Realizzata da un garage belga su commissione della casa madre, l'incredibile special "Appaloosa" ¨¨ stata portata in gara di accelerazione dal campione californiano
All'edizione 2019 del Glemseck 101, la Indian ha schierato un pilota d'eccezione su una moto che definire speciale ¨¨ poco, la "Appaloosa", creata dal garage belga Workhorse Speedshop di Brice Hennebert (su commissione proprio della casa madre) come tributo ai cento anni della Scout, il suo "peso leggero" in gamma. Facciamo un passo indietro: non sapete cosa sia il Glemseck 101? Semplice, ¨¨ un evento - giunto alla sua quattordicesima edizione - che si tiene ogni anno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre sul "Solitude Racetrack" di Leonberg, non lontano da Stoccarda: il clou della manifestazione, che chiama all'adunata gli entusiasti del mondo cafe racer, sono le gare di accelerazione sull'ottavo di miglio (circa 200 metri).
Tifosi in crescita
¡ª ?Gare che ormai, con il crescente interesse del pubblico e dei costruttori per questo genere evento (che, a dispetto delle apparenze, non ha tanto nell'aspetto agonistico bens¨¬ nel folclore il suo reale epicentro), sono ormai articolate in molte categorie. Tra queste la pi¨´ attesa dal pubblico ¨¨ quella che vede sfidarsi i Sultans Of Sprint, coloratissimo gruppo composto da equipaggi provenienti da tutto il mondo, che gareggiano con moto pompatisime e appariscenti. Le tappe del circus dei "Sultans" si snodano in varie manifestazioni europee (tra queste anche The Reunion, che si tiene in maggio a Monza). Tra i protagonisti di questa categoria anche Randy Mamola, leggenda della classe 500 del Motomondiale tra gli Anni '80 e i primi '90 (tra il 1988 e il 1990 corse con la Cagiva). Lo statunitense si ¨¨ esibito in sella all'incredibile Indian di Workhorse Speedshop: una special di altissimo rango, realizzata (con oltre 700 ore di lavoro in garage) sulla base di una Scout Bobber.
le caratteristiche
¡ª ?La grande carenatura a campana che pi¨´ di ogni altro elemento caratterizza questa moto, fa passare in secondo piano molte altre fondamentali modifiche. L'elenco sarebbe lunghissimo: citiamo solo il serbatoio, risagomato e ridotto nelle dimensioni (dovendo contenere solo due litri e mezzo di carburante per questo tipo di competizione), il telaio reggisella artigianale, il forcellone allungato (per migliorare la trazione), i freni appositamente realizzati dalla Beringer, lo scarico Akrapovi?. Ovviamente senza dimenticare il motore: il bicilindrico 1.133 cc della Scout, il cui sistema di raffreddamento a liquido ¨¨ stato semplificato (per togliere peso ma anche per renderlo pi¨´ gradevole alla vista), passa da 94 a 130 cv. Oltre che alla rimappatura della centalina Power Commander e ad altri interventi, il "miracolo" ¨¨ merito della sovralimentazione a protossido d'azoto che ha trasformato la vivace cruiser americana in una belva da drag strip. Randy Mamola e la sua Appaloosa hanno terminato la gara in quinta posizione: un problema al sistema di alimentazione non ha consentito al campione californiano di fare meglio. Ma per quanto riguarda lo stile, zero dubbi: la Indian ha calamitato come nessun'altra le attenzioni del pubblico.
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