Il rientro alle competizioni dell'abruzzese, fermo da 4 anni per il doping, richiama quelli di altri piloti del passato, che hanno avuto fortuna alterna. Vediamoli
Dopo quattro anni di assenza per la squalifica per doping, nel 2024 Andrea Iannone rientrer¨¤ alle corse: correr¨¤ nel mondiale Superbike con la Ducati Panigale V4R ufficiale del team satellite Go Eleven. Pilota di talento e gran cuore, Iannone ha corso in MotoGP dal 2013 con Ducati, Suzuki e Aprilia, raccogliendo 1 vittoria e 11 podi in 118 gare. Ora, a 34 anni, l'attende una nuova avventura, pronto a fare risultato e tornare ai vertici.?
rientri e incidenti
¡ª ?Nel motociclismo sono stati tanti i piloti rientrati alle corse dopo periodi di assenza anche lunghi: mai per¨° causati da squalifiche come quella di Iannone, ma per lo pi¨´ dovuti a incidenti in pista. Fra questi, solo per citarne alcuni, ci sono Kevin Schwantz, Mick Doohan, Casey Stoner, Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, senza rievocare gli anni dal Dopoguerra all¡¯avvento di Giacomo Agostini, con centinaia di piloti feriti in pista e non pochi deceduti quando la sicurezza era modesta.?La ¡°questione Iannone¡±, con la sua lunga assenza dalle gare non causata da incidenti in pista, ma da una vicenda di ben altra natura, ¨¨ diversa dalla altre: pochi altri piloti sono infatti tornati alle corse dopo una assenza cos¨¬ lunga, quattro stagioni, dalle competizioni. Per¨° c'¨¨ chi ha fatto di pi¨´, come uno dei pi¨´ grandi piloti di tutti i tempi, il 9 volte campione del Mondo Mike Hailwood, da molti considerato il 'number one' del motociclismo di tutti i tempi, e Umberto Masetti, 2 volte iridato su Gilera.
l'exploit di hailwood dopo 10 anni di stop
¡ª ?Hailwood abbandona il motociclismo a tempo pieno quando la Honda si ritira dalle corse a fine 1968 per passare all¡¯automobilismo (F2, Sport, F1). Tuttavia 'Mike the Bike' torna al grande motociclismo dopo dieci anni di assenza, al Tourist Trophy del 1978, vincendo la TT F1 (il precursore del WSBK) in sella alla Ducati 900 SS, ripetendosi nel 1979 con il trionfo al Senior TT con una Suzuki. Era il 2 giugno 1978 e da quella cavalcata trionfale di ¡°Mike the bike¡± al TT il bicilindrico Ducati diventa mito. Mike giunge sull¡¯Isola per le prove apparentemente non in forma, persino con qualche chilo in pi¨´, e nei primi turni cronometrati la squadra Ducati ¨¨ convinta di aver commesso un'imprudenza partecipando a quella corsa: teme, oltre al flop, anche un incidente in pista. In qualifica Mike non solo convince, ma meraviglia tutti: l¡¯unico problema ¨¨ ¡°obbligarlo¡± ad andare a letto presto la sera prima della gara. In gara, poi, Hailwood ritrova se stesso: immenso! Lui e la Ducati mettono a segno una storica impresa, un trionfo clamoroso e inatteso che costituir¨¤ le basi per il grande lancio dei bicilindrici bolognesi nel mondo. Solo un Phil Read in stato di grazia, su una Honda preparata apposta per il Montain Circuit, tenta di resistere alla corsa-capolavoro del ¡°vecchio nemico¡±. Con la sua tuta di pelle bianco-rossa, Hailwood guida da maestro un bolide mai visto prima e preparato in poco tempo. Dir¨¤ poi Read: ¡°Mike quel giorno non correva, semplicemente volava¡±. 300 mila persone si tolsero il cappello, in silenzio per ascoltare l¡¯inno di Mameli: il rombo del bicilindrico Made in Italy li aveva conquistati. Hailwood consegnava se stesso alla leggenda del grande sport.?
masetti, da campione-divo a benzinaio?
¡ª ?E veniamo a Umberto Masetti, il primo italiano iridato della 500 (1950, con il bis nel 1952) e il primo ¡°corridore-divo¡± a tentare di far fare al motociclismo il balzo a sport di vertice, verso lo ¡°show-business¡±. Dalla fine degli Anni ¡¯40, per quasi un decennio Masetti ¨¨ il primo a portare il motociclismo?e la vita privata di alcuni suoi protagonisti?sulle prime pagine dei giornali. Grazie alle vicende personali di Masetti e al suo modo di correre con genio e sregolatezza, il pilota usciva dal giro ristretto delle officine per diventare personaggio pubblico. Masetti, detto il ¡°Diablo¡± (come Fabio Quartararo), perch¨¦ tutto pelle e ossa e la tuta nera come la pece, e poi ¡°Duca di Parma¡±, in contrasto al suo acerrimo avversario Geoff Duke, noto come il ¡°Duca di ferro¡±, fece parlare di s¨¦, sia per le sue imprese agonistiche, sia per le amicizie con big dello sport quali Fausto Coppi e Gino Bartali, sia soprattutto per le sue straordinarie avventure amorose, con donne famose, in primis Moira Orfei, star del Circo e del cinema. Ebbene, a fine Anni ¡¯50 la carriera di Masetti si inceppa: pochi acuti, molte stecche, cadute e ospedali. Per il ¡°Bell¡¯Umberto¡±, gran manico e divo ante litteram, lascia la famiglia all¡¯inseguimento di donne impossibili e trionfi annunciati e mai pi¨´ centrati. A inizio Anni '60? emigra in Cile dove corre in gare locali con moto ¡°rappezzate¡±, rientrando nel Mondiale al GP d¡¯Argentina 1963 con la Morini 250 Casa: deve dare una mano a Tarquinio Provini in lotta per il Mondiale e finisce terzo alle spalle del suo caposquadra e Jim Redman. Nel 1972, a 46 anni, torna in Italia grazie al supporto del patron di Imola, Checco Costa, per l¡¯inaugurazione della 200 Miglia. Masetti ¨¨ convinto di poter ripetere gli exploit del passato nella ¡°Corsa dei sogni¡± (montepremi straordinario di 35 milioni di lire e ingaggi mai visti primi), ma nessun team ¨¨ disponibile a dargli una moto. Cos¨¬ Umberto attacca definitivamente il casco al chiodo e si mette a vendere benzina in un distributore, presso Maranello. Sempre con il sorriso a met¨¤ di chi sa che il passaggio dagli altari alla polvere fa parte del gioco delle corse. Anzi, del gioco della vita. Adesso tocca a Iannone: per la sua nuova avventura non si pu¨° non augurargli buona fortuna.
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