Il 19 ottobre del 2008 Super Sic si aggiudic¨° in Malesia il titolo della quarto di litro grazie al terzo posto di Sepang. Fu il suo unico indimenticabile titolo??
Di Marco Simoncelli non si pu¨° non ricordare quel suo modo di correre in pista, che poi era il suo modo di vivere, appassionato e appassionante quanto scanzonato che prendeva il cuore di tutti. Polso e fantasia, pi¨´ che un corridore il Sic era il Giotto della manetta, capace di inventare il colore che non c¡¯era, trasformando una curva in poesia, una corsa in emozione. Dal 30 maggio 2014 il Sic ¨¨ nella Home of Fame, l¡¯Olimpo dei pi¨´ grandi campioni di tutti i tempi, riconoscimento prestigioso quanto doveroso per una carriera breve quanto esaltante stroncata a 24 anni dalla ¡°Signora in nero¡± quel maledetto 23 ottobre 2011 sul circuito di Sepang. Oggi per¨° ¨¨ il 19 ottobre, il giorno in cui Simoncelli vinse il suo primo e unico Mondiale, quello della 250 nel 2008 sulla Gilera.
motogp legend
¡ª ?"Quel patacca del Sic", come lo definivano tutti, compreso Valentino Rossi, corridore di talento sopra le righe, ragazzo di straordinaria umanit¨¤ e simpatia, ci ha lasciati mentre piroettava in pista come danzasse un liscio della sua Romagna, entrando nella gloria eterna, fra gli immortali. Il riconoscimento postumo di ¡°MotoGP Legend¡± e il ritiro nel 2016 del suo numero di gara non sono stati atti burocratici perch¨¦ Marco Simoncelli corre e correr¨¤ per sempre: tagliando il traguardo come quel 19 ottobre di 14 anni fa sotto la scritta del suo box: ¡°I¡¯am/ar¡¯vent/ ¨¨ mundiel/callaghan¡±.
Con quel terzo posto di Sepang Marco si laureava campione del mondo 250 con una gara d¡¯anticipo, davanti ad Alvaro Bautista, entrando fra i big. Quella scritta sul cartello box esposta davanti a Marco dai suoi meccanici diventa vangelo di una religione da scoprire dentro se stessi: non si pu¨° tradurre perch¨¦ non c¡¯¨¨ bisogno di tradurre una lingua che non c¡¯¨¨ perch¨¦ qui c¡¯¨¨ il cuore di un ragazzo che tocca il ¡°suo paradiso¡± e lo passa a chi vuole. Non ¨¨ retorica. E¡¯ commozione. E¡¯ il motociclismo fra gloria e tragedia.
tappa che non passa
¡ª ?Quel 19 ottobre 2008 resta una tappa che non pu¨° passare cos¨¬, come la conquista del titolo iridato 250 di un campione in forte ascesa, perch¨¨ con quella corona iridata quel ragazzo ventunenne con i ciuffi ribelli diventa ¡°SuperSic¡±, icona del motociclismo e di un modo di fare e di vivere che lo pone oltre lo sport, oltre il tempo. Sic sempre nel cuore, dunque. Diob¨°Sic, non ce lo dovevi fare quel tuo scherzo, che a te lass¨´ viene ancora da ridere, mentre quaggi¨´ a tutti noi, prima di raggiungerti, viene gi¨´ una lacrima che non siamo capaci di fermare. Come diceva pap¨¤ Paolo: ¡°Rimpianti zero, solo rabbia¡±. Marco ha pagato con la vita il suo amore per la ¡°febbre¡± della velocit¨¤, la sua voglia di correre davanti a tutti verso l¡¯immortalit¨¤.
Diceva ai funerali di Marco davanti alla chiesa di Coriano il dottor Costa, pap¨¤ della Clinica Mobile rivolgendosi alla folla in lacrime: ¡°Dentro la bara c¡¯¨¨ un viso che sta sorridendo. Lui torner¨¤ a casa con tutti noi. E¡¯ questo il miracolo di Marco. Pu¨° diventare quello che avete sempre sognato. Diventa uno di voi nel vostro cuore. E quindi si celebra questa grande vittoria. La vittoria sulla morte di Marco Simoncelli¡±. ¡°Sempre nel cuore, sempre con noi¡±. Non ¨¨ retorica. ? memoria che non muore.
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