Lo spagnolo, fresco iridato in Superbike, conclude al meglio una stagione che lo ha visto entrare di diritto nella storia del campionato e del marchio italiano. Spiccano, infatti, due dati particolari
Uno-due e avversari al tappeto. Alvaro Bautista ce l'ha fatta di nuovo: ¨¨ sempre lui il re della Superbike, concedendo il bis a Jerez dopo il trionfo del 2022. In comune tra i due allori c'¨¨ il feeling con la Ducati V4 R, vincente anche con Michael Rinaldi e, in precedenza grazie a?Scott Redding e Chaz Davies, ma devastante e iridata solo se guidata dal fantino spagnolo. Il secondo Mondiale, per¨°, consente a Bautista di gareggiare idealmente anche coi miti del passato. E pur trattandosi di epoche diverse, i numeri suggeriscono confronti suggestivi.
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le doppiette
¡ª ?Ripetersi ¨¨ l'aspetto pi¨´ complicato nell'arte della vittoria. Non ¨¨ un caso se nella storia della Superbike solo cinque dei 19 iridati sono riusciti a bissare immediatamente il titolo vinto. Bautista imita cos¨¬?Fred Merkel, re con la Honda nel 1988 e nel 1989 e il rivale Jonathan Rea, per sei volte campione tra il 2015 e il 2021. Senza dimenticare due miti della Ducati, Doug Polen e Carl Fogarty. Lo statunitense domin¨° la scena nel biennio 1991-92, in sella alla 888; il britannico, invece, realizz¨° due doppiette, una nel 1994-95 e l'altra quattro anni pi¨´ tardi.
davanti al re
¡ª ?Due i titoli, 57 le vittorie totali in Superbike. Proprio quest'ultimo dato ¨¨ notevole: infatti, Bautista ¨¨ diventato il pilota Ducati con pi¨´ successi all'attivo nel Mondiale delle derivate di serie. Superato il mito Fogarty, ribattezzato il "re" dai tifosi, che si era fermato a quota 55 prima del grave infortunio nel 2000. Pi¨´ distante Troy Bayliss, autore di 52 centri. Record che apparivano irraggiungibili fino all'arrivo del talento di Talavera de la Reina. Indubbiamente nella rincorsa di Alvaro pesa anche l'introduzione della Superpole Race, la mini gara della domenica mattina, che gli ha permesso di aggiungere all'elenco ben 14 trionfi.
due mondi
¡ª ?L'impatto notevole che Bautista ha avuto sulla Superbike non deve sorprendere troppo se si guarda la sua storia. Nel 2006, a nemmeno 22 anni, Alvaro si era laureato campione del mondo in 125, candidandosi a futura stella del panorama motociclistico spagnolo. Battuto da Marco Simoncelli in 250 nel 2008 e non inserito nei vari team ufficiali in MotoGP, ha dovuto attendere ben 10 stagioni per ritrovare la vittoria, proprio tra le derivate di serie. Una storia per certi aspetti simile a quella di John Kocinski e Max Biaggi, che avevano riassaporato nel Mondiale Superbike il caro vecchio feeling col successo. Bautista li ha imitati, ma non intende fermarsi qui. Nel mirino c'¨¨ il tris di Bayliss: Alvaro ¨¨ pronto a una nuova conquista.
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