Noale si aggiunge a una Ducati pronta ad aprire un ciclo: il 2022 non ¨¨ un caso
?Two is megl che uan?, recitava un giovanissimo Stefano Accorsi una trentina di anni fa nello spot di un gelato bigusto. ?Two is megl che uan? vale anche per i colori italiani in MotoGP. Perch¨Ś di recente sulla bilancia del successo le nostre Case ¨C due - pesano molto pi¨´ di prima, a discapito delle realt¨¤ giapponesi, da sempre considerate padrone del Mondiale. Solo nel 2007 la Ducati ¨C spinta da quel fenomeno di Casey Stoner (e dalle gomme Bridgestone) - aveva portato a casa una corona rimasta prerogativa di Honda, Yamaha e Suzuki per tutti i restanti campionati dalla nascita della MotoGP nel 2002. Questo fino alla scorsa stagione, quando sono accaduti tre fondamentali eventi. Il primo: la Ducati ha riconquistato il titolo con Francesco Bagnaia, grazie a una evidente superiorit¨¤ tecnica. Il secondo: ben 8 moto presenti in griglia venivano dal reparto corse bolognese. Il terzo: a lottare per il Mondiale con la rossa cĄŻ¨¨ stata a lungo (fino al penultimo GP in calendario) anche lĄŻAprilia. E nel 2023 la bilancia potrebbe spostarsi ulteriormente: la Ducati punta ad aprire un ciclo, Noale metter¨¤ in pista 4 moto invece di due, con il team RNF che si ¨¨ aggiunto a quello ufficiale. La Ducati ha raccolto con Bagnaia i frutti di una presenza al vertice che dura dal 2017 e, senza lĄŻincredibile Marc Marquez pre-infortunio, sarebbero arrivati molto prima: Dovizioso cĄŻ¨¨ andato vicino. La novit¨¤ ¨¨ invece rappresentata dallĄŻAprilia, che lĄŻanno scorso ¨¨ passata da sorpresa a realt¨¤. Un accadimento non certo casuale, ma arrivato da lontano. La svolta ¨¨ iniziata nel 2020, con la riorganizzazione della squadra e con il nuovo motore, ¨¨ proseguita con il primo podio e la risalita nella classifica finale la stagione successiva e si ¨¨ consolidata nellĄŻultimo Mondiale con la vittoria nel GP di Argentina e Aleix Espargaro in lotta per il titolo fin quasi allĄŻepilogo di Valencia. Adesso riparte per un altro salto di qualit¨¤. Nessuna rivoluzione, ma una serie di miglioramenti - dal motore alla fase di frenata dallĄŻaerodinamica ¨C che sommati potrebbero rendere lĄŻAprilia ancor pi¨´ protagonista. E un aiuto ulteriore ¨¨ atteso dal fronte piloti. Espargaro si ¨¨ reso conto di essere a un livello pi¨´ alto di quanto la critica pensasse, e forse anche lui, dopo anni a faticare nelle retrovie: la fiducia in se stessi fa andare pi¨´ forte. Maverick Vinales, invece, il vertice lo ha frequentato a lungo, ma scontrandosi con qualche fragilit¨¤. In un ambiente che conta su di lui e lo coccola, pu¨° tornare a rendere al massimo. Le due moto in pi¨´, infine, possono aiutare nello sviluppo rendendo, se la costanza di risultati verr¨¤ confermata, sempre pi¨´ appetibile correre per Noale. Vincere aiuta a vincere. E intanto lĄŻItalia sorride.
? RIPRODUZIONE RISERVATA