Bagnaia re di Misano, Marquez fischiato per l'incidente con Bulega

Scintille nel finale della Race of Champions, con il pilota del team Aruba che va fuori pista. Lo spagnolo: "Ho fatto una manovra normale"

Francesco Bagnaia si conferma re di Misano e della Race of Champions, la corsa di tutti i piloti professionisti della Ducati che ha rappresentato la ciliegina sulla torta del World Ducati Week. Ma se il successo del due volte iridato, che in sella alla nuovissima Ducati Panigale V4 bissa il trionfo di due anni fa, ha rappresentato la conferma del pronostico, è quello che è successo alle sue spalle che ha aumentato la temperatura già bollente del circuito intitolato a Marco Simoncelli: perché proprio all’ultima curva dell’ultimo giro, mentre Bagnaia aveva già iniziato a festeggiare la vittoria, seguito a pochi metri di distanza da un ottimo Andrea Iannone, Marc Marquez ha portato un attacco deciso a Nicolò Bulega, che per tutti i 10 giri della gara era stato saldo al terzo posto. Un attimo dopo, le immagini televisive mostravano Bulega nella sabbia della Misano 2, le braccia allargate in aria come a chiedere spiegazioni, mentre Marquez andava a prendersi il terzo posto.?

gelo

Per qualche attimo è sceso il gelo nei box sia della Ducati ufficiale, dove l’a.d. Claudio Domenicali e il d.g. Corse assistevano alla gara, sia in quello di Aruba. Anche perché subito dopo si vedevano i soccorritori avvicinarsi a un Bulega che si rialzava a fatica tenendosi la spalla sinistra. Per fortuna i primi esami ai quali il 24enne pilota del team Aruba, attualmente secondo nel Mondiale Superbike alle spalle di Toprak Razgatlioglu, hanno dato esito negativo, ma pochi minuti dopo l’esame, il braccio bloccato e del ghiaccio sull’articolazione, Bulega è tornato a casa. Marquez, invece, dopo due giorni nei quali è stato assediato con affetto dai ducatisti, al momento di arrivare nel parco chiuso e poi di salire sul podio per la premiazione si è preso un po’ di fischi da parte del pubblico. "Questo è solo l’anticipo di quello che vedremo il prossimo anno", è scappato detto a più di un membro delle varie squadre, che si chiedevano se, considerando come la Race of Champions fosse soprattutto uno show a beneficio di un pubblico numerosissimo, fosse stato davvero necessario tentare un attacco di quel genere, per una gara che non regala punti se non, eventualmente, di sutura.?

giustificazioni

Marquez ha anche provato ad andare a cercare Bulega nel suo box, non trovandolo, per chiarire quanto accaduto. Poco prima, nella conferenza stampa post gara, interrogato sull’incidente aveva detto di "non essermi accorto se c’è stato un contatto, ho solo sentito il rumore di una moto che rotolava nella ghiaia. Non so se Bulega a provato a frenare prima per chiudere la porta, io so di aver fatto una manovra normale". Tanto che, quando gli viene chiesto se avrebbe fatto quella mossa anche avendo davanti Bagnaia, Marquez non cambia posizione: "Sì, avrei provato a passare lo stesso. Il mio è stato un sorpasso normale". Del resto, gara show o meno, i 15 che ieri si sono allineati sulla griglia di partenza, sono piloti e la competitività scorre nelle loro vene in buona dose. Gente che per vincere anche una partita a carte farebbe di tutto, figurarsi in moto. E Marquez, da questo punto di vista, è uno degli animali più da gara che ci siano, competitivo all’eccesso. Quindi, da un certo punto di vista viene da stupirsi di chi si stupisce nel vedere la sua fame e voglia inesauribili. Certo che, se questo è il prologo, il prossimo anno si annuncia come decisamente infuocato tra il padrone attuale del Mondiale, Bagnaia, e chi vuole tornare sul trono, Marquez.?

in forma

In ogni caso, Bagnaia conferma di essere in uno stato straordinario, perché scattato dal centro della prima fila, dopo pochi metri aveva preso il comando su Iannone, non più mollato per tutti i 10 giri di gara. "Ho spinto per tutta la gara, anche perché volevo capire come si comporta la nuova moto e per farlo devi portarla al limite. Devo dire che la Ducati ha fatto un ottimo lavoro, perché questa moto è un grandissimo passo in avanti e, anche per gli amatori, risulterà più facile da portare al limite. La vecchia Panigale si muoveva molto, questa è molto più facile". La sua è stata una passerella lunga dieci giri, davanti a tantissima gente. "Vedere la tribuna centrale e quelle del Carro senza un posto libero è stato bellissimo, questa è una grande manifestazione" sorride Bagnaia. Così come sorride Iannone, "anche perché nessuno si aspettava di vedermi conquistare la pole e poi fare tutta la gara alle spalle di Pecco. A un certo punto ho anche provato ad avvicinarmi, ma la temperatura della gomma è salita, la moto scivolava ed è diventato tutto difficile. E poi, ricordiamocelo, davanti e dietro avevo alcuni tra i più forti piloti, Pecco sta guidando ad altissimo livello. Se lottare con loro mi ha fatto pensare che potrei farlo anche in MotoGP? No, per ora non c’è questa opzione. Ma sono concentrato per ottenere il meglio in Superbike". L’ultima chiusa è per un siparietto finale tra Bagnaia e Marquez. Un giornalista spagnolo chiede a Pecco se questa vittoria rappresenti anche una dichiarazione di forza nei confronti di Marc. "Chiedetelo a lui" risponde il leader del Mondiale. E Marquez: "Non ho problemi a riconoscere che Pecco è il più veloce e il migliore, sta facendo un lavoro straordinario. Io devo ancora imparare, ma adesso il riferimento della Ducati è lui".