Il pluricampione del mondo di trial mostra sui social le evoluzioni in allenamento con la Honda Africa Twin. Nonostante il peso notevole, lo spagnolo 28 volte iridato salta senza problemi, come se fosse il mezzo con cui normalmente gareggia e vince gare su gare
? il re indiscusso del trial. Dal 2007 Toni Bou non conosce la sconfitta. In 14 stagioni sono arrivati altrettanti 28 titoli, divisi tra indoor e outdoor, all¡¯impressionante ritmo di due medaglie d¡¯oro l¡¯anno. E solo perch¨¦ pi¨´ di quelle non ¨¨ possibile vincere. Non importa se il percorso presenta ostacoli artificiali come nel caso del trial indoor o sbarramenti di origine naturale come nell¡¯outdoor: il risultato finale ¨¨ sempre lo stesso, con la vittoria che va allo spagnolo spagnolo della Honda. Insomma, il Giacomo Agostini della categoria, capace di inventarsi prodezze anche con moto non prettamente adatte alla sua discipline. Basta vedere l'ultima magia realizzata con una Honda Africa Twin.
Doti speciali
¡ª ?Bou abitualmente gareggia con un mezzo leggero (il peso medio di una moto da trial ¨¨ inferiore ai 70 kg), senza sella e strutturato per attutire l'impatto con le superfici dei vari ostacoli presenti sul tracciato, oltre ad avere una rapportatura del cambio non paragonabile con nessuna altra categoria di veicolo a due ruote ed una ciclistica studiata ad hoc. E poi il pilota deve metterci del suo: servono doti speciali, come un equilibrio fuori dal normale ed una resistenza fisica notevole.
Anche con l'Africa Twin
¡ª ?Il trentaquattrenne spagnolo ha mostrato sui propri social tutte queste caratteristiche con una moto di 226 kg come la Honda Africa Twin, concepita non per saltare ma per godersi il viaggio e qualche strada sterrata, non certamente pensata per l¡¯enduro estremo o addirittura il trial. Il risultato ¨¨ sbalorditivo: Bou salta e si diverte anche con un mezzo apparentemente "ingombrante".
REPLICA
¡ª ?L'esibizione di Toni Bou diventa una risposta alle prodezze di un altro campione: Pol Tarres. Anche lui famoso pilota di trial, prima di passare nel 2016 alla disciplina dell'Enduro Extreme. Tuttavia, lo spagnolo non ha dimenticato come si oltrepassano gli ostacoli e sui social rivela il suo repertorio fatto di salti e controlli del mezzo (una Yamaha T¨¦n¨¦r¨¦ 700) oltre ogni immaginazione. Del resto, trialisti si nasce e si rimane per sempre.
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