Il romanzo dell'Airone

Il libro più bello e più completo su Fausto Coppi: l'ha scritto Beppe Conti attraverso una serie di testimonianze e una documentazione minuziosa e intelligente, che ci fa scoprire anche il versante umano. E la storia del Campionissimo, del resto, è la storia travolgente dei cambiamenti vissuti in quegli anni dal nostro Paese

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MILANO, 7 DICEMBRE 2009 - E’ il libro più bello e completo scritto su Coppi. Molti autori si sono cimentati su questo tema, da Brera a Malaparte, da Fossati a Neri, da Negri a Orio e Guido Vergani, da Jacques Augendre a Jean-Paul Ollivier, da William Fotheringham al duo Moroni-Testa. Alcuni di questi hanno scritto pagine inimitabili. Altri ci hanno regalato qualche tessera preziosa del mosaico. Moroni e Testa, ad esempio, descrivono bene lo scandalo: l’arresto della Dama Bianca e il processo. Rino Negri offre una ricostruzione completa del versante agonistico. Ma Beppe Conti, attraverso una serie di testimonianze e una documentazione minuziosa e intelligente, ci fa scoprire anche il versante umano. Basta leggere l’ultimo capitolo, "La mia tragica Africa", il momento finale della parabola, quindici pagine ricche e coinvolgenti.

Per il Campionissimo ecco un tenero attimo di relax famigliare, mentre gioca con l'amatissimo figlio Faustino

IL RICAMO DI UN'EPOCA — La tragedia spesso regala paroloni. Qui, invece, viene narrata con uno stile semplice, puntuale, limpido: sono i fatti a parlare. Anche le fotografie sono di qualità. Beppe Conti ha seguito il ciclismo per trent’anni come inviato speciale di Tuttosport e ha scritto molti libri di ciclismo, ma questo è il suo capolavoro. La storia di Coppi, del resto, è straordinaria. Si svolge come un ricamo in un’epoca di grandi cambiamenti: il fascismo, la guerra, la rinascita. Un periodo che è arrivato sul nostro Paese con la forza dell’onda che si alza per spezzarsi come un frangente sopra uomini ignari. Coppi è riuscito a galleggiare. In queste pagine belle ci sono grandi salite e grandi vittorie. C’è il talento che fiorisce. C’è la fragilità umana: per otto volte Coppi fu fermato da gravi fratture. C’è la curva di luce, illuminata da vittorie immortali, di una campione unico, inarrivabile. C’è la grande sfida con Bartali. Intorno a Coppi si muovono campioni che hanno fatto la storia del ciclismo su strada e su pista. Da un lato Louison Bobet, Robic, Ortelli, Schotte, Van Steenbergen, Koblet, Kubler, Magni fino a Nencini, Anquetil, Darrigade, Bahamontes, dall’altro Schulte, Bevilacqua, Patterson, Messina.

Un bacio alla moglie Bruna, dopo la vittoria nella tappa di Bologna al Giro d'Italia del 1946

L'ANGELO CADUTO — In tutto il libro c’è l’amore per la bicicletta, per l’eleganza audace dell’avventura. La vita di Coppi, un uomo difeso dal silenzio, è affascinante come un forziere pieno di perle. Il libro, a ben vedere, è il lungo racconto di una sola salita, la più ardua: la vita. Più difficile del Pordoi, dell’Alpe d’Huez, dell’Izoard. La morte di papà Domenico travolto dai buoi. La guerra, la resa, il campo di concentramento, 22 mesi di prigionia. La caduta tragica del fratello Serse. Il matrimonio con Bruna e la separazione. L’amore abbagliante per Giulia, esploso a 34 anni, irresistibile e fatale, e, poi, l’infamia, l’adulterio, il processo, il declino, la fine. "Fallen angel" è il titolo del libro su Coppi pubblicato quest’anno a Londra da William Fotheringham. "L’angelo caduto". Lucifero, insomma. Un angelo a cui sono state tagliate le ali. Se leggerete questo libro, potrete scoprire invece che Coppi ha ancora le ali. A cinquant’anni dalla morte Il Grande Airone vola.

Fausto Coppi-Il romanzo di una vita, trionfi e lacrime, di Beppe Conti. Graphot Editrice. Pagine 288, € 18,00