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Tillman, un calcio all'eroismo
La vera storia del giocatore dei Cardinals che dopo l'attentato alle torri gemelle di New York, nel 2001, ha lasciato un contratto da diversi milioni di dollari come professionista di football americano per andare a difendere il suo Paese: prima in Iraq poi in Afghanistan dove ha trovato la morte a 26 anni. La morte più assurda: colpito dal fuoco amico...
MILANO (12 agosto 2010) - Non è vero: il 22 aprile 2004 moriva in Afghanistan, nel corso di un conflitto a fuoco in azione di guerra, il campione di football americano, Pat Tillman. Il ragazzo, in America, era famoso, almeno quanto uno dei nostri più quotati giocatori di calcio. In risposta agli attacchi dell’11 settembre, abbandonò una folgorante carriera e si arruolò nei Rangers. Dunque, non è vero. Non è vero perché quella in alto è la versione data dall’allora amministrazione Bush, e poi diffusa a tutti i media americani. In realtà il campione di football venne ucciso da quello che viene definito fuoco amico: un plotone di soldati americani credendo di colpire dei combattenti di Al-Qaeda uccise due commilitoni in ricognizione sulle montagne afghane, uno dei due era, appunto, Pat Tillman. Da qui, da questa nuova certezza, parte la ricostruzione della vita di Pat Tillman, uscita dalla penna di Jon Krakauer (già autore dello splendido “Notti estreme”):
- Dal football alla guerra
UN RAGAZZO CORAGGIOSO — “Dove gli uomini diventano eroi. L’odissea di un ragazzo coraggioso” (Where Men Win Glory. The Odyssey of Pat Tillman), pubblicato in Italia dalla casa editrice Corbaccio. Un resoconto dettagliato, attraverso diari, lettere, interviste agli amici e ai familiari, una ricca ricerca giornalistica, illumina una figura complessa e sorprendente, offrendo un mosaico sfaccettato di Pat Tillman, un ragazzo che nella vita cercava qualcosa di diverso, di profondo, forse di incomprensibile, e che ha voluto arrivare oltre la sua voglia, la sua semplicità, e la sua bravura di giocatore a football. Pat Tillman è il classico eroe moderno, come potrebbero essere tanti calciatori del nostro campionato: una figura idealista, anticonformista, avventurosa, che finirà per essere tragica. E’ un campione di football che, a poco più di vent’anni, ha un contratto di tre milioni e seicentomila dollari, capelli lunghi, gira in bicicletta e rifiuta il telefonino. A otto mesi dall’attentato alle Torri gemelle, fa la scelta della vita: si arruola nei Rangers e parte per la guerra. Vuole difendere il suo Paese e lo fa mantenendo un distacco critico dalle scelte politiche e strategiche di Bush. Dopo l’Iraq viene mandato in Afghanistan, dove muore, a ventisette anni. Su di lui fioriranno leggende, la propaganda se ne impadronirà mettendo a tacere le reali circostanze della sua morte che, in questo libro, Jon Krakauer non si fa scrupolo di svelare senza reticenze, attaccando l’amministrazione Bush per gli errori politici e strategici delle guerre in Iraq e Afghanistan"
IL GIOCATORE — Questo libro non è una biografìa, bensì un tentativo di comprendere i motivi profondi dell’animo umano, del perché fanno fare delle scelte, prendere decisioni estreme, optare per cambiamenti radicali. Come si legge nel libro: “Quando Tillman aveva lasciato i Cardinals per arruolarsi nell’esercito, senza che tutto questo fosse nelle sue intenzioni, era stato trasformato da un giorno all’altro in un’icona del patriottismo post-11 settembre: cogliendo l’opportunità di mettere a frutto la popolarità dell’atleta, l’amministrazione Bush tentò infatti di sfruttare il suo nome e la sua immagine per promuovere quella che era stata battezzata come la “guerra globale al terrore”. Tillman non amava questo ruolo. Nel momento stesso in cui aveva deciso di arruolarsi aveva anche smesso di parlare con la stampa, e tuttavia il suo silenzio non era riuscito a soffocare il fascino che l’America provava per la star del football che barattava le luci e i proventi della NFL per il centro di addestramento reclute e un maldestro taglio di capelli. Dopo la sua morte sul campo di battaglia, l’interesse del pubblico per questa vicenda salì alle stelle, e tuttavia la frenesia postuma dei media riuscì a gettare poca luce su chi era veramente Pat Tillman. La bufera delle esagerazioni giornalistiche non fece altro che oscurare l’intricato mosaico della sua vita personale”
Dove gli uomini diventano eroi, di Jon Krakauer, edizioni Corbaccio, 459 pagine, 18.60 euro.
Gabriella Greison© RIPRODUZIONE RISERVATAPoker
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