Malgrado la nuova disposizione che ha tagliato il regime di rotazione delle rosse e alzato quello dei rivali pi¨´ pericolosi, lo spagnolo e la rossa hanno dominato. Ecco perch¨¦
L¡¯antico adagio ¡°cambiano i suonatori ma la musica ¨¨ sempre la stessa¡± pu¨° andar bene, qui riferito a moto e piloti, anche a questa SBK iridata 2023 giunta al suo primo terzo di campionato composto da 12 appuntamenti con 36 gare. Nell¡¯ultimo round sul circuito spagnolo di Montmel¨°, tolti per il discutibile e discusso regolamento 250 giri al motore Ducati e aumentati 250 giri al propulsore Kawasaki, niente ¨¨ cambiato in pista. Di fatto, al vertice, si sono registrati gli stessi risultati di Phillip Island, Mandalika, Assen con l¡¯en plein trionfale di Alvaro Bautista sulla Rossa. Bautista e Ducati, fin qui gi¨¤ 11 vittorie su 12 gare, inarrestabili: non vincono, stravincono, imponendo ogni volta in pista un ritmo che nessun altro pilota pu¨° tenere. Anche a campioni come Rea e Razgatlioglu non resta che prendere atto e inchinarsi di fronte a questa realt¨¤. Per Alvaro ¨¨ davvero il ¡°magic moment¡± di una carriera lunga, iniziata nel mondiale 125 del 2022. Le Ducati, a cominciare dall¡¯altra ufficiale di Rinaldi e dalle altre di Bassani e di Petrucci, vanno tutte forte, ma a vincere ¨¨ fin ora solo e sempre quella di Bau-bau. Si vedr¨¤ nel prossimo e attesissimo appuntamento del 3 e 4 giugno a Misano, circuito tecnico, assai diverso dagli altri quattro dove quest¡¯anno si ¨¨ gi¨¤ corso, se ci saranno cambiamenti.?
cambia lo stile di guida
¡ª ?Se il quasi 39enne Alvarito dovesse centrare l¡¯ennesimo tris, il campione spagnolo e la moto di Borgo Panigale avrebbero la strada spianata, involandosi verso il bis iridato del 2022. E qui torna d¡¯attualit¨¤ la questione dei giri motore. Gli attuali regolamenti SBK prevedono che ogni tre round, sulla base dei risultati dei piloti di ogni Casa, si modifichino i giri motore per livellare le prestazioni delle moto in funzione dello show in pista e rendere la SBK pi¨´ appetibile per pubblico e sponsor. Gi¨¤ in passato erano stati tolti 250 giri alla Ducati nel 2019 ed erano state date le ¡°super concession¡± a Honda e Bmw, in quel caso per modificare i telai. Sul piano squisitamente tecnico, aggiungere o diminuire una ¡°manciata¡± dei giri motore, non stravolge i valori in campo anche se modifica il comportamento della moto con una diversa rapportatura del cambio quindi per il pilota un aggiornamento della guida in pista.?
le basi
¡ª ?Stavolta FIM e Dorna avevano comunicato solo nel venerd¨¬ pomeriggio, proprio alla vigilia del week-end della gara di Montmel¨°, la decisione di abbassare di 250 giri motore (tutte) le Ducati Panigale V4 e di concedere a tutte le Kawasaki Ninja ZX-10 RR 250 giri in pi¨´. Su quali basi avvengono tali decisioni della Dorna e della Federazione motociclistica internazionale? Un algoritmo complicato quanto costoso, disponibile solo per il promoter del WSBK e per la FIM, analizza e traduce le prestazioni e i risultati di tutti i partecipanti del campionato a cominciare dalle classifiche di prove, qualifiche e gare, dalla velocit¨¤ massima, dai tempi sul giro e sulla distanza, dai piloti di ogni marca e cos¨¬ via in un labirinto di cui agli ¡°esterni¡±, in primis Case Team e piloti, non ¨¨ consentito l¡¯accesso.?
affidabilit¨¤
¡ª ?Al di l¨¤ del metodo e della polemica sempre rovente, resta la questione di fondo: questi 250 giri in meno e in pi¨´ modificano davvero i valori in campo e incidono davvero sui risultati? Dopo Montmel¨° non si pu¨° non esprimere forti dubbi perch¨¦ nella sostanza niente ¨¨ cambiato: Ducati con Bautista ha continuato a dominare anche con la riduzione dei 250 giri/motore. Addirittura, c¡¯¨¨ anche un fatto positivo: girando a un regime inferiore il motore ha minore possibilit¨¤ di guasti e dura di pi¨´. All¡¯opposto i 250 giri in pi¨´ non hanno spinto tanto in avanti la Kawasaki da recuperare il gap precedente anche se la velocit¨¤ di punta ¨¨ superiore. Il problema ¨¨ un altro. I motori sono gi¨¤ stati tutti punzonati ad inizio campionato. Quindi non c¡¯¨¨ possibilit¨¤ di riaprirli e rimodularli ai nuovi regimi di giri. Non ¨¨ questione di lana caprina. Vale per tutti. A cominciare dalla Ducati messa a punto prima dell¡¯inizio campionato con un motore dal regime massimo di 16.100 giri, con il cambio (e non solo) adattato a questo tipo di rotazione.?
imprendibile
¡ª ?I 250 giri in meno possono sbilanciare il lavoro di messa a punto iniziale ma dopo aver visto il trionfo Ducati a Portimao significa che Team e pilota hanno saputo gestire al top anche questa nuova situazione. Bravi! Qualcosa potr¨¤ cambiare sin da Misano? A Barcellona, va ribadito, i valori in campo sono rimasti sostanzialmente immutati, con la Ducati di Bautista imprendibile come e pi¨´ di prima. La decisione della FIM/Dorna di intervenire sui giri motore di Ducati e Kawasaki non ha prodotto danni alla Casa bolognese, in particolare al bolide di Bautista, e non ha fatto recuperare alle ¡°verdone¡±, il gap precedente. Evidentemente c¡¯¨¨ qualcosa da rivedere, non tanto e non solo rispetto ai regolamenti e ai particolari tecnici. C¡¯¨¨, forse, da ripensare la ¡°filosofia¡± che anima FIM e Dorna, sul cosa sono queste corse oggi e cosa potrebbero o dovrebbero diventare. E se si ponesse fine a questi ¡°arzigogoli¡± dei regolamenti capestro lasciando che, come sempre ¨¨ accaduto in passato, vincesse il pilota migliore (perch¨¦ pi¨´ bravo) con la moto migliore, cio¨¨ pi¨´ potente e veloce?
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