Google Pixel 8, foto al top e tanta intelligenza artificiale

Gli smartphone della serie Pixel sono per Google una sorta di vetrina delle opportunità, tutto ciò che di più performante è reso possibile con la nuova versione di Android (di solito rilasciata in contemporanea). Opportunità, in particolare, per gli altri produttori che al sistema operativo della casa californiana si affidano.?

android e ia

I Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro confermano la tendenza e in particolare hanno impressionato per la decisa accelerazione nel ricorso all'intelligenza artificiale e all'apprendimento automatico. A un paio di settimane dal lancio, gli esperti hanno avuto modo di testare i due telefoni che si candidano a essere degli agguerriti concorrenti per chiunque nella fascia medio-alta e un deciso passo avanti rispetto alla generazione precedente di Pixel. Potrebbe risultare decisiva, in tal senso, la scelta di "aggredire" il mercato italiano rendendo disponibili i Pixel 8 anche nei negozi di due importanti catene dell'elettronica di consumo e non più solo su Amazon e sullo store online Google. Il processore fa la differenza.?

tensor g3

Il fulcro del nuovo smartphone è il processore Tensor G3 sviluppato a 4 nanometri, ma stavolta (a dire il vero, l’inversione era iniziata con la serie 6) grande attenzione, soprattutto nel modello Pro, è posta anche nella potenza dei sensori fotografici e non solo nello sviluppo degli algoritmi, con un sistema di tripla fotocamera posteriore rinnovato in cui insieme alla lente principale (l’Isocell GNV presente in entrambi i Pixel) spicca il teleobiettivo 5X (assente invece nel modello base). ? proprio nell'assenza della fotocamera periscopica, nella qualità del vetro posteriore e nell’ampiezza (e luminosità) del display la differenza principale tra i due Pixel 8. Nel Pro, lo schermo Super Actua è da 6,7 pollici con refresh rate dinamico a 120Hz, nel “semplice” Pixel 8 si riduce a 6,2 pollici e perde il “Super”, mentre la frequenza di aggiornamento diventa variabile da 60 a 120Hz ma senza, a nostro parere, inficiare di molto la qualità dell’immagine. Per entrambi gli Actua, al momento, c’è un solo display davvero superiore, quello degli Xiaomi 13T. I telefoni del colosso californiano mantengono quasi inalterato il design dei precedenti caratterizzato da una fascia metallica orizzontale che ospita le fotocamere e che nel Pixel 8 è in alluminio opaco, restituendo persino una sensazione al tatto migliore di quella del Pro (in alluminio lucido).

passi in avanti

Ai primi utilizzi il Google Pixel 8 risulta essere un telefono compatto e di facile utilizzo anche con una sola mano: i 27 grammi in meno rispetto al modello Pro (186 contro 213) si fanno sentire e le minime mancanze rispetto a quest’ultimo compensano i 300 euro di differenza, mentre sono molte le migliorie rispetto alla precedente generazione, dal display più luminoso (e anche in condizioni di luce scarse) alla migliore ricezione e anche nell’autonomia della batteria, sebbene questa sia uno dei punti deboli: serve un’ora e mezza per ricaricare un Pixel 8 contro i 40 minuti di uno smartphone avvicinabile per caratteristiche come lo Xiaomi 13. L’importanza del Tensor G3 e il suo salto nel futuro dell’IA si testano con le funzioni avanzate nella gestione di immagini e video (ma non tutte ancora disponibili in Italia), come Magic Editor, Gomma Magica e Scatto Migliore: le prime due consentono di modificare lo sfondo o portare un soggetto in primo piano, mentre Scatto Migliore dà modo di creare una foto dall’unione di più immagini. La nuova funzione che più ci ha intrigato, però, è Gomma Magica Audio capace di riconoscere i rumori ambientali in un video (il vento che soffia, una moto che sgasa…) e decidere in modo autonomo quale attutire o eliminare. Funzionalità presenti in entrambi i modelli, come anche la scelta di Google di riservare agli acquirenti sette anni di aggiornamenti di software e feature drop. Giudizio: se non vi va di spendere oltre mille euro, il Google Pixel 8 è un telefono da mettersi in tasca.