Il 15 marzo Moto Guzzi compie un secolo di vita: ripercorriamo le vicende dello storico marchio italiano. In questa puntata andremo dalla fondazione da parte degli amici-aviatori Parodi e Guzzi ai successi industriali fino all¡¯ingresso nel Gruppo Piaggio
Nata il 15 marzo 1921, la Moto Guzzi compie 100 anni, un grande traguardo che ¨¨ solo un tassello pensando che il marchio dell¡¯aquila dorata pu¨° essere ritenuto immortale per le sue moto da corsa e di serie, alcune diventate oggetti di culto, fra i simboli del Made in Italy. Festeggiare questo anniversario, pur nelle ristrettezze imposte dal Covid, vuol dire mantenere vivo il ricordo della ricchezza industriale del passato, senza indugiare ai sentimentalismi dell¡¯Amarcord, stimolo per indicare quel futuro che ¨¨ gi¨¤ oggi, con la Moto Guzzi dal 2004 prezioso tassello del Gruppo Piaggio dopo aver superato il terribile periodo di crisi degli anni ¡¯60 e le tribolate gestioni di De Tomaso (dal 1973) e di Beggio (dal 2000). Nel mondo, solo 45 aziende su un milione arrivano a festeggiare il secolo di vita e nel motociclismo si contano sulle dita di una mano, poco pi¨´, quelle che hanno superato i cent¡¯anni.
le origini di guzzi
¡ª ?Nel 1885 debuttava la prima motocicletta costruita da Gottlieb Daimler (l¡¯inventore del motore a scoppio) e gi¨¤ per le strade polverose d¡¯Italia apparivano le prime rombanti Bianchi, Maffeis, Maino, Gilera, Della Ferrera, Benelli, Garelli, Frera, qualche Norton, Peugeot, HD, Harley, Bmw quando il 15 marzo 1921 ¡ª nello studio del notaio Cassanello in corso Podest¨¤ 5 nel quartiere centrale Corignano di Genova ¡ª nasceva per opera di Carlo Guzzi e Giorgio Parodi la Societ¨¤ Anonima Moto Guzzi. La motocicletta, seguendo le orme dell¡¯automobile, soprattutto dopo la Grande Guerra diventa uno dei volani dell¡¯industria che spinge il processo economico, fra i simboli della volont¨¤ di ricostruire, di cambiare, di correre, di sognare. Nel primo quarto del Novecento, solo nel nascente triangolo industriale Milano-Torino-Genova nascono un centinaio di aziende produttrici di moto con attorno una moltitudine di officine meccaniche per utensili e lavorazioni di componenti. Di queste, gran parte chiuder¨¤ i battenti alla fine degli anni ¡¯30, e delle rimanenti, solo una decina in tutta Italia supereranno la bufera del secondo conflitto mondiale.
moto guzzi mania
¡ª ?La Moto Guzzi brucia i tempi della sua crescita imponendosi ai vertici in pista e sui mercati, ovunque, icona fra le pi¨´ significative del motociclismo e, pi¨´ in generale, del Made in Italy. Per decenni, la Moto Guzzi ha significato prodotto di qualit¨¤ (¡°La moto che non si ferma¡±, ¡°La moto che detiene nel mondo il primato dei primati¡±): stile, innovazione, tecnologia, corse, tricolore sul pennone pi¨´ alto dei circuiti mondiali, trionfo del Belpaese. La Guzzi ¨¨ stata l¡¯azienda leader che gi¨¤ fra le due guerre mondiali ha contribuito a rendere la motocicletta ¡°di qualit¨¤¡± un mezzo di trasporto di massa e il motociclismo da competizione fra gli sport pi¨´ popolari e amati. Le corse sono da subito nell¡¯identit¨¤ della Guzzi che gi¨¤ nel settembre 1921, sei mesi dopo la sua fondazione, iscrive al massacrante Raid Nord-Sud le sue prime e uniche due moto costruite. Il debutto in una corsa di velocit¨¤ avviene sempre nel 1921 nella Milano-Napoli con la ¡°Normale¡± 500 affidata al legnanese Aldo Finzi (il 9 agosto 1918 aveva partecipato al Raid su Vienna con la squadriglia di Gabriele D¡¯Annunzio; il 24 marzo 1944 viene trucidato nell¡¯eccidio delle Fosse Ardeatine) e due mesi dopo nella seconda edizione della Targa Florio arriva la prima vittoria con il fratello minore di Aldo Finzi, Gino, gi¨¤ provetto centauro nonch¨¦ noto squadrista nel polesine.
guzzi sbanca il TT
¡ª ?Comunque, la cavalcata trionfale siciliana nelle Madonie, resta scritta in modo indelebile nella prima riga di un ineguagliabile albo d¡¯oro di indimenticabili giornate di gloria. Due vittorie nel 1922, quattro nel 1923, ventuno nel 1924, trentadue nel 1925, quarantadue nel 1926, sessantadue nel 1927. Nel 1935 il bolide rosso con l¡¯aquila dalle ali spiegate sul serbatoio sbanca con Stanley Woods nella ¡°tana del lupo¡± al Tourist Trophy aprendo alla Casa italiana le porte del mercato in Europa. Dal 1923 al 1957 non c¡¯¨¨ corsa dove la Guzzi non partecipa con i pi¨´ grandi campioni nelle 500, 350, 250: o vince o sale comunque sul podio. L¡¯aquila di Mandello ha volato alto nei cieli del mondo, spesso imprendibile, segnando per oltre tre decenni la storia del motociclismo italiano e internazionale:31 anni di corse, 3.329 vittorie nelle classi pi¨´ prestigiose 250, 350, 500; 14 campionati del Mondo vinti; 11 trionfi al Tourist Trophy; 102 campionati nazionali; 22 primati mondiali di velocit¨¤, di cui alcuni rimasti imbattuti. Oltre al percorso tracciato nella Regolarit¨¤. Fino al discusso e discutibile forfait del 1957 (patto di astensione-harakiri Guzzi, Gilera, Mondial, MV Agusta) la Moto Guzzi ¨¨ stata la Casa motociclistica pi¨´ importante e vincente a livello mondiale.
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i pionieri di guzzi
¡ª ?Nel motociclismo, la Casa di Mandello Lario ¨¨ stata per i colori italiani quel che nell¡¯automobilismo ¨¨ stata la Casa di Maranello: con la differenza che dal 1958 i bolidi con il simbolo dell¡¯aquila dalle ali spiegate sono stati prima relegati in una polverosa soffitta poi rimessi a lucido nello splendido museo di Mandello mentre i bolidi del Cavallino rampante sono tutt¡¯ora presenti, da protagonisti, in Formula 1. Come si era arrivati a quel 15 marzo 1921 in quello studio notarile genovese, per dare il via all¡¯impresa? Tutto era iniziato agli inizi della Grande Guerra quando tre giovani aviatori ¡ª partiti volontari ¡ª si incontrano, fanno amicizia e fra una battaglia e l¡¯altra, accomunati dalla passione dei motori, della velocit¨¤, degli aerei, delle motociclette e delle corse, discutono del loro futuro. C¡¯¨¨ Giorgio Parodi, rampollo di una facoltosa e antica famiglia di grandi armatori genovesi (il capostipite della famiglia era stato Angelo Parodi, fondatore dell¡¯omonimo tonno cui si deve l¡¯invenzione del metodo per conservare il pesce in scatola), giovane ufficiale e ardito pilota aeronautico ed eroe pluridecorato in entrambe le guerre mondiali. L¡¯idea di costruire motociclette innovative, la spinta propulsiva e finanziaria per avviare e sviluppare la nuova impresa viene principalmente dal 24enne Giorgio che, grazie a sua padre Emanuele Vittorio Parodi (il noto imprenditore ¡°Manuelin¡± che crede nel nuovo progetto dopo essersi consultato con l¡¯Associazione dei costruttori), aveva provveduto alle spese notarili, al capitale sociale di duemila lire, ai primi investimenti (un milione e mezzo di lire, circa 1.500.000 Euro di oggi!). C¡¯¨¨ Carlo Guzzi, figlio di un ingegnere docente dell¡¯Istituto tecnico di Milano, trasferitosi con mamma e fratelli dopo la morte del padre nella casa di famiglia a Mandello Lario dove, studente non proprio modello, per guadagnarsi il pane fa l¡¯apprendista in piccole officine meccaniche e, grazie al suo talento, nel 1909 viene assunto nel reparto prove motori della Isotta Fraschini affinando tecniche e passione motoristiche, capitale per la futura impresa. C¡¯¨¨ Giovanni Ravelli, bresciano prima corridore ciclista della domenica e poi motociclista col blasone dopo una vittoria a Madrid e al Circuito d¡¯Italia della Gazzetta dello Sport, diventato in seguito provetto aviatore, poi istruttore (acquist¨° nel 1912 tre monoplani Bl¨¦riot XI) e nel 1914 audace pilota militare, quindi arruolato come marinaio semplice nella Regia Marina e dal 1917 volontario motonauta pilota di idrovolanti e da caccia con sul petto tre medaglie d¡¯argento al valore dopo missioni di guerra leggendarie quanto temerarie.
il patto della moto
¡ª ?Durante il conflitto, i tre amici Giorgio Parodi, Carlo Guzzi, Giovanni Ravelli, avevano fatto un patto per il loro futuro comune decisi poi, passata la Guerra, a fabbricare motociclette dividendosi i ruoli: Parodi ¡°number one¡±, promoter generale e finanziatore (unico), Guzzi progettista tecnico motorista, Ravelli collaudatore, pilota e testimonial. Proprio alla vigilia della presentazione del prototipo denominato ¡°GP¡± (Guzzi-Parodi), Ravelli muore l¡¯11 agosto 1919 in un incidente aereo: per problemi al motore in fase di atterraggio il suo Niepurt 11 piomba sul campo veneziano della base navale di San Nicoletto e per il pilota non c¡¯¨¨ scampo. Parodi e Guzzi decideranno poi di ricordare l¡¯amico tragicamente scomparso scegliendo come logo della ¡°Nuova Societ¨¤ Anonima Moto Guzzi¡± un¡¯aquila da pilota, quella con le ali spiegate. L¡¯uccello dal portamento maestoso e ardito diventer¨¤ cos¨¬ l¡¯insegna, vera e propria bandiera della Casa di Mandello, come il Cavallo rampante della Ferrari di Maranello, simbolo nel mondo dell¡¯Italia delle sfide vincenti, non solo nel Motorsport. Nei prossimi articoli sul centenario della Guzzi entreremo nel merito della produzione di serie, delle moto da corsa, in particolare della 500 8 cilindri. Oltre alle mitiche monocilindriche, sono state portati in pista bolidi con motori plurifrazionati, a due, a tre, quattro e a otto cilindri, molti dei quali hanno costituito la base per i motori da competizione di tutte le altre Case, fino a quelle giapponesi, dalla fine degli anni ¡¯50 ai nostri giorni.
guzzi oggi
¡ª ?E oggi? Dopo le traversie degli scorsi decenni, l¡¯Aquila di Mandello ha ripreso a volare. Nel 2004 il Gruppo Piaggio (un player mondiale del settore con sei poli industriali nel mondo che pu¨° vantare 104 titoli mondiali con Guzzi, Aprilia, Gilera, Derby) ha rilevato la Moto Guzzi che contribuisce, a sua volta, a rafforzare la leadership del Gruppo di Pontedera (incentrato sugli scooter Vespa e sui veicoli commerciali leggeri Ape e Porter, forte anche dei brand Aprilia, Gilera, Derby nonch¨¦ della divisione robotica e ricerca con Piaggio Fast Forward con sede a Boston) nel mercato delle due ruote. Nel 2020 il Gruppo Piaggio ha raggiunto il 14,2% del mercato europeo delle due ruote, con un incremento del 6% rispetto al 2019. La Guzzi, grazie alle nuove V e V8TT 850cc ¨¨ tornata nella top ten delle vendite in Italia piazzando circa 3.000 moto di raffinata tecnologia (profusione di materiali al titanio ecc.) e di grandi emozioni per appassionati di fascia alta pronti a sborsare sui 12.000 euro per godere di tali prelibatezze su due ruote rombanti con l¡¯aquila impressa sul serbatoio. Sono intanto iniziati i primi lanci degli undici nuovi modelli previsti nel 2021, tra cui l¡¯attesissima novit¨¤ Moto Guzzi V7 edizione speciale del centenario, a mezzo secolo dal primo storico esemplare V7.
guzzi in sbk?
¡ª ?Nel settore racing, gli appassionati sperano sempre in un grande ritorno delle aquile di Mandello in pista, magari in un campionato sport, meglio ancora nel mondiale SBK. Illusioni? Forse. Ma la speranza, si sa, ¨¨ l¡¯ultima a morire. Ricordare nel centenario della loro impresa i tre soci fondatori (Parodi, Guzzi, Ravelli) insieme agli ingegneri, ai tecnici, agli operai protagonisti di quella Moto Guzzi che ha contribuito per decenni a mettere in moto l¡¯Italia e a far sognare gli italiani significa riconoscere quella cultura del lavoro, ¡°del fare¡±, del ¡°fare bene¡±, del fare ¡°meglio degli altri¡± che contribu¨¬ alla ricostruzione, non solo materiale, del Paese fra le due Guerre e dopo il 1945. Le crisi economiche, lo tsunami delle Case giapponesi, l¡¯irrompere di nuovi marchi e modelli, hanno inferto duri colpi all¡¯industria motociclistica italiana, fra cui la Guzzi, ma non hanno scalfito il mito della Moto Guzzi perch¨¦ a Mandello Lario non si sono costruite solo motociclette ma autentici oggetti del desiderio. Scriveva Carlo Emilio Gadda nell¡¯Adalgisa: ¡°Guzzi! Nome vivo e dir¨° palpitante nella sistole-diastole d¡¯ogni italico centauro¡±.
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