Grande partecipazione a Pesaro alle esequie dell'imprenditore che con la sua creativit¨¤ ha vinto e si ¨¨ imposto nel mondo della moto
Un tributo meritato ed eccezionale a colui che ha vissuto per le due ruote ed ¨¨ un orgoglio per la citt¨¤ e la nazione. Giancarlo Morbidelli, imprenditore pesarese, se ne ¨¨ andato luned¨¬ scorso all¡¯ospedale di Fano dopo una lunga malattia ed ¨¨ stato ricordato oggi, mercoled¨¬ 12 febbraio, e salutato in una Chiesa del Porto stipata.
Tanti campioni
¡ª ?Circa 400 persone sono accorse da tutta Italia, con moltissimi uomini legati ai motori che gli volevano bene. C¡¯erano: il 3 volte campione del mondo Eugenio Lazzarini; Mario Lega, altro campione del mondo; i campioni italiani Alberto Ieva, Guido Mancini, Gianni Pelletier e ancora Pierpaolo Bianchi; l¡¯ingegnere tedesco Jorge M?ller. "Abbiamo passato bei momenti insieme, per lui la 500 che batteva i giapponesi era un sogno. Se ne va un pezzo di storia d¡¯Italia", dice Pelletier. "Era una persona semplice, non metteva alcun tipo di timore. ? lui che mi ha lanciato nei senior", parola di Ieva, arrivato da Roma. "Ero un ragazzino e non avevo vinto ancora niente. Con Giancarlo qui sono stati tre anni di goduria", sorride Bianchi da Rimini. Presenti il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, i Maestri del Lavoro, i rappresentanti del Moto Club Benelli, visto che Morbidelli aveva fondato il Registro Storico Benelli. Don Marco De Franceschi, nell¡¯omelia, ha sottolineato "l¡¯umilt¨¤ di Giancarlo, testimonianza della sua straordinaria creativit¨¤. In un¡¯epoca povera e difficile, avremmo bisogno di altri geni come lui".
Il ricordo del figlio Gianni
¡ª ?Il figlio Gianni, ex pilota di Formula 1 e anche pilota della Ferrari, gli ha dedicato alcune frasi toccanti: "Era l¡¯artista della meccanica. Devo la mia carriera a lui, ¨¨ stato al mio fianco in maniera discreta e mai invadente, dandomi il suo supporto. Non riusciva a esprimere a parole i suoi sentimenti, ma li manifestava nella quotidianit¨¤. Amava la famiglia, era un ruspante con la testa di un genio". Giancarlo lascia lui, l¡¯amata figlia Letizia e la moglie Augusta, la sua cuoca del cuore che custodir¨¤ momentaneamente in casa l¡¯urna con le ceneri, fino a quando non trover¨¤ posto al cimitero tra gli illustri della citt¨¤. La sua Pesaro vuole dedicargli una piazza o una via.
Amico del Drake
¡ª ?Giancarlo Morbidelli ¨¨ stato per otto volte campione del mondo, quattro come costruttore e altrettante con i piloti Pier Paolo Bianchi, Mario Lega e Paolo Pileri: tre in classe 125 e uno in 250. Le vittorie sarebbero state cinque, considerato il titolo sfiorato da Graziano Rossi, che era in sella proprio a una Morbidelli quando, nel 1979, ¨¨ nato Valentino. In bacheca pure otto campionati italiani e 35 GP. Giancarlo, operaio dell'Enal, era il primo di quattro fratelli: alla fine degli Anni '50 aveva fondato un¡¯azienda meccanica per la lavorazione del legno con un macchinario che si impose presto sul mercato. Poi cre¨° un¡¯officina per modificare delle moto che nel 1968 lo port¨° nel Motomondiale, fino al 1981. ? stato anche padre del progetto che port¨° alla produzione della V8: quattro esemplari in tutto che negli Anni '90 costavano 100 milioni di lire e adottavano soluzioni futuristiche. Morbidelli ha donato alla sua citt¨¤ una grande collezione dal valore inestimabile, in quei locali che avevano ospitato la fabbrica e il reparto corse: un museo di 3 mila metri quadrati coperti con circa 350 moto esposte, costruite a partire dal primo decennio fino al termine del XX secolo, chiuso la scorsa primavera. Una parte del tesoro ¨¨ finita a Londra nelle mani di Bonhams, casa d¡¯asta specializzata, mentre un¡¯altra ¨¨ ancora a Pesaro, vincolata dallo Stato, con una procedura per recuperarle che sta andando avanti. Era uno dei maggiori collezionisti al mondo, nonch¨¦ amico di Enzo Ferrari. Mancher¨¤ moltissimo a tutti.
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