l'analisi
Superbike gi¨¤ ai piedi di Ducati e Bautista: ecco come hanno fatto la differenza
Ducati stellare in Australia nel primo round mondiale SBK e Supersport di Phillip Island in trionfo in tutte le gare della top class e della serie cadetta grazie alla tripletta di Alvaro Bautista e alle due vittorie di Nicol¨° Bulega, la prima volta per la Panigale V2. Toccando ferro, per il 2023, ci sono le premesse per una storica tripletta Ducati: MotoGP, SBK, SS. I risultati di Phillip Island sono s¨¬ frutto della competitivit¨¤ delle Ducati in entrambe le categorie, ma non si pu¨° non considerare l¡¯apporto decisivo dei due piloti, Bautista e Bulega. Due piloti molto diversi fra loro in tutto (per et¨¤ e anche per qualit¨¤ e risultati in carriera) uniti per¨° da un apprezzamento forse non adeguato degli appassionati, particolarmente in Italia. C¡¯¨¨ in molti la convinzione che a vincere sia il mezzo e non il manico di chi lo guida. Senza voler fare paragoni storici, da sempre nel motociclismo vince il pilota migliore sulla moto migliore: quando non ¨¨ cos¨¬, si tratta ¨¨ la classica eccezione che conferma la regola.?Bautista e Bulega, ognuno nel proprio campionato e ognuno al suo livello, sono piloti di qualit¨¤ e (anche) i risultati di Phillip Island lo dimostrano. Oggi Bautista ¨¨ l¡¯uomo da battere in Superbike e Bulega ¨¨ il pilota da battere nella Supersport.?
pista tosta
¡ª ?Il mondiale SBK 2023 si ¨¨ aperto a Phillip Island come sullo stesso circuito australiano si era chiuso il 19 e 20 novembre 2022, con il trionfo di Bautista sulla Rossa. Anzi, un weekend senza storia, con un'affermazione ancora pi¨´ marcata del binomio campione del mondo in carica, che ha fatto ¡°cappotto¡± dominando in Gara 1 (sotto la pioggia), in Superpole, in Gara 2 mentre lo scorso anno aveva vinto ¡°solo¡± due dei tre round, con Rea primo in Gara 1. Bautista, al suo 35¡ã successo in Superbike, ha fatto vedere di che pasta ¨¨ fatto, dominatore su un circuito tosto come quello di Phillip Island sia sull¡¯asciutto, sia sulla pista umida e anche sotto la pioggia battente. Mai una sbavatura, un martello con tempi sul giro inarrivabili (in Gara2 sempre sul passo dell¡¯1¡¯31 e giro veloce in 1¡¯30¡±766) per i suoi avversari, capace di imporre il suo ritmo, dare lo strappo quando serve e tenere con sicurezza il passo del dominatore. Per Bau-Bau si tratta dell'ottava vittoria SBK a Phillip Island, sulle nove gare disputate con le moto bolognesi (qui in MotoGP i pi¨´ vittoriosi sono stati Valentino Rossi e Casey Stoner con 6 vittorie a testa con il record dei 15 podi di Valentino), per Ducati 27 trionfi in 55 gare dal 1990 a oggi.?
in pugno
¡ª ?Bautista, che ha battuto anche il primato dei sette successi a Phillip Island di Jonathan Rea, adesso guida la classifica del WSBK a quota 62: 28 punti di vantaggio su Andrea Locatelli (Yamaha) doppiando Rea-Kawasaki (31 punti), quarto Rinaldi-Ducati (31), 5¡ã Bassani-Ducati (25, 6¡ã Razgatlioglu-Yamaha (23), 7¡ã Lecuona-Honda (22), 8¡ã Oettl-Ducati (20), 9¡ã Petrucci-Ducati (15), 10¡ã Vierge-Honda (14). La novit¨¤ di Gara2 ¨¨ che dietro alla lepre Bautista non ci sono i soliti Rea e Razgatlioglu ma tre junior italiani: Rinaldi, Locatelli, Bassani. Aspettando il senior Danilo Petrucci, per adesso comprimario impegnato nel suo processo di assuefazione in SBK con la V4 ma presto in lotta nella top five. Visti i risultati e valutati i tempi sul giro e sbirciate le telemetrie la domanda ¨¨ d¡¯obbligo: Bautista e la Ducati hanno gi¨¤ il campionato in mano e quindi il WSBK 2023 ¨¨ chiuso al primo round? Non scherziamo! La Ducati ¨¨ la moto da battere e Bautista-Ducati ¨¨ il binomio favorito.?
ducati migliorata
¡ª ?I dati tecnici (tempi sul giro e parziali) dimostrano che Bautista a Phillip Island ¨¨ andato pi¨´ forte dell¡¯ultima volta, ci¨° grazie al suo maggiore feeling con la Rossa e ai cambiamenti sulla sua Ducati V4R, gi¨¤ ¡°superiore¡± nel 2022 rispetto alle moto avversarie , oggi ancor di pi¨´ grazie al propulsore pi¨´ dolce ai bassi regimi e al mezzo pi¨´ guidabile in entrata di curva e a centro curva quindi con una maggior spinta in uscita. La maggior differenza, la Ducati di Bautista l¡¯ha fatta al T4, di manico, anche grazie alla spinta del nuovo V4 e alla sua erogazione meno brusca rispetto al 2022. Phillip Island ¨¨ particolarmente favorevole alle caratteristiche del pilota spagnolo e a quelle della moto italiana.?Dopo la prima tappa iridata australiana Bautista e la Ducati mantengono e anzi incrementano il loro ruolo di favoriti al titolo 2023. Ma siamo solo al primo match. Il campionato ¨¨ lungo e niente ¨¨ scontato.?
gli avversari
¡ª ?Che dire dei due principali avversari di Bautista, Rea e Razgatlioglu? Sono davvero gi¨¤ sconfitti dopo i risultati di Phillip Island? Sabato, sul bagnato, le differenze non si vedevano. Poi, sull¡¯asciutto, la musica ¨¨ cambiata, con Rea e Razgatlioglu, a parte qualche sprazzo, in evidente difficolt¨¤ non solo rispetto al number one della Rossa Bautista ma anche nei confronti dei piloti satellite Alex Bassani e Phillip Oettl. Solo Andrea Locatelli, gran bel podio, ha salvato la faccia alla Yamaha, disorientata dal number one Razgatlioglu, davvero ¡°sfuocato¡±. Rea ci ha provato ma ¨¨ stato subito frenato in Gara 1 da un problema al cambio. Per il 36enne 6 volte campione del mondo niente da fare in Superpole e neppure in Gara 2, in lotta per conquistare la prima posizione dopo il tris del podio ma alla fine solo ottavo (calo di gomme) davanti alla Ducati di Petrucci, soddisfatto del suo debutto nella top-ten ma cosciente che la strada per il podio ¨¨ ancora lunga e polverosa. E Razgatlioglu? Trasferta da dimenticare, terminata a terra in Gara2 dopo essere stato centrato da Lowes. Comunque, quel che ¨¨ accaduto a Phillip Island ¨¨ un segnale per tutti, vincitori e vinti.?
accelerazione
¡ª ?Quello australiano ¨¨ un circuito veloce, con una sola curva lenta da 70 km/h (la 4) particolarmente adatto alle caratteristiche della Ducati, forte specialmente in accelerazione, imprendibile alla curva 3 (il ¡°curvone Stoner¡±) e sul rettilineo centrale molto tecnico, di 900 metri, nonch¨¦ sulla salita della 9 dove si perde carico sul posteriore e la ruota dietro fa danzare e nel successivo scollinamento verso la staccata del tornante 10 dove l¡¯anteriore ¡°fugge¡± per l¡¯eccessivo peso accumulato nei vari carichi. Bautista e la sua Rossa la differenza maggiore l¡¯hanno fatta nella parte finale ¡°tecnica¡±: si arriva tutto a destra in prima marcia, poi due marce a sinistra e via in quarta per la 11 e la 12, in un unico semicerchio. Qui, davvero Bau-Bau e la sua Rossa volavano. Di fatto, oggi la Ducati Sbk guadagna terreno (si parla di millesimi¡) ovunque e alla fine di ogni giro il gap degli avversari aumenta. Adesso, di corsa, verso la seconda tappa. L¡¯Indonesia ¨¨ lontana, ma il tortuoso circuito di Mandalika ¨¨ gi¨¤ qui per il secondo round WSBK del 4-5 marzo, con l¡¯alto tasso di umidit¨¤, temperature elevate e rischi acquazzoni.
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