Toprak Razgatlioglu, lo stuntman della Sbk: numeri impossibili con la moto

Razgatlioglu ci ha ormai abituati a evoluzioni funambolica, ma l’ultima trovata del pilota turco ha veramente dell’incredibile: Toprak è tornato a sfidare la fisica, uscendone per l’ennesima volta vincitore…

A certificare il fatto che Toprak Razgatl?o?lu ci sappia fare con la manetta destra c’è il palmares del turco, 33 gare vinte nel Mondiale Superbike e un titolo iridato alla sua quarta stagione, nel 2021. Ma in questi anni il pilota della Yamaha si è rivelato essere anche un fenomenale “stuntman”, come testimoniano gli ormai celeberrimi video che ciclicamente vengono postati e ripostati sui social network: tra impennate, burnout e quella che sembra essere la sua specialità, cioè gli stoppie, il 27enne di Alanya non si fa mancare niente quando si tratta di “numeri” su due ruote, più spesso su una sola. Ormai ci dovremmo essere abituati alle evoluzioni del turco, ma la verità è che ogni volta Toprak riesce a stupire gli appassionati con trick sempre più estremi, o per lo meno sempre più stravaganti. E stavolta se n’è inventata un’altra, da lasciare veramente a bocca aperta…

NUMERO IMPOSSIBILE

L’ultima clip che ha come protagonista un Razgatl?o?lu in versione funambolo lo vede a bordo di una Yamaha YZ250, la più grossa e potente due tempi da cross attualmente presente nella gamma dei Tre Diapason. Ovviamente una “normale” impennata sarebbe stata troppo scontata, così Toprak ha deciso di osare con un numero ai limiti del possibile. Nei primi frame del filmato il turco, in piedi dietro alla sua YZ, mantiene la moto in equilibrio sulla ruota posteriore, con l’avantreno a puntare a cielo. Un solo dettaglio, non proprio ininfluente: il motore è spento. Che cosa avrà mai in mente il #54? La risposta arriva nei secondi che seguono: Razgatl?o?lu salta in sella alla duemmezzo ancora ammutolita, inserendo nel gesto atletico anche un secco pestone alla pedivella dell’avviamento. Quello che accade dopo ha semplicemente dell’incredibile: rilasciando la frizione Toprak parte senza toccare terra con l’anteriore, proseguendo la sua corsa con una l’ennesima (e banale, per i suoi standard…) impennata a bassa velocità.

FUNAMBOLO VERO

Se proprio vogliamo forzosamente trovare un elemento di relativa “facilità” in tutto in ciò, quello sta nella bassa compressione del monocilindrico a miscela, una caratteristica che ha certamente aiutato Razgatl?o?lu a risvegliare il propulsore al primo colpo, riducendo il rischio di “piantarsi” a mezz’aria con la moto spenta. La verità, però, è che un numero del genere costituisce davvero una sfida alle leggi fisiche, non fosse altro per la difficoltà di saltare in sella senza utilizzare il freno dietro e partire a moto già impennata, in un delicatissimo gioco di frizione. Che dire: ormai Toprak l’abbiamo visto fare di tutto e con ogni mezzo possibile (dalla R1 Sbk ai monopattini elettrici, dalla tre ruote Niken agli scooterini da paddock, dalle supermotard alle minimoto da pista) ma quest’ultima trovata finisce di diritto tra le più assurde evoluzioni del campione turco.?