superbike
Bautista fa tris e la Ducati vola a 400 vittorie: un dominio che sa gi¨¤ di fuga iridata
¡°BaBau¡± abbaia e morde centrando una tripletta che sa di mondiale. La musica non cambia neppure ad Assen, gara sprint di domenica mattina e gare lunghe di sabato e domenica pomeriggio fa lo stesso: anche nel terzo round stagionale del Mondiale Superbike 2023, nella ¡°cattedrale della velocit¨¤¡± olandese, Alvaro Bautista domina incontrastato con la Ducati. La moto di Borgo Panigale vola e il suo fantino iridato la domina, con un sorriso che sa di ghigno. Otto trionfi in nove gare, con quello di Assen che ¨¨ il numero 400 per la Ducati in Superbike.
Al di l¨¤ della scelta di gomme, qui privilegiando la SC1 (media) anteriore e nella ¡°sprint¡± la SCX standard al posteriore, quando il campione del mondo apre la manetta della sua Ducati riesce a salutare tutti con apparente facilit¨¤. Binomio davvero al top, e poco conta cercare il pelo nell¡¯uovo per capire se a vincere ¨¨ pi¨´ il pilota o la moto. Come sempre, o quasi sempre, vince il pilota migliore sulla moto migliore. In questo caso, in queste prime tre corse su circuiti diversi, la differenza l¡¯ha fatta Bautista con la sua costante autorevolezza, mentre le altre moto di Borgo Panigale, a cominciare da quella ufficiale di Michael Ruben Rinaldi (trasferta difficile e da dimenticare), e da quella di Danilo Petrucci (in difficolt¨¤ specie nella gara sprint) non si sono visti. Con gare sempre pi¨´ simili fra loro, il campionato appare ¡°piatto¡±, con Bautista che sembra gioca al gatto con il topo, per nulla interessato a chi fa secondo alle sue spalle. Rea con la Kawasaki o Razgatlioglu con la Yamaha ci provano, ma se insistono nel tenere il passo di Bautista rischiano di finire a terra come ¨¨ toccato di nuovo al pur sempre superbo Jonathan in Gara2.
L¡¯analisi va fatta con una visione pi¨´ ampia, inquadrando questo campionato e quello precedente in un contesto pi¨´ generale. Dal 2005 al 2022 la Ducati ha vinto tre titoli mondiali e se dopo anni di digiuno adesso sono le Rosse a dominare non necessariamente significa meno show in pista. Le corse possono essere 'sportellate' per far contenti i pi¨´ facinorosi sugli spalti e alzare la voce ai cronisti tv, ma anche fioretto e tecnica, qualit¨¤ di guida tradotta in tempi sul giro, passo, pulizia e autorevolezza nella guida e sintesi di qualit¨¤ tecnico-agonistica che fanno la differenza. Si pu¨° anche vincere per caso o grazie alla dea bendata una gara, ma per vincere ripetutamente e conquistare il titolo iridato serve quel qualcosa in pi¨´ che solo i numeri 1 hanno. Per anni ha dominato Rea sulla Kawasaki e solo due stagioni fa ¨¨ stata la volta di Razgatlioglu: adesso ¨¨ la volta di Bautista. Il suo dominio ¨¨ notevole e ammirevole. Godiamocelo.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA