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Bufera Superbike: Ducati penalizzata
Dire che il mondiale delle derivate di serie WSBK ¨¨ in ebollizione, ¨¨ dire poco. Come anticipato qui su gazzetta gi¨¤ la scorsa settimana la bomba ¡°concessioni¡± ¨¨ esplosa nel pomeriggio di gioved¨¬ 4 maggio, un giorno prima dell¡¯avvio delle prove ufficiali del quarto round iridato al Montmel¨° di Barcellona. Lo scossone regolamentare tende a rimescolare le carte del campionato 2023 fin qui dominato dalla Ducati, se pur solo da quella ufficiale di Alvaro Bautista. Dorna e Federmoto, a dire il vero proseguendo nella loro strategia pro-show in pista di ¡°abbassare il cielo ed alzare la terra¡±, hanno deciso di tagliare d¡¯ufficio 250 giri al motore Ducati (di tutte le moto bolognesi del WSBK) che cos¨¬ scende da 16.100 giri a 15.850 giri e al contempo concedendo 250 giri in pi¨´ alla Kawasaki (tutte quelle presenti in questo campionato) che cos¨¬ passa da 14.600 a 14.850 giri. Non ci sono, per ora, modifiche ai limitatori di Yamaha YZF-R1 (14.950 giri), di BMW M 1000 RR (15.500), di Honda CBR RR (15.600).?Dorna e FIM hanno gi¨¤ spiegato che si aggiungono o si tolgono giri motore ogni tre round per vivacizzare il campionato in pista e renderlo pi¨´ appetibile per pubblico e sponsor.?
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Sul piano squisitamente tecnico, aggiungere o diminuire una ¡°manciata¡± dei giri motore, non stravolge i valori in campo anche se modifica il comportamento della moto con una diversa rapportatura del cambio quindi per il pilota un aggiornamento della guida in pista. Poi, comunque, ridurre i giri da una parte e aumentarli dall¡¯altra, ¨¨ come la storia delle 1000 lire che, averle o non averle, valgono il doppio. Intanto, anche per il modo e per i tempi in cui la decisione ¨¨ stata presa a poche ore di un round iridato, c¡¯¨¨ gran maretta nel paddock del Montmel¨°.?E¡¯ un duro colpo per il Team ufficiale di Borgo Panigale Aruba Racing e i suoi due piloti Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi, manna dal cielo per la ¡°verdona¡± di Jonathan Rea e Alex Lowes. Una stretta per tutte le Panigale V4R presenti in questo mondiale e quindi non solo quella del ¡°mattatore¡± Bautista ma anche quella per esempio del pi¨´ "pesante" Danilo Petrucci.?
Alla vigilia del week end di Montmel¨° la classifica del WorldSBK vede in testa Bautista sulla Rossa Panigale V4R dopo il pienone di 8 vittorie su nove partenze con 174 punti seguito da Razgatlioglu-Yamaha 118 punti, Locatelli-Yamaha 104, Bassani-Ducati 77, Rea-Kawasaki 73, Rinaldi-Ducati 54, Petrucci-Ducati 51, Aegerter-Yamaha 50, Vierge-Honda 49, Lowes-Kawasaki 44. La svolta tecnica, a dire il vero gi¨¤ usata in passato quando, all¡¯opposto di oggi, ad essere favorite erano state le Ducati e ad essere sacrificate erano state le Kawasaki, potrebbe gi¨¤ incidere subito sulle prestazioni delle moto su un circuito come quello di Montmel¨°, fra i pi¨´ veloci in assoluto e con un rettilineo di un chilometro. Si vedr¨¤ sin dalle prime prove di venerd¨¬ 5 maggio quanto questa ¡°rivoluzione tecnica¡± incider¨¤ sui tempi sul giro e poi sui risultati di gara. Su quali basi avvengono tali decisioni della Dorna e della Federazione motociclistica internazionale??
Un algoritmo complicato quanto costoso, disponibile solo per il promoter del WSBK e per la FIM, analizza e traduce le prestazioni e i risultati di tutti i partecipanti del campionato a cominciare dalle classifiche di prove, qualifiche e gare, dalla velocit¨¤ massima, dai tempi sul giro e sulla distanza, dai piloti di ogni Marca e cos¨¬ via in un labirinto di cui agli ¡°esterni¡±, in primis Case Team e piloti, non ¨¨ consentito l¡¯accesso. Data la complessit¨¤ del regolamento tecnico e il groviglio delle sue regole ¨¨ inutile entrare nei particolari per capire se questa scelta ¨¨ davvero frutto di una logica sensata, tecnicamente e non solo, o ¨¨ un bluff. Fin qui il campionato ¨¨ stato a senso unico, dominato da Bautista-Ducati, il binomio iridato imprendibile su ogni circuito, con caratteristiche diverse. Anche visivamente si vede il bolide rosso di Alvaro sverniciare, specie sul dritto e in accelerazione, le moto dei suoi avversari. Tuttavia, si sa, per vincere e dominare la moto da sola non basta. E Bautista fa girare il suo refrain: ¡°Si dice che vinco perch¨¦ la Ducati ¨¨ un missile, ma gli altri missili della Casa bolognese dove sono?¡±. Gi¨¤. La storia insegna che per vincere e dominare non basta avere la moto pi¨´ potente e veloce. Fondamentale chi la guida, cos¨¬ come la messa a punto, la tenuta e la percorrenza in curva, l¡¯accelerazione, la gestione gomme.?
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La decisione presa da Dorna e FIM ¨¨ quanto meno discutibile sul piano del metodo: si doveva attendere il tardo gioved¨¬ pomeriggio del week end di gara per comunicarla? Al Montmel¨°, proprio lo scorso Aprile, c¡¯erano state due giornate di test molto importanti per la messa a punto delle moto e per la scelta gomme in vista del round iridato del 5-6-7 maggio. Adesso, tutto quel lavoro, per Ducati e anche per Kawasaki, ¨¨ da buttare. 250 giri in meno possono sembrare pochi in un motore che pu¨° toccare 16.000 giri. Ma non ¨¨ cos¨¬. Di fatto, con potenza e spunto ridotti, si stravolgono tutti i parametri e i riferimenti anche riguardo all¡¯assetto. Qui, con il rettilineo centrale di un chilometro non sar¨¤ facile per i tecnici Ducati rifare i rapporti del cambio, peraltro quelli interni fissi per tutta la stagione e dunque con l¡¯impossibilit¨¤ di sostituire gli ingranaggi, cos¨¬ da poter intervenire solo su pignone e corona.?Il messaggio dato al Montmel¨° il pomeriggio del 4 maggio alla Ducati ¨¨ chiaro: con il dominio delle Rosse state uccidendo il campionato. Ci¨° significa far abbassare l¡¯appeal del campionato, quindi meno gente sugli spalti degli autodromi, audience tv ridotta, sponsor in fuga, business ko.?Il box Ducati ¨¨ in ebollizione, rimbalzano anche toni minacciosi. Come finir¨¤? Come sempre. Gi¨´ il rospo e ¡°Signors¨¬¡±. Tutti in pista, dare gas. E zitti.
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