Il round di Magny Cours ha rimescolato la classifica a colpi di scena (e qualche colpo sotto alla cintura). Ne guadagna lo spettacolo e il finale di stagione che si annuncia rovente
Il settimo round iridato Sbk a Magny-Cours rimescola la classifica generale di un campionato a dir poco rovente con le due vittorie domenicali di Toprak Razgatlioglu e il trionfo di Alvaro Bautista sabato, poi messo k.o. domenica in gara-2 da Jonathan Rea. Il sei volte campione del mondo ¨¨ stato protagonista, pi¨´ che di un errore, di una mossa a dir poco azzardata, allargando consapevolmente il gomito o, ancor peggio, dando al suo avversario una netta spallata, con conseguente sportellata. Un contatto non violento, ma come un fulmine in testa per Bautista, finito a terra. Una mossa da bandiera nera per Rea? La direzione gara non ha usato il pugno duro, ma il guanto di velluto, limitandosi a un long lap penalty per ¡°guida irresponsabile¡±. Tant¡¯¨¨.?
tutto da rifare
¡ª ?Cos¨¬ Rea non paga dazio pi¨´ di tanto anche se esce da Magny-Cours a testa bassa e con in mano poco pi¨´ di una manciata di foglie secche. Razgatlioglu ringrazia e incassa il malloppo pieno, la sua ottava vittoria stagionale, rilanciandosi alla grande nella corsa per il titolo mondiale. Tutto da rifare, o quasi, per Bautista che dopo aver raggiunto finalmente una ammirevole sicurezza in pista si trova di nuovo a incassare lo ¡°zero¡± battendo sull¡¯asfalto, per colpe altrui. Cos¨¬ in classifica generale il vantaggio del portacolori della Ducati si riduce: 332 punti contro i 302 di Razgatlioglu (primo nella SP race e nella Race 2) che a sua volta scavalca Rea (285).?
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il gioco si fa duro
¡ª ?Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Cos¨¬ si dice. E questa Sbk piace proprio perch¨¦ il tris d¡¯assi Bautista-Razgatlioglu non lascia niente di intentato per far propria la partita e vincere il campionato. A guadagnarci ¨¨ la Sbk, superba tecnicamente e avvincente agonisticamente. Cos¨¬ il gioco diventa ¡°sporco¡±? Sempre, nel motociclismo, i grandi duelli hanno portato anche a ¡°match da ring¡±: al limite e, a volte, oltre il limite che quando viene apertamente superato porta a conseguenze, fino alla squalifica. Tutto ¨¨ bene quel che finisce bene, cio¨¨ senza danni fisici per nessuno in pista, in questo caso, solo una forte e legittima incavolatura di Bautista nei confronti di Rea, dal sorriso benevolo fuori pista ma in corsa sempre con la baionetta in canna e gli artigli fuori. D¡¯altronde non era stato lo stesso Bautista, in mattinata, a infilare (tamponare?) senza riguardi Razgatlioglu nel silenzio di tutti, giuria compresa? Tirando le somme, dei tre protagonisti, al di l¨¤ della classifica, chi appare da tempo pi¨´ in difficolt¨¤ ¨¨ proprio Rea. Non ¨¨ la prima volta in questa stagione che Jonathan le ¡°prova tutte¡±: non ¨¨, per¨°, quella del number one della Kawasaki, una dimostrazione di forza, bens¨¬ un abbassamento della sua lucidit¨¤ agonistica dovuto al dover mandar gi¨´ rospi per essere sempre meno in grado di contrastare efficacemente sia Bautista che Razgatlioglu.?
le prossime gare
¡ª ?Rea resta in corsa per il titolo ma non ¨¨ pi¨´ lui il padrone del destino: di questo passo rischia di commettere altri errori con conseguenze facilmente prevedibili, ben pi¨´ pesanti dell¡¯odierno long lap subito nella gara 2 di Magny-Cours. Stiamo comunque parlando di un fuoriclasse, il pilota pi¨´ forte delle ultime sei-sette edizioni del mondiale Sbk: per cui non ¨¨ il caso, come si dice, di vendere la pelle dell¡¯orso prima di averlo ammazzato. Per i tre principali pretendenti al titolo la strada ¨¨ ancora lunga e il risultato finale ¨¨ tutt¡¯altro che scontato. Fra due settimane c¡¯¨¨ Montmel¨°, a Barcellona, il duro misto veloce con un rettifilo di quasi un chilometro, manna per le Ducati. A seguire Portimao (Portogallo), San Juan (Argentina), Mandalika (Indonesia) e la chiusura a Phillip Island (Australia) a fine novembre. Lotta continua.
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