Magny-Cours ha lasciato scorie dopo la protesta Kawasaki e la conseguente penalit¨¤ al turco per essere passato sul "verde". Polemiche destinate a durare che infiammano la serrata sfida per il titolo con Rea
Dopo quel che ¨¨ accaduto in Sbk a Magny Course con la penalizzazione nella Gara Sprint del trionfatore del weekend Razgatlioglu, la domanda non ¨¨ se il pilota della Yamaha si sia avvantaggiato o no per aver pizzicato il verde in curva all¡¯ultimo giro, ma se sia stato comunque giusto sanzionarlo retrocedendolo dal primo al secondo posto, togliendogli 6 preziosissimi punti che alla fine potrebbero anche essere decisivi per il titolo mondiale. Dura lex sed lex, si dice. In questo caso si potrebbe tradurre: regola "senza senso" per un motociclismo da playstation che in nome della sicurezza ne inventa una dietro l¡¯altra soprattutto per questioni di show-business. Ma se quella ¨¨ la regola, quella regola va fatta rispettare e va rispettata, senza eccezioni.
Rea insegue
¡ª ?Case, team, piloti e anche sponsor non possono sempre disinteressarsi delle questioni regolamentari e far passare sempre tutto, in nome del business, di una torta che tutti vogliono spartirsi. Accorgersi che c¡¯¨¨ qualcosa che non va solo quando si ¨¨ chiamati a pagare il conto pu¨° essere troppo tardi. Altra questione riguarda, caso mai, l¡¯opportunit¨¤ o meno da parte di Rea di aver acceso lui la miccia che poi ha fatto esplodere la bomba avvisando i suoi dello "sgarro" di Toprak con relativa protesta ufficiale e richiesta di intervento sanzionatorio alla direzione gara: in questo modo il 6 volte campione del mondo ha bruciato la propria immagine di "pilota-signore"? Pi¨´ semplicemente ha ritenuto di dover difendere i propri interessi e gli interessi della squadra. Va per¨° detto che questa ¨¨ la cartina del tornasole di un Rea sempre superbo in pista ma con l¡¯acqua alla gola, in difficolt¨¤ per la prima volta dopo anni. "Impiccato" in ogni gara e costretto a salvataggi extra, e forse anche per la prima volta di fronte a un avversario non solo di gran talento e in palla, ma per nulla in soggezione rispetto al nordirlandese, oltre che su una Yamaha al top.
Reclamo Kawasaki
¡ª ?Comunque, dopo quello "sgarro" all¡¯ultimo giro, pur solo di una manciata di millimetri, Toprak ha mantenuto la sua posizione in testa alla gara ed ¨¨ per questo motivo che poi ha pagato il suo errore, retrocesso dalla Direzione gara dal primo al secondo posto. Altro discorso ¨¨ come si ¨¨ arrivati alla decisione della "punizione" (in questo caso dopo oltre tre ore dal fatto e anche dopo la fine di Gara 2 di domenica pomeriggio), del perch¨¦ la Direzione gara non sia intervenuta subito. Disattenzione? Sgarro del leader della corsa considerato insignificante e quindi non passibile di penalizzazione? Ci¨° che ha messo in moto la macchina della ulteriore verifica su quanto era accaduto ¨¨ stata la richiesta formale di intervento da parte del Team ufficiale Kawasaki. A quel punto, la direzione gara non poteva pi¨´ fare finta di niente attivando le procedure, fino a retrocedere Razgatlioglu dal primo al secondo posto con conseguente detrazione di punti in classifica. Il reclamo fatto dal Team Kawasaki ¨¨ legittimo: qui l¡¯etica non conta perch¨¦ in palio c¡¯¨¨ un mondiale. In questi casi, il ricorso ¨¨ per¨° sempre un¡¯arma a doppio taglio perch¨¦ il campionato si deve giocare in pista e non con le carte bollate.
Rottura di equilibri
¡ª ?Vista l¡¯aria che gi¨¤ tira con le dichiarazioni bellicose di esponenti Yamaha si pu¨° pensare che alla fine, quella del ricorso Kawasaki sia stata una mossa azzardata, con conseguenze negative, perch¨¦ da oggi saranno sotto il mirino, non solo del Team della Casa dei tre diapason. Alla Yamaha il rospo rimarr¨¤ nel gozzo fino al termine del campionato anche se dal Team dicono che comunque Toprak, pur dispiaciuto, "accetta il responso e va a casa con il sorriso". Sorriso in viso ma con la baionetta in canna. Indubbiamente finisce l¡¯epoca del fair play che pareva caratterizzare fin qui tutta la Sbk e non solo i rapporti fra i due Team che si contendono il mondiale. E adesso? Adesso i cocci rotti non si riattaccano. Il clima, prima eccellente fra i due grandi piloti protagonisti di questo mondiale infuocato e fra le due squadre, si ¨¨ deteriorato. Dopo questa vicenda non sar¨¤ il caso di riaprire una riflessione su queste regole, almeno su alcune di esse, le pi¨´ farlocche?
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