Il messaggio
¡ªHuawei batte un colpo, anzi pi¨´ di uno. Dopo il big ban (la messa al bando decretata da Trump a maggio), e il disgelo seguito al G20 di Osaka tra Usa e Cina, il secondo produttore mondiale di telefonia si prepara alla principale sfida tecnologia e commerciale dei prossimi anni, quella del 5G e manda un messaggio chiaro e comprensibile: non ¨¨ cambiato nulla, non cambier¨¤ nulla. Lo fa, innanzitutto, mettendo in vendita anche in Italia il Mate 20X 5G, cio¨¨ la versione ottimizzata per lo standard di quinta generazione di uno dei suoi smartphone di punta, capace di una velocit¨¤ di elaborazione sei volte superiore a un 4G evoluto. Le caratteristiche principali di un telefono cos¨¬ tecnologicamente avanzato sono uno schermo Oled molto pi¨´ grande (7,2 pollici) proprio per rispondere all’esigenza di visualizzare video ad alta definizione e velocit¨¤; una batteria pi¨´ piccola ma di maggior durata, da 4200 mAh, raffreddata da un sistema simile a quello dei computer portatili; pi¨´ il nuovo processore-modem “proprietario” per il 5G (il Balong 5000) che si aggiunge al normale chip per la gestione dello smartphone. Il comparto fotografico (con la tripla fotocamera), l’estetica con bordi ultrasottili e la memoria rimangono, invece, quelli gi¨¤ visti nei modelli pi¨´ recenti . Cresce ovviamente il prezzo che ormai sfiora i 1.100 euro. Ma ¨¨ il messaggio “politico” del nuovo lancio che riveste importanza ancora maggiore. Il bando dell’amministrazione americana non ¨¨ mai entrato davvero in vigore. “I nostri dispositivi funzionano, sia quelli gi¨¤ in circolazione sia quelli che arriveranno a breve sul mercato. Abbiamo continuato a lavorare con Google, il rapporto non si ¨¨ mai interrotto” ha detto Pier Giorgio Furcasdi Huawei Italia. Certo, l’annuncio che il sistema operativo Android non avrebbe pi¨´ supportato i prodotti Huawei ha inizialmente causato dei contraccolpi, ma l’Italia ha reagito meglio che altrove. Ad aprile Huawei rappresentava il 29% del mercato italiano degli smartphone, all’apice della sua espansione, mentre nei due mesi successivi si ¨¨ assistito a una contrazione. D’altronde, a livello globale le analisi di mercato stimano un impatto negativo nella vendita di smartphone Huawei pari al 4,7% in meno rispetto al 2018. Ma pi¨´ che abbandonare Huawei i consumatori italiani avrebbero scelto di aspettare. Il 36% delle persone interessate, secondo una ricerca Nilsen commissionata dalla societ¨¤, avrebbe scelto di posticipare l’acquisto e il 75% si sarebbe convinto di trovarsi davanti a “un pretesto geopolitico”. Il prossimo passo sar¨¤ il lancio del Mate X, l’atteso pieghevole annunciato lo scorso febbraio, mentre gi¨¤ si lavora a un nuovo telefono con quattro super fotocamere posteriori. Arriver¨¤ a settembre, e a quel punto il “bando” trumpiano potrebbe essere solo un ricordo.