Il pilota della Triumph?Street Triple 765 RS ha beffato il rivale della Yamaha in un finale da brividi. Sfortunata la Ducati di?Josh Herrin, rimasto senza benzina
Non sar¨¤ la corsa dei bei tempi andati con i big e le moto del Motomondiale, ma Daytona ¨¨ sempre Daytona come ha dimostrato ieri l'80esima edizione della 200 Miglia, una splendida e iconica gara-show che per i sui brividi del banking a 300 orari e i suoi colpi di scena attira il grande pubblico e gode di ampi spazi su giornali e tv, come accade ovunque per la MotoGP. Un'attesissima edizione, questa del 2022, rinviata due volte per la pioggia e con tante novit¨¤, sia sul piano organizzativo e formale (la gara ¨¨ valevole per la classifica del MotoAmerica Superport), sia sul piano tecnico con la partecipazione delle moto sport di nuova generazione e grossa cilindrata come la Ducati Panigale V2 e la TRiumph Street Triple 765, anticipando il mondiale di categoria.?
volata incredibile
¡ª ?Un pieno di piloti, addirittura 52 allo start per 57 giri di fuoco (due soste con la prima dal 18¡ã giro in avanti per cambio gomme e rifornimento), con la ¡°giovane volpe¡± Brandon Paasch che sulla nuova Triumph Street Triple 765 RS del TOBC Racing ha bissato il trionfo del 2021 facendo esplodere le tribune con un ultimo giro da incorniciare e vincendo in volata per 7 millesimi su Cameron Peterson (Yamaha), Sherida Morais e Josh Hayes. Il talentuoso pilota del New Jersey si ¨¨ guadagnato il gradino pi¨´ alto del podio con una corsa tiratissima non priva di rischi ma anche con una tattica intelligente: un vero e proprio azzardo, non sostituendo ¨C unico fra i piloti di testa - nell¡¯ultima sosta ai box i pneumatici (Pirelli). Da l¨¬ la prima parte soft e poi il recupero-monstre passaggio dopo passaggio sui fuggitivi sancito con ripetuti giri record sotto l¡¯1¡¯50 e l¡¯aggancio nell¡¯ultima chicane. Sfruttando abilmente e non senza rischi le scie dei battistrada, Paasch li ha poi beffati bruciando per 0¡±007 l¡¯incredulo Petersen e per un¡¯altra manciata di millesimi Morais e Hayes. Cos¨¬ Paash centra alla grande un perentorio ¡°uno-due¡± facendo il pieno di onori e di dollari regalando alla Triumph una nuova vittoria dopo quella di 8 anni fa del 2014, con Eslick, anch¡¯egli del super Team TOBC Racing. Alle ¡°stelle¡± la Pirelli, per lo straordinario tris consecutivo delle ultime tre edizioni, stavolta addirittura monopolizzando l¡¯intero podio.?
amaro in bocca ducati
¡ª ?Resta con l¡¯amaro in bocca la Ducati, attesissima dopo la splendida pole ottenuta nel Time Attack con Josh Herrin (vincitore dell¡¯edizione 2010 in notturna) ma rimasta a secco di benzina in corsa, prima del pit stop. La Panigale V2 955 del team Warhorse HSB Racing stava dimostrando di poter battersi per la vittoria finale con il campione AMA Superbike 2013 in grande giornata. Al 19¡ã giro, l¡¯incidente: una beffa con il motore ammutolito, senza pi¨´ un goccio di benzina, in vista del rientro al box per il pieno. Addio sogni di gloria. Comunque, ripartito in 17esima posizione, Herrin ha infine tagliato il traguardo nella top ten dimostrando le sue qualit¨¤ e quelle della V2 955 di Borgo Panigale presente nell¡¯intera stagione del MotoAmerica Supersport. Ducati ha comunque dimostrato grande competitivit¨¤ e adesso prepara l¡¯attesissimo esordio di Danilo Petrucci nel MotoAmerica Superbike con la stessa squadra di Herrin, esordio previsto per il round di Austin in concomitanza con la MotoGP.?
riecco mcwilliams
¡ª ?Di grande appeal anche la gara di contorno alla 200 Miglia, dove il 58enne (li compir¨¤ il prossimo 4 aprile) Jeremy McWilliams ¨¨ salito sul gradino pi¨´ alto del podio, dopo una volatona in Gara 2 della King of the Baggers, riservata alle Indian e Harley-Davidson. Insomma, una 200 Miglia di grande spettacolo in pista e fuori a dimostrazione di un motociclismo americano sempre di grande interesse tecnico e agonistico.
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