¨C si meritano un posto dĄŻonore nella storia del Motociclismo.
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