Il pilota bavarese inizi¨° a correre nei GP a 25 anni, un po' tardi, ma con tecnica e dedizione si fece largo fino a conquistare 42 gare e 5 titoli fra 250 e 350. L'ultimo alloro a 38 anni, dopo che un incidente sugli sci ne rallent¨° la carriera
Nato il 29 settembre 1949 a Inning, una cittadina a una trentina di chilometri da Monaco di Baviera, Anton ¡°Toni¡± Mang il suo primo Gran Premio lo disput¨° a 25 anni, un¡¯et¨¤ in cui ora un pilota non viene certo considerato vecchio, ma maturo. Pertanto un giovanissimo talento non lo ¨¨ mai stato, perch¨¦ appunto ha iniziato a correre tardi. Se ci fosse un libro 'Cuore delle moto', un capitolo Mang se lo sarebbe sicuramente meritato, perch¨¦ il pi¨´ titolato pilota tedesco con i suoi 5 Mondiali e 42 GP vinti tra gli Anni 70 e 80, la gavetta l¡¯ha fatta proprio tutta. Di marchi (allora gli euro non esistevano) il giovane Toni ne vedeva con il contagocce, cos¨¬ la sua grande passione la dovette esprimere prima come meccanico e non da pilota come aveva sempre sognato.
prima meccanico, poi pilota
¡ª ?Toni era pure un bravo tecnico e quando assisteva l¡¯ex iridato suo connazionale Dieter Braun nel vedere le moto in pista soffriva a non essere in mezzo a loro. Ma poi facendo enormi sacrifici, riusc¨¬ a gettarsi nella mischia, inizialmente alternando le gare al lavoro ai box che gli dava, sia da vivere, sia da correre. Un¡¯esperienza che poi si rivel¨° preziosa visto che riusc¨¬ a utilizzare al meglio la sua grande cultura tecnica trasformandola in un valore aggiunto da pilota. Per fortuna, come tutte le favole che si rispettano, Mang nel suo cammino incroci¨° la classica fatina dai capelli d¡¯oro e la bacchetta magica: il munifico sponsor Ralf Scwabeschott, 130 chili di tedesco e perennemente pluringioiellato.
lo sponsor ingioiellato
¡ª ?Il facoltosissimo Rolf, infatti, allora importatore Boeri e Dainese con la sua Rallye Sport, era una sorta di gioielleria che passeggiava. Un catalogo vivente del kitsch. Girava con una Ferrari con alettoni e accessori inguardabili, mentre il suo imponente corpo teutonico era perennemente avvolto da gioielli. Pensate sia un¡¯esagerazione? Beh abitualmente il signor Rolf indossava una catena d¡¯oro massiccio spruzzata di pietre preziose da pi¨´ di un chilo, mentre al polso aveva un Rolex d¡¯oro massiccio tempestato di diamanti, ma il vero tocco di classe lo sfoggiava sulla mano: un gigantesco anello a forma di serpente con due brillantoni luccicanti al posto degli occhi. A memoria d¡¯uomo, non si era mai visto niente di pi¨´ pacchiano. Per¨°, con questo imprenditore dal look chiassoso e dai gusti un po¡¯ cafoni, l¡¯unione con Mang fu indissolubile.
toni, il contrario dello sponsor
¡ª ?Un matrimonio ¡°misto¡± poich¨¦ Toni era l¡¯esatto opposto di Rolf: mai un¡¯esternazione o un¡¯esibizione sopra le righe. Un pilota e un uomo semplice e umile. La discrezione fatta persona. Il contrario, appunto, del suo manager che quando te lo trovavi di fronte, se era una bella giornata, dovevi metterti gli occhiali da sole per non farti accecare dal suo campionario di oreficeria. Ma Toni non brill¨° solo per i gioielli del suo sponsor, brill¨° di luce propria. E per parecchi anni consecutivi. Inizi¨° con una 125 e subito dopo si inser¨¬ prepotentemente nella 250 e 350 divenendo imbattibile con la Kawasaki, quindi dopo una parentesi Yamaha, fu l¡¯uomo faro della Honda nella ¡°quarto di litro¡±.
debutto' anche in 500
¡ª ?A met¨¤ carriera gioc¨° pure la carta della 500, ma and¨° molto male perch¨¦ il 1983 lo intraprese con l¡¯handicap. Durante l¡¯inverno, infatti, cadde rovinosamente con gli sci. Si danneggi¨° seriamente un ginocchio e i postumi di quell¡¯incidente gli pregiudicarono tutta la stagione. Poi ebbe una seconda giovinezza con la Honda suonandole di santa ragione a piloti di dieci anni pi¨´ giovani. Insomma, un raro esempio di longevit¨¤ agonistica: il suo primo GP, infatti, lo vinse in 125 nel 1976 a 27 anni, l¡¯ultimo 12 anni dopo nel 1988 con la Honda 250, quando ormai le 40 primavere bussavano alla porta. Se avesse iniziato un po¡¯ prima, il suo palmar¨¦s sarebbe stato ancora pi¨´ sontuoso. Per i motociclisti ¡°made in Germany¡± Toni ¨¨ una leggenda. Finora, infatti, nessun tedesco ha mai vinto quanto lui e, al momento, nemmeno c¡¯¨¨ in vista qualcuno in grado di emularlo.
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