- Zamparini: "Pastore via", Neymar: sì al Real, no al Barça
- Alonso: "Vinciamole tutte", Domenicali: "Il lavoro paga"
- Inter, primo giorno di "scuola", Eto'o: "Inter, non ti lascio"
- Il Tour sui social network, "Quell'auto fuori dalla corsa"
- Cannavaro: "Chiudo e dico tutto, L'Inter, la Juve, il mio Mondiale"
- Coppa America, il borsino, Sanchez e Vidal in rialzo
- Mou-Real, atto secondo, Più potere per vincere tutto
- Fiocco rosa in casa Beckham, Dopo tre maschi c'è Simon
- Lichtsteiner non ha dubbi, "La Juve è sempre la Juve"
- E' grand'Italia a Brno, Prima Melandri, poi Biaggi
Terre Alte, da rivivere
Il racconto fotografico di quello che fu il giro del Mondo di Walter Bonatti, il più grande alpinista della sua epoca, dagli Anni '50 alla metà dei '60. Immagini di grande impatto e soprattutto insolite perché quei luoghi, visitati in solitudine per i reportage di Epoca, a volte non esistono neppure più
MILANO, 6 luglio 2010 - Walter Bonatti è stato il più grande alpinista della sua epoca, dagli Anni 50 alla metà dei 60. Una carriera chiusa all'apice sia della fama sia anche delle realizzazioni tecniche. Non facile una simile scelta. Ma Bonatti con essa non rinunciò minimamente a se stesso e al suo spirito d'avventura. S'inventò infatti un lavoro, quello dei reportage di viaggi e d'esplorazione, che oggi può apparire normale, ma che negli Anni 60 tale non era, soprattutto se svolto con la meticolosa, cocciuta e profonda serietà che lui applicò fino al momento in cui gli fu consentito di attenervisi. Il momento successivo fu un nuovo addio, quando Epoca, il settimanale con il quale aveva collaborato per lunghi anni in piena autonomia (di scelte e di spese), cominciò a cambiare e una nuova direzione provò a mettergli confini. Nel frattempo aveva girato quasi tutte le aree più selvagge e inospitali del Mondo. E lo aveva fatto sempre in solitudine, prendendosi tutto il tempo per tornare a casa con le immagini giuste impresse nell'anima prima ancora che sulla pellicola fotografica. Testi e immagini, rigorosamente una volta all'anno, facevano allora veramente epoca. Un fior da fiore di quei grandi viaggi, e di quelli che sono seguiti per semplice passione e non più anche per lavoro, compone oggi lo stupendo libro edito da Rizzoli che Bonatti ha voluto chiamare Terre Alte. Fotografie per la maggior parte inedite che compongono un giro del Mondo alla maniera di questo uomo d'avventura: si parte dalle Alpi e si approda in Africa dopo aver fatto una circumnavigazione del Globo puntando verso Ovest attraverso posti mai toccati e, a volte, perfino mai veduti fin lì. Ai gruppi di foto si alternano pagine sommario con i testi di Bonatti, molto più di semplici didascalie. Del libro, esiste anche una versione in formato di grandi dimensioni (28x32 cm), che costa 59 euro, .
- L’imponente Fitz Roy (Patagonia) e una cima sicuramente poco conosciuta, nell’isola di Ua Pua (isole Marchesi)
L'INTERVISTA — Il titolo del libro indica una qualità delle terre da lei esplorate, l' altezza, più virtuale che fisica.
"Infatti, parlo di terre alte non per una questione di metri", ma per l'ispirazione che danno, le emozioni che possono far provare".
- Non c'è necessariamente l'altezza, quindi, né c'è la storia delle sue scalate, ma senza le sue capacità di alpinista molte di quelle foto non avrebbe potuto farle...
"In effetti è così. Non soltanto per le capacità necessarie ad arrivare in certi luoghi, magari su qualche cima da cui dominare meglio un paesaggio, ma per la sensibilità che l'alpinismo sa dare e che solo le alte cime possono nutrire e affinare".
- Sono Terre quasi sempre di grande solitudine, spazi immensi dove manca la traccia dell'uomo.
"Io ho fatto i miei viaggi in solitudine perché a essa ho sempre dato un grande valore. Oggi la si carica di negatività , ma ce n'è una non angosciante, che amplifica le emozioni. E’ quella che mi ha fatto crescere".
- Allora, anche solo organizzare una delle sue spedizioni era un'impresa. Ora viaggiare è molto più facile, ma questo non favorisce e spesso impedisce l'avventura.
"Che purtroppo oggi è diventata un coupon da consumare. Ma l'avventura non si può comprare in un'agenzia di viaggi. E' una conquista spesso individuale. Perché l'uomo è fatto di curiosità e vuole mettersi alla prova. Magari esprimo un concetto un po' forte, ma è stata proprio quella curiosità che ci ha fatto scendere dall'albero...".
- Un richiamo opportuno, visto che, leggendo e guardando questo suo libro, si finisce per fare un viaggio nel tempo.
- Montagne davvero agli estremi dei mondi: il vulcano Cotopaxi (Equador) e le Aiguilles, nel Gruppo del Monte Bianco (Italia)
"Molto all'indietro. La mia grande passione, dopo le montagne, sono infatti i vulcani, che portano ancora viva la testimonianza di come è nata la Terra. Non sono andato per scalarli i vulcani, ma per scendere al loro interno. Il libro si chiude proprio con le immagini di un vulcano, il Nyiragongo, in Congo, che non c'è più, almeno così come l'ho fotografato, perché da allora è esploso tre volte, la prima in modo catastrofico. Quando accadde, ho provato un brivido pensando che ero stato là dentro. Non amo il rischio, ma la curiosità a volte fa dimenticare la prudenza".
Per la fortuna di chi, ora, può godersi immagini uniche sfogliando questo libro emozionante, guidato dalla mano sicura di chi ha vissuto la vera avventura.
CHI E' — Walter Bonatti, nato a Bergamo il 22 giugno 1930, si mette in luce a soli 19 anni con alcune grandi ripetizioni. Con Carlo Mauri forma poi una formidabile coppia che nel '53 sale la Nord della Cima Ovest di Lavaredo in prima invernale. Così è selezionato per la spedizione al K2 che gli darà fama ma non gioia ('54). Lui e l'hunza Mahdi portano fino a oltre quota 8.000 le bombole per il tentativo finale, ma sono costretti a un drammatico bivacco all'addiaccio. Con l'ossigeno garantito dalla loro impresa, non riconosciuta ufficialmente, Compagnoni e Lacedelli vanno in vetta. Bonatti con Mauri si prende la rivincita salendo il magnifico Gasherbrum IV e, ormai numero 1 al Mondo, chiude la carriera nel '65 con una via nuova, invernale, diretta e solitaria sulla Nord del Cervino. Si dedica poi con successo ai reportage di viaggi d' esplorazione collaborando con il settimanale Epoca.
Terre Alte, di Walter Bonatti. Rizzoli. Pagine 304, € 25,00
Sandro Filippini© RIPRODUZIONE RISERVATAPoker
GIOCA ONLINE NELLE POKER ROOM ITALIANE!
-
Vivi tutte le emozioni di un vero tavolo da poker!
Prova SISALPOKER.IT - Sei pronto per un vero torneo di poker? GIOCA SU POKERSTARS.IT
- La poker house dove trovare il tuo Gioco Digitale Scopri subito GDpoker
-
L’unica Poker Room che ti porta alle WSOP
Gioca subito su www.peoplespoker.it - L'adrenalina del Poker, la Sicurezza di Lottomatica. Gioca Ora!
Pubblicità
Gazza Town
- Tifa ITALIA con i nostri grandi sconti! Fino a -50% su tutti i prodotti ufficiali della Nazionale! Scoprili!
Gazzetta store
- SOLDATINI D’ITALIA La storia italiana attraverso mitici soldatini dipinti a mano. Ogni giovedì in edicola solo con Gazzetta.
- TOURIST TROPHY 2011La collana ufficiale in DVD dedicata al TT 2011 e alle migliori gare stradali. Dal 5 luglio in edicola solo con Gazzetta.
- FABRI FIBRA COLLECTION Tutti gli album del n.1 del rap italiano. Dall’ 8 luglio in edicola CONTROCULTURA a soli 9,99 euro!
-
Libreria Rizzoli.it
SCOPRI IL DIGITALE!
Scarica GRATIS "Pinocchio" di Collodi in versione eBook
- CONSIGLIATI DA GAZZETTA